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L’appello del segretario Ugl Alario ai 3 candidati alla Presidenza della Provincia nissena

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Le elezioni di secondo livello per la presidenza della Provincia e per il consiglio provinciale sono una prova che per l’Ugl deve anzitutto essere programmatica, per lo sviluppo di tutto il territorio del Libero Consorzio di Caltanissetta.

Il segretario confederale Ugl Andrea Alario si rivolge ai tre candidati alla presidenza, il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, il primo cittadino di Gela Terenziano Di Stefano e quello di Caltanissetta Walter Tesauro.

“L’ente provinciale ha bisogno di un rilancio, dopo anni di quasi totale stallo – spiega Alario – ai tre candidati chiedo, a nome dell’intera sigla sindacale che rappresento, di assumere impegni precisi. Anzitutto, l’ente provinciale, che ha in cassa fondi che possono essere spesi per i servizi, va rimesso in moto e dovrà rispondere ai tanti bisogni di un territorio da sempre in fondo alle classifiche stilate circa l’indice di qualità della vita”.

Secondo il segretario, ci sono punti irrinunciabili. “Le infrastrutture viarie sono essenziali – continua – da anni denunciamo la mancanza di arterie stradali adeguate e sicure. Vanno implementate da subito le manutenzioni e bisognerà mettere mano alla progettazione. Nel nord della provincia così come nell’area sud, non mancano le criticità. Investire sulla sicurezza delle strade e sulle manutenzioni è un primo passo. Non bisogna dimenticare i tanti programmi di finanziamento dai quali si può attingere. Va definito il futuro della partecipata. La tutela ambientale inoltre dovrà sposarsi con gli investimenti e con la produzione industriale sostenibile. Gela è un esempio di come la riconversione vada attuata a pieno. Ci sono poi i Comuni dell’entroterra da supportare, senza lasciarli al loro destino. Questa è una provincia che ha un vasto territorio interno ma è dotata del fondamentale sbocco a mare, con Gela e con la costa buterese. L’economia del mare va ripresa, nella prospettiva di un porto rifugio, a Gela, finalmente fruibile. Il dialogo con gli importanti player economici che sono già presenti o che vorranno investire non va mai trascurato. La via del turismo e della valorizzazione di tanti importanti siti, archeologici e naturalistici, può attrarre visitatori. Lo stesso ente provinciale va rafforzato, puntando, se ce ne saranno le condizioni, su assunzioni di nuovo personale”. Per Alario, ci sono capitoli che il nuovo presidente e il consiglio dovranno avere come costanti nella governance del Libero Consorzio. “Gli stanziamenti del Pnrr, l’edilizia scolastica, i servizi, il dialogo con tutti i Comuni – aggiunge – una nuova visione di governo del territorio, che non può fare a meno del comparto agricolo e della trasformazione così come delle nuove tecnologie e di veri e propri hub di coworking, per attrarre start up ma anche investimenti in settori tradizionali”. Il segretario, infine, sottolinea che “una gestione avveduta dell’ente provinciale può fare da contraltare al costante spopolamento, con tanti giovani che se ne vanno per non fare mai più ritorno”.

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Nello strano congresso del PD una luce accesa per la causa del popolo palestinese

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Del più strano congresso cittadino nella storia del PD gelese dell’ultimo trentennio, resta il ricordo dei dirigenti con le magliette per Gaza e il simbolo del Pd. Le ha volute il commissario Giusrppe Arancio diventato,al termine del congresso, segretario cittadino.Un’inizistiva simbolica per tenere desta l’attenzione sulla causa del popolo palestinese.

Per il resto c’è poco da dire se non quello che è sotto gli occhi di tutti: il Pd non era pronto ad esprimere una candidatura unitaria e ha chiesto al dott.Arancio un altro sacrificio. Poco importa in questo contesto se tre consiglieri su sei erano assento perchè all’estero (2) o impegnati in cerimonie familiari. C”erano una sessantina di tesserati, una decina hanno preso la parola e al termine il partito è stato riaffidato al trio Giuseppe Arancio, Giovanni Ferro e Francesco Di Dio. Cioè la struttura commissariale che cambia nome.

Il vero congresso si farà entro l’anno e i Dem avranno il tempo di trovare l’intesa interna su un segretario condiviso da tutti. Il presidente del partito per statuto si nominerà in una seconda fase e anche in questo caso ci sarà tempo per appianare divergenti opinioni. Resta fermo il principio che la carica andrà ad un giovane.

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Il Lions Club Gela Host dona paramenti liturgici alla cappella dell’ospedale: vicinanza alla comunità ospedaliera

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In un clima di solidarietà e attenzione verso i luoghi di cura e di conforto spirituale, il Lions club Gela host presieduto dal prof. Grazio Di Bartolo ha donato paramenti liturgici alla cappella dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. Un’iniziativa che sottolinea la volontà del club di essere vicino alla comunità non solo sul piano sociale e sanitario, ma anche su quello umano e spirituale.

La cerimonia di consegna si è svolta alla presenza di rappresentanti del Lions Club e di don Giuseppe Siracusa, cappellano dell’ospedale. I nuovi paramenti liturgici arricchiranno un luogo che accoglie momenti di preghiera, raccoglimento e conforto per pazienti, familiari e operatori sanitari.

Il presidente Di Bartolo ha sottolineato come il dono rappresenti un segno concreto di attenzione verso chi vive momenti difficili in ospedale: «Abbiamo voluto offrire un piccolo ma significativo contributo alla dimensione spirituale che accompagna la cura e la speranza. Il nostro impegno è quello di essere presenti dove c’è bisogno, anche nei luoghi dove il silenzio e la fede sostengono il cammino della vita cristiana».

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Attualità

Un’esperienza positiva al reparto di Medicina raccontata dal figlio di una donna di 97 anni. Commozione per il dott.Biundo

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Una storia di buona sanità quella testimoniata da Pino figlio di Anna una donna di 97 anni ricoverata all’ospedale Vittorio Emanuele per broncopolmonite bilaterale che è stata curata al reparto di Medicina diretto dal dott.Antonino Biundo. Dopo le dimissioni della madre il figlio ha voluto ringraziare pubblicamente con una lettera medici ed infermieri.

“Non è vero che il Vittorio Emanuele di Gela non è un buon ospedale – scrive – abbiamo ricevuto un trattamento speciale cosi come tutti i malati del reparto di Medicina. Medici e infermieri si sono comportati in maniera esemplare, riempiendoci di soddisfazione. Durante i dieci giorni di ricovero mia madre è stata curata con estrema professionalità per non parlare delle coccole che ha ricevuto dal personale sanitario grazie a complimenti, parole dolci e di incoraggiamento”.

“Io credo che il mestiere del medico vada fatto con il cuore. Noto con piacere che all’ospedale di Gela sono stati assunti tanti giovani medici e infermieri che compiono il loro dovere con estrema professionalità, sotto ogni punto di vista”- testimonia.

“Adesso mia madre sta bene, è stata forte e ha lottato con tutte le sue forze. Sono sicuro, però, che senza la professionalità dei medici e l’amore che le è stato donato da tutto il personale sanitario, la ripresa sarebbe stata molto difficile.Devo dire che anche da un punto di vista amministrativo e organizzativo ho trovato grande professionalità grazie ai medici Abate e Garozzo le pratiche per il trasferimento di mia madre all’Rsa sono state lavorate celermente”.

“Fa male leggere offese nei confronti di medici e infermieri, errare è umano. – conclude Pino – In un momento in cui il personale è spesso oggetto di aggressioni e critiche ho voluto ringraziare con questo encomio chi si è preso cura di mia madre e di tutti i pazienti del reparto di Medicina”.

Una lettera che è stata accolta con soddisfazione dal dott.Biundo che si è commosso.

“Ringraziamo di cuore il signor Pino per la sua testimonianza.Le sue parole sono per noi una grande gratificazione per il lavoro che ogni giorno svolgiamo in squadra con tanti sacrifici ma anche con tanto amore per il nostro lavoro”

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