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Politica

‘Noi moderati’: il siciliano Ivan Perriera Responsabile del Dipartimento Nazionale Turismo

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Roma –  Il turismo è sicuramente la parte terminale di azioni che consentono programmazione, economia, solidità di comunità che soffrono dello spopolamento, dell’irrazionale decentramento, della difficile condizione di isolamento finanziario e economico a causa della difficoltà di corrispondersi a bandi o a occasioni che vedono cancellata la perequazione in attuazione di una compartecipazione economica.

Oggi, in crescita grazie ad azioni messe in campo dalla politica nazionale, sinceramente però si è marginalizzata la misura del campo largo, procedendo alla svolta in funzione della meta e non della possibile individuazione sistemica del suo valore. Cresce il turismo esperienziale: qual è quello dei cammini e del turismo all’aria aperta. Un concetto mai del tutto attenzionato dalla politica, dalle grandi organizzazioni quali l’E.N.I.T. ma che oggi offre certezze come la Via Francigena, il camperismo, i vari cammini riconosciuti dal Governo con l’istituzione del registro unico dove garantirsi conoscenza e percorsi.

Cresce la consapevolezza che il vivere lento permette di guardarsi intorno, di riscoprire sensazioni ormai perdute, di apprezzare le bellezze paesaggistiche, ambientali, architettoniche, culturali. Di corrispondersi alle tradizioni, all’enogastronomia d’eccellenza, alle sfaccettature identitarie di una nazione sempre più alla ricerca di metodi per assorbire l’onda lunga dello spopolamento. Il paesaggio è sotto attacco da scellerate concessioni per favorire una falsa transizione ecologica che chiaramente appare come semplicemente energetica a favore di pochi, a danno di molti.

Il turismo come ultimo anello di vari indotti, viene colpito al cuore e non può che, con l’aiuto del suo mondo e della politica responsabilmente attenta, mettere un freno prima della catastrofe che se eterna ci vedrà costretti a far slalom tra le pale eoliche e raccogliere l’insalata allo scoppiettio del silicio dei pannelli solari. Una sciagura da evitare con azioni concrete, sinergiche, attuative coerentemente alla forza dirompente del paesaggio e dell’identità ambientale che ci offre la maggior percentuale di biodiversità al mondo.

Questo lo spirito con il quale il movimento politico dell’ex ministro Maurizio Lupi, Noi Moderati, concretizza la politica e nel riorganizzare lo staff ha così proposto e nominato esperti di settore che dovranno operare sul territorio affinché si proceda a concretizzare quel progetto comune che esalta le peculiarità, abbatte i muri, concretizza il favore dei campanili cancellando essi da autocelebrazioni e poca competenza. Nel delineare così linee guida Maurizio Lupi ha inteso, di concerto con la dirigenza nazionale del Movimento, formulare l’incarico di Responsabile del Dipartimento Nazionale Turismo Outdoor e Camping di Noi Moderati, nella persona di Ivan Perriera, presidente dell’Unione Club Amici, Federazione Nazionale che si occupa di turismo in camper, outdoor e camping.

Ivan Perriera, residente in Molise, da anni persegue obiettivi comuni e concretamente si veste da Don Chisciotte per consolidare la convinzione del turismo lento, unica arma letale al soporifero e incostante turismo di massa che non rende giustizia a chi conserva i valori dell’ambiente, della solidarietà civile, del paesaggio, della bellezza. “Si ritorni al cospetto della bellezza del mondo” Chaplin pose limite all’uomo, così per garantirsi un futuro e un pasto dalla decenza umana. Sarà eufemismo ma sognando ci si può decisamente destare in un mondo migliore.

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Lorefice:”la Sicilia non è una pattumiera, il governo intervenga”

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La Sicilia non è una pattumiera e il Governo ha il dovere non negoziabile di intervenire per tutelare ambiente, salute pubblica e dignità dei territori, cominciando da quelli più vulnerabili. Per questo ho depositato due interrogazioni parlamentari. La prima riguarda la discarica di Timpazzo, a Gela, dove si registrano gravi irregolarità già al vaglio della Procura: rifiuti smaltiti in modo illecito, biogas non trattato, percolato fuori controllo e presenza di amianto. Ho chiesto chiarimenti su eventuali controlli svolti, misure urgenti e se si intenda sospendere l’autorizzazione ambientale del sito.

La seconda riguarda l’impianto di compostaggio di Joppolo Giancaxio, nell’Agrigentino, troppo vicino a case e a un ospedale, in violazione delle distanze previste. L’impianto opererebbe senza filtri adeguati e con autorizzazione scaduta, generando forti disagi e odori inaccettabili. Ho chiesto verifiche immediate e trasparenza sui dati ambientali. Abbiamo bisogno che il Governo predisponga controlli seri, bonifiche, investimenti e una strategia per tutelare cittadini e territori dal degrado ambientale”. 

Lo dichiara in una nota il senatore M5S Pietro Lorefice, Segretario di Presidenza del Senato e Capogruppo M5S in Commissione Bicamerale Ecomafie e Commissione Politiche UE del Senato.

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Il sindaco:”nessuna miglioria per Gela nella seconda bozza della rete ospedaliera”

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Il sindaco Terenziano Di Stefano con una diretta social torna sulla battaglia per la sanità e mostra la seconda bozza del piano regionale.

“Cari cittadini- dice- non è migliorato nulla per noi.Si deve continuare la battaglia per il nostro ospedale. Nella nuova bozza abbiamo recuperato solo 4 posti letto.Ne volevano tagliare 16 e ora ne tagliano 12.Non c’è nulla sulla Breast unit e la Stroke unit in questo secondo documento.Sono indicati gli ospedali di continuità solo a Caltanissetta e Mazzarino.E Gela? Dove sono i fondi del Pnrr? Restano due Utin con il rischio che fanno quella di Caltanissetta e Gela no. Non è cambiato nulla per Gela e la battaglia continua”.

Una versione diversa da quella data ieri dall’on.Scuvera.

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Donegani su sanità:” niente entusiasmo,si apre solo uno spiraglio”

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Le notizie sulla sulla rete ospedaliera e su un ipotetico miglioramento rispetto alla prima bozza, secondo il segretario regionale di PeR Miguel Donegani, rappresentano uno spiraglio, che non puó consentire nessuna manifestazione di entusiasmo.

” Ancora non c’è nulla di ufficiale- dice- e la proposta del Governo era fortemente penalizzante. Vedremo la bozza della nuova proposta dell’assessore e della commissione prima della trasmissione. Ma Gela ed il territorio non possono accettare contentini. C’è da dire che se oggi si apre uno spiraglio lo si deve alle 2 riunioni, alla delibera del consiglio comuanale, alla riunione in commissione regionale dove é stata consegnata tutta la documentazione e anche dalla esposizione fatta. Oggi occorre ancora di più monitorare la situazione e continuare il buon lavoro che si é fatto in modo sinergico da tutte le forze politiche-sociali e delle associazioni a difesa della città. Qualcosa si muove ma occorre capire meglio in che modo. Per quanto mi riguarda continuerò a fare la mia parte e continuerò a mettermi a totale disposizione del Sindaco e della giunta e del consiglio comunale tutto”.

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