Via Di Bartolo: oggi posizionamento delle anfore – video
Un passo in più per i lavori di musealizzazione della necropoli greca: oggi sono state posizionate le anfore nel sito. Entro qualche giorno si prevede la musealizzazione. Dopo sei anni i reperti rinve...
 Redazione
                                                                Redazione
                            
                         
                                                    Un passo in più per i lavori di musealizzazione della necropoli greca: oggi sono state posizionate le anfore nel sito. Entro qualche giorno si prevede la musealizzazione. Dopo sei anni i reperti rinvenuti e restaurati sono stati riposizionati per essere esposti alla fruizione pubblica. Per la Soprintendenza ai Beni Culturali di Caltanissetta è stato delegato il dott. Salvo Burgio che ha curato il restauro in questi anni nel laboratorio di Bosco Littorio, per l'azienda Open Fiber era presente il field manager Giuseppe D’Itria che ha coordinato le attività e l'esperto archeologo incaricato dall'azienda Gianluca Calà .
Ecco il video del posizionamento:
Ed ecco come le vedranno i turisti :
 
                    La piccola necropoli dedicata ai bambini è stata rinvenuta nel corso dei lavori di scavo per la posa della fibra ottica.
Il lembo di necropoli ha fatto venire alla luce dieci sepolture, distribuite su due livelli, all'interno delle quali sono stati individuati centinaia di frammenti di pregevole fattura in stile proto-corinzio, corinzio e attico, molti dei quali ricomponibili.
I lavori, che sono stati finanziati dalla "Open Fiber", ed prevedevano il mantenimento sul luogo dei reperti rinvenuti sui quali sarà posto un vetro calpestabile che darà l'effetto di un museo a cielo aperto. L'intervento prevede la pedonalizzazione della via Di Bartolo e la collocazione di apparati didattici, sia multimediali che di tipo tradizionale, nonchè l'illuminazione interna ed esterna dello scavo.
Con i lavori di musealizzazione di Gela la Sicilia si identifica come Museo a cielo aperto. La necropoli di Gela, al di là dell'importanza che assume sotto il profilo storico, riveste un grande valore in quanto espressione della collaborazione pubblico privato. L'iniziativa, voluta dalla Soprintendente dei Beni culturali di Catanissetta, Daniela Vullo, realizza a pieno la volontà del governo regionale di rendere sempre più accessibile e condiviso il patrimonio culturale della Sicilia.
La peculiarità del sito è rappresentata dalla presenza di sepolture del tipo ad enkytrismos, dove in un grosso contenitore tipo anfora (hydria) veniva deposto il corpo di un bimbo. Tra i reperti spicca una bellissima coppa su piede del tipo proto-corinzio degli inizi del VII secolo a.C. ancora integra e deposta durante un rito funebre che ha previsto anche la macellazione e la cottura di animali di grossa taglia ed una "olpe", ovvero una brocca con corpo allungato, databile allo stesso periodo .
Tra gli altri ritrovamenti una tomba, la numero 3, contiene il corpo di un giovinetto di 5-8 anni, inumato coricato con il volto rivolto verso l'alto.
La tomba n. 4, invece, è una sepoltura costituita da un'anfora corinzia del tipo A ( 570-560 a.C), della quale si è recuperato il corredo posto all'esterno e che contiene i resti bambino di meno di un anno di vita, forse sepolto nell'anfora attraverso il collo della stessa, il cui orlo risulta sigillato da pietra e argilla
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