Toto’ Sauna ha ceduto. Dopo una lunga battaglia, confortato dalla sua fede incrollabile, il suo cuore si è fermato. È morto a 65 anni, circondato dall’ affetto della sua famiglia, come ogni uomo desidera, con la consapevolezza di avere svolto il suo compito sulla terra. Su tutti i fronti: lavoro, fede, famiglia, politica, sociale. Eccolo, in questa foto, mentre spiega ai ragazzi come essere buoni automobilisti .
Perché faceva anche questo Toto’: educava i giovani. Come si addice ad un buon cristiano. La generazione degli anni 60 -70 lo ricorda sempre sulla breccia: a cominciare dall’ impegno con gli scouts mantenne per tutta la vita, ai banchi del Liceo classico, ai fronti politici di sinistra. Impegnato in prima linea per affarmare le idee e non certo la persona per interessi spiccioli. Le radio private. Poi la partenza per Novara dove ha iniziato l’ impegno lavorativo nel corpo dei vigili urbani: qualche anno lontano dalla sua amata Gela per poi ritornare e fare famiglia con la moglie ed i suoi gemelli desiderati e adorati. L’ impegno politico si è spostato a destra con la maturita’ ed ha assunto una valenza ancora più attiva. Fino a quando un male che non perdona lo ha atteso subdolo. Prima soft e qualche mese fa minaccioso tanto da batterlo questa notte, quando lo ha portato via. La vita gli ha donato l’ ultimo regalo tre mesi fa, quando è diventato nonno. Ultimo bagliore di una vita piena.
Allegro, ironico, innamorato del calcio e della Roma, Toto’ sapeva calarsi in ogni personaggio con verve e spensieratezza.
Si dilettava anche di giornalismo, l’eclettico Toto’ Sauna. Curava la nostra rubrica ‘La parola della domenica’. “Non sai quanto riesce a darmi, questo contatto con i lettori che mi seguono e mi commentano” – diceva orgoglioso di servire Dio.
Avrebbe dovuto tornare a casa il 5 giugno da Pavia, dove ha passato gli ultimi mesi di vita. Non ce l’ ha fatta. Tornera’ a casa prima.
Non avremmo mai voluto scrivere queste parole ma Totò in questo momento conosce i nostri cuori…
Alla moglie devota Maria Pia ed ai suoi figli vanno il pensiero affranto delle redazioni di Radio Gela Express e de ilgazzettinodigela.it.
Ciao Toto’.
Martedì sarà allestita una camera ardente presso il comando di Polizia Municipale. Il funerale si terrà alle 17 nella chiesa Sant’ Antonio.
La Giunta municipale stamattina ha approvato le delibere sui progetti da inviare alla Regione per accedere ai fondi del Fua. Si tratta di 9 interventi che riguardano il rifacimento del corso Vittorio Emanuele da via Marconi a piazza Martiri, del rifacimento dell’ex dogana, di due piste ciclabili per tutto il Lungomare,dell’hub intermodale con charing station nell’area adiacente la stazione ferroviaria, la digitalizzazione dell’archivio dell’anagrafe e affari generali del Comune ed altro.
I progetti deliberati saranno girati all’Unione dei Comuni per essere deliberati e trasmessi a Palermo per partecipare alla selezione.Grande soddisfazione per l’obiettivo raggiunto è stata espressa dal sindaco e dall’assessore al ramo Romina Morselli.
Un anniversario importante per il centro ortopedico Aliotta che taglia il traguardo dei 15 anni di attività. Tre lustri di “movimento e innovazione”, in cui il gruppo ha saputo elevare i propri standard offrendo un servizio di altissimo livello, fino ad espandere il proprio brand in tutta la Sicilia e anche all’estero.
«Siamo diretti verso un nuovo umanesimo dove il paziente viene posto al centro – dice l’amministratore delegato Alessandro Guarnera -. Intorno a lui girano le attività sanitarie, dalla definizione del presidio fino alla sua personalizzazione e realizzazione».
In questi anni il centro ortopedico Aliotta ha anche assistito la Nazionale femminile di basket, reduce dalla vittoria degli Europei. Le giocatrici periodicamente rinnovano il plantare sportivo che è un “made in Gela”: i dottori Emanuele ed Elisa Aliotta hanno personalmente eseguito gli esami del passo alle giocatrici. Questa sera la grande festa per il traguardo raggiunto, che farà da apripista ad altri successi.
Temperature alle stelle e rubinetti a secco.Un disagio che sta colpendo i residenti di Caposoprano e Montelungo a seguito di un guasto all’adduttore di San Leo.
Disagi maggiori a Macchitella dove gran parte delle abitazioni non hanno serbatoi e non possono arginare il problema con le autobotti.