Caltaanissetta – In occasione dell’anniversario dell’omicidio di Adnan Siddique, anche quest’anno il MO.V.I. (Movimento di Volontariato Italiano) e la Casa delle Culture e del Volontariato “L. Colajanni” di Caltanissetta intendono rinnovare il ricordo del sacrificio ed il coraggio del giovane cittadino nisseno di origine pakistana, a quattro anni dal suo barbaro omicidio avvenuto il 3 giugno 2020. Adnan è stata una vittima innocente del caporalato e del racket dei braccianti stranieri sfruttati per i lavori agricoli, ambito criminale in cui – con coraggio, alto senso civico e di solidarietà – Adnan ha contribuito ad aiutare i propri connazionali a denunciare gli sfruttatori.
Nelle scorse settimane la Corte di Assise di Caltanissetta, presieduta da Roberta Serio (presidente, a latere Simone Petralia), ha depositato la sentenza di condanna in primo grado di giudizio per coloro che sono stati ritenuti essere gli assassini: più di 160 anni di carcere comminati; in tutto nove condanne e una sola assoluzione per omicidio, caporalato e altri reati connessi.
Lunedì 3 giugno il MO.V.I. ha organizzato una serie di eventi che, partendo dalla memoria del sacrificio di Adnan, coinvolgano l’intera comunità perché l’esempio luminoso che ci ha lasciato in preziosa eredità si trasformi, per tutti noi, in un impegno di civiltà, di dignità, di lotta sociale, civica e democratica per rigenerare i nostri territori.
Due i momenti principali della giornata: alle ore 17.30 commemorazione in ricordo di Adnan Siddique con la posa di fiori presso la lastra commemorativa sita in via San Cataldo n. 10, ove avvenne il barbaro omicidio, alla presenza delle Autorità e della cittadinanza; alle ore 18.30 incontro pubblico presso la Casa delle Culture e del Volontariato “L. Colajanni” in via Xiboli n. 310. Previsti gli interventi di Filippo Maritato (Presidente MO.V.I. Caltanissetta), Salvatore A. Patrì (Avvocato delle parti civili: famiglia Siddique – MO.V.I. – Comune di Caltanissetta), Stefano Strino (Sostituto Procuratore della Repubblica di Caltanissetta) e di Manuela Caltabiano (Cooperativa “Dokulaa”, Catania). Al termine dell’incontro sarà effettuata la proiezione del reportage “IL SILENZIO DEL SUDORE”, il pregevole lavoro – diretto da Elia Miccichè – che prende spunto dall’efferata uccisione di Adnan per svelare un sistema criminale attorno al fenomeno in questione.
Giorni fa, alla stele delle Medaglie d’Oro in Piazza Martiri delle Libertà a Gela, è stato sostituito il pennone con uno più lungo di 6 metri; oltre a ciò è stata anche posizionata una bandiera più grande. L’iniziativa è di Emanuele Perrotta e del prof Nuccio Mulè.
“Adesso spetta al Comune di Gela – dice il prof.Mulè- rimettere a posto il monumento con la sostituzione di diverse lastre di marmo, la riproposizione delle scritte dei nominativi delle Medaglie d’Oro e la pulizia della piazzetta compreso il taglio della parte alta degli alberi ivi piantumati. E se fosse possibile anche la targa, in particolare la M puntata da completare con la scritta “Martiri”, ad evitare che venga letta diversamente”
Italia Nostra Sicilia, con il presidente regionale Leandro Jannj, interviene sugli incendi di ieri in varie riserve siciliane e sottolinea ancora una volta la necessità di provvedimenti seri, rigorosi, l’applicazione delle norme e l’uso di strumenti nuovi ed efficaci.
Bruciano dunque le Riserve naturali della Sughereta di Niscemi, dello Zingaro, di Monte Capodarso e Valle dell’Imera, di Monte Cofano, di Cava Grande del Cassibile e tante altre. Va a fuoco il nostro prezioso patrimonio paesaggistico, naturalistico e di biodiversità e si spengono, amaramente, le speranze per una Sicilia diversa.Oltre alle consuete, inascoltate richieste su un maggiore presidio e controllo dei territori, su sanzioni e pene più severe, Italia Nostra Sicilia sottolinea l’importanza di qualificare il settore forestale e superare l’assenza di pianificazione e programmazione, rendendo obbligatoria la redazione dei piani di gestione forestale. Riteniamo necessaria anche una maggiore presenza dei Carabinieri Forestali in Sicilia”.
“Ed è importante, fondamentale, una maggiore consapevolezza ambientale, e dunque un maggiore controllo pubblico, sociale sul fenomeno dei roghi e sul riscaldamento globale. Pertanto, è necessario avviare un’ampia campagna formativa e informativa, attivando collaborazioni con le associazioni di volontariato, con i cittadini, con chi vive e opera sul territorio”
«Il nostro territorio sta vivendo ore drammatiche: la zona di Capodarso e l’area della Sughereta di Niscemi, patrimonio naturale di inestimabile valore, sono state devastate da incendi che hanno ridotto in cenere centinaia di ettari di macchia mediterranea e boschi. Scene che spezzano il cuore e che ci ricordano quanto sia fragile il nostro ambiente quando è vittima della mano criminale dell’uomo o della negligenza – dichiara l’onorevole Michele Mancuso, deputato di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana –. Un ringraziamento va a tutti coloro che, senza sosta, hanno lottato contro le fiamme: Corpo Forestale, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e volontari. Voglio inoltre esprimere la mia gratitudine al Presidente della Regione, Renato Schifani, per la sua costante vicinanza alle comunità colpite, ai sindaci, alle istituzioni locali e a tutte le forze impegnate sul campo.»
«Fin da subito mi attiverò, con il supporto del Governo regionale e in piena sinergia con il presidente Schifani, per sollecitare l’apertura di fondi destinati al ripristino delle aree devastate e per garantire interventi rapidi ed efficaci – prosegue Mancuso –. La Regione Siciliana, in questa stagione di emergenze, ha rafforzato in maniera significativa il sistema antincendio, mettendo in campo nuove risorse, tecnologie e personale. La Sala operativa regionale inaugurata a Palermo lo scorso giugno rappresenta un punto di svolta per garantire un coordinamento rapido e capillare, grazie alla sinergia con i vigili del fuoco e alle attività di pattugliamento svolte dai volontari. La prevenzione resta l’arma più efficace e richiede un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti.»
«La lotta agli incendi è una battaglia corale – conclude Mancuso – che non può essere demandata solo alle istituzioni. Chiedo a tutti i cittadini di segnalare con tempestività ogni focolaio e ogni comportamento sospetto. Solo con una collaborazione attiva possiamo difendere la nostra terra e il nostro patrimonio naturale.»