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L’arte che “inquieta”: inaugurata al Padiglione off la mostra “Deactivate / Disinnescare 2025” di Siracusa Orlando

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Tre stanze del Padiglione off del Civico 111 dedicate a “Deactivate / Disinnescare 2025”, mostra di Alfonso Siracusa Orlando artista di Siculiana che indaga temi come il complottismo, la manipolazione mediatica, la percezione della realtà.

Una rappresentazione della realtà che rivela linguaggi criptici e sottotesti della narrazione mainstream, destruttrando personaggi iconici della mediaticità come Trump, Musk e la regina Elisabetta. «Mi piacerebbe che lo spettatore – dice Alfonso Siracusa Orlando – venisse inquietato dalla visione della mostra, la realtà è molto più pesante della sua rappresentazione».

Curatore della mostra è Danilo Samuele Mendola: “Deactivate / Disinnescare 2025” fino al prossimo 8 giugno e visitabile nei giorni di giovedì, venerdì e sabato dalle 17.30 alle 20. Si arricchisce così di nuove opere e installazioni il Padiglione off della quadriennale transdisciplinare sulla Sicilia di Farm cultural park “Abbiamo tutto Manca il resto”.

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Minacce social alla figlia di Giorgia Meloni, FdI:”Atto vile e ripugnante”

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Palermo- «A nome mio personale e dell’intero Gruppo all’Ars di Fratelli d’Italia esprimo solidarietà e vicinanza a Giorgia Meloni per le ignobili minacce social a sua figlia, ennesimo grave episodio frutto di un insopportabile clima di odio politico».

Lo afferma Giorgio Assenza, capogruppo di FdI, aggiungendo: «Si tratta di un atto vile e ripugnante, che condanniamo fermamente con l’auspicio che le autorità competenti intervengano con il massimo rigore e con provvedimenti esemplari.

Al presidente del Consiglio e alla piccola Ginevra un grande abbraccio da tutti noi”.

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Il Lions Club Gela Host dona paramenti liturgici alla cappella dell’ospedale: vicinanza alla comunità ospedaliera

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In un clima di solidarietà e attenzione verso i luoghi di cura e di conforto spirituale, il Lions club Gela host presieduto dal prof. Grazio Di Bartolo ha donato paramenti liturgici alla cappella dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. Un’iniziativa che sottolinea la volontà del club di essere vicino alla comunità non solo sul piano sociale e sanitario, ma anche su quello umano e spirituale.

La cerimonia di consegna si è svolta alla presenza di rappresentanti del Lions Club e di don Giuseppe Siracusa, cappellano dell’ospedale. I nuovi paramenti liturgici arricchiranno un luogo che accoglie momenti di preghiera, raccoglimento e conforto per pazienti, familiari e operatori sanitari.

Il presidente Di Bartolo ha sottolineato come il dono rappresenti un segno concreto di attenzione verso chi vive momenti difficili in ospedale: «Abbiamo voluto offrire un piccolo ma significativo contributo alla dimensione spirituale che accompagna la cura e la speranza. Il nostro impegno è quello di essere presenti dove c’è bisogno, anche nei luoghi dove il silenzio e la fede sostengono il cammino della vita cristiana».

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Un’esperienza positiva al reparto di Medicina raccontata dal figlio di una donna di 97 anni. Commozione per il dott.Biundo

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Una storia di buona sanità quella testimoniata da Pino figlio di Anna una donna di 97 anni ricoverata all’ospedale Vittorio Emanuele per broncopolmonite bilaterale che è stata curata al reparto di Medicina diretto dal dott.Antonino Biundo. Dopo le dimissioni della madre il figlio ha voluto ringraziare pubblicamente con una lettera medici ed infermieri.

“Non è vero che il Vittorio Emanuele di Gela non è un buon ospedale – scrive – abbiamo ricevuto un trattamento speciale cosi come tutti i malati del reparto di Medicina. Medici e infermieri si sono comportati in maniera esemplare, riempiendoci di soddisfazione. Durante i dieci giorni di ricovero mia madre è stata curata con estrema professionalità per non parlare delle coccole che ha ricevuto dal personale sanitario grazie a complimenti, parole dolci e di incoraggiamento”.

“Io credo che il mestiere del medico vada fatto con il cuore. Noto con piacere che all’ospedale di Gela sono stati assunti tanti giovani medici e infermieri che compiono il loro dovere con estrema professionalità, sotto ogni punto di vista”- testimonia.

“Adesso mia madre sta bene, è stata forte e ha lottato con tutte le sue forze. Sono sicuro, però, che senza la professionalità dei medici e l’amore che le è stato donato da tutto il personale sanitario, la ripresa sarebbe stata molto difficile.Devo dire che anche da un punto di vista amministrativo e organizzativo ho trovato grande professionalità grazie ai medici Abate e Garozzo le pratiche per il trasferimento di mia madre all’Rsa sono state lavorate celermente”.

“Fa male leggere offese nei confronti di medici e infermieri, errare è umano. – conclude Pino – In un momento in cui il personale è spesso oggetto di aggressioni e critiche ho voluto ringraziare con questo encomio chi si è preso cura di mia madre e di tutti i pazienti del reparto di Medicina”.

Una lettera che è stata accolta con soddisfazione dal dott.Biundo che si è commosso.

“Ringraziamo di cuore il signor Pino per la sua testimonianza.Le sue parole sono per noi una grande gratificazione per il lavoro che ogni giorno svolgiamo in squadra con tanti sacrifici ma anche con tanto amore per il nostro lavoro”

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