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‘Il nostro dialetto da amare e tramandare’: progetto dell’Inner Wheel di Niscemi

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Niscemi – I siciliani hanno un problema col dialetto: se ne vergognano. Perché è duro, deciso, non affettato eppure tanto espressivo. Le inflessioni sono state, da anni, oggetto di scherno da parte dei nativi del nord Italia avvezzi ad addolcire i fonemi finendo col trasformare i suoni delle sillabe. Il siciliano invece accentua, ricalca, raddoppia, indurisce i suoni. Da qualche tempo però è nata una nuova consapevolezza: il dialetto siciliano ha dato i natali all’italiano, prima della scuola Toscana con i suoi esponenti di rilievo come Dante, Lapo Giani, Guido Guinizelli. Complici i linguisti innamorati di ogni sfumatura dell’italiano e del siciliano. Ad uno dei linguisti siciliani si è rivolto l’Inter Wheel di Niscemi presieduto da Carmelinda Pepi, il prof. Gaetano Vicari, per dar vita al progetto ‘Il nostro dialetto da amare e tramandare’ in collaborazione con la V A dell’Istituto comprensivo ‘Verga’, plesso ‘Mario Gori’.

Si tratta di un progetto che ha lo scopo di far conoscere agli alunni il patrimonio linguistico locale e di far capire il valore e il significato di alcune tradizioni, nella convinzione che il dialetto sia il maggiore portatore di valori ideali e del patrimonio di un popolo.

L’obiettivo è quello di valorizzare il dialetto niscemese come patrimonio culturale, trasmettendone la ricchezza linguistica e storica ai giovani studenti per creare un legame emotivo tra i giovani e le tradizioni del territorio, con laboratori linguistici, incontri nelle scuole con esperti di dialetto niscemese (anziani del paese, studiosi locali), per insegnare parole, espressioni e modi di dire tipici attraverso attività interattive.

” Ho parlato delle tecniche di fonetica del dialetto di Niscemi. I ragazzi sono rimasti entusiasti, sempre attenti e reattivi. – dice il prof. Vicari – Ho fatto loro comprendere l’importanza del dialetto anche nei confronti di una posizione buona della lingua italiana attraverso un’ analisi contrastiva tra dialetto e italiano. Ci sono stati diversi interventi sulla qualità della fonetica niscemese che riesce anche a dare delle risposte fonetiche alla comprensione dell’ italiano: e aperta e chiusa, o aperta o chiusa. Le tecniche particolari che fanno capire come l’acquisizione innata del dialetto possa servire per conoscere meglio l’ italiano”.

Ieri ha avuto luogo la cerimonia di chiusura con la consegna, a tutti i partecipanti di un attestato. L’ Inner Wheel Club ha ringraziato la preside Anna Maria Alesci, donando una targa. Targhe alla maestra Rosa Spata insegnante della classe 5^ A dell’ I.C. “G. Verga” plesso “Mario Gori” ed al relatore Vicari.

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Attualità

Il fuoco diventa nero

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Ecco cosa succede nella zona industriale 4 strada adesso.

Una nube nera si vede anche dalla Ss 117 e il panico si diffonde. La cronaca di oggi non ha eguali negli ultimi 10 anni, quando andò a fuoco la zona erbosa alle spalle della bretella Borsellino. Le immagini parlano da sole.

Ogni parola è superflua per una città provata da mille problemi.

I vigili del fuoco sono sul posto ma è difficile domare tutto il fuoco che avviluppa intere distese di terreno.

Fiamme anche all’interno dei capannoni industriali privati

Un altro allarme è scattato nella zona di Albani Roccella e all’ingresso della città sulla strada che collega Gela a Catania.

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Lorefice: “il fiume Gela è in piena crisi ecologica”

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Roma – Il Sen. Lorefice continua a difendere il fiume Gela. “Quanto da me già denunciato nelle ultime settimane continua a persistere: il fiume Gela è in piena crisi ecologica. Centinaia di pesci trovati morti, un tanfo insopportabile, una patina nera che ricopre l’acqua. È una situazione indecente, indegna e irrispettosa di un intera area siciliana.

 Per questo motivo ho appena inviato una richiesta formale e urgente a tutte le autorità competenti – dal Sindaco di Gela fino al Prefetto di Caltanissetta, passando per ARPA Sicilia, Capitaneria di Porto, Genio Civile, ASP, Autorità di Bacino, IRSAP ed ENI S.p.A. – per ribadire il grave degrado ambientale, e per chiedere l’attivazione immediata di un tavolo tecnico e politico per un’azione coordinata e tempestiva.

È doveroso individuare le fonti dell’inquinamento , mettere in campo misure urgenti di contenimento ed eventuale bonifica, e avviare finalmente un piano strutturale serio di monitoraggio, controllo e prevenzione.Il fiume Gela non può più essere il triste simbolo di incuria e politiche menefreghiste. Le istituzioni devono fare il proprio dovere, non certo per me, ma per le persone costrette a vivere in un tale degrado.”

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Villaggio della legalità all’oratorio salesiano: i bambini vicini al mondo della Polizia di Stato nel ricordo di Falcone e Borsellino

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All’oratorio salesiano si è svolta questa mattina la seconda edizione del Villaggio della legalità: l’iniziativa, promossa dalla famiglia salesiana locale insieme al Commissario di Ps di Gela e alla Questura di Caltanissetta, ha permesso a centinaia di bambini delle scuole primarie della città di vedere da vicino il mondo della Polizia di Stato.

Cinque i reparti coinvolti, presenti nel piazzale dell’oratorio: squadra Volanti, Polizia a Cavallo, Scientifica, Stradale, Unità cinofila. Al PalaDonBosco invece il torneo di calcetto cui hanno partecipato la squadra dello Sporting Savio e rappresentanze delle forze dell’ordine. Presente anche l’amministrazione comunale.

A coordinare l’aspetto della sicurezza il gruppo locale del Cisom e l’associazione Santa Lucia soccorso. Grande partecipazione ed entusiasmo tra i piccoli alunni. La manifestazione si è conclusa con un ricordo toccante dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e di tutti i caduti nella lotta alla mafia, molto belli anche i cartelloni realizzati dai bambini sul tema della legalità.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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