Dalla consigliera Lorena Alabiso riceviamo e pubblichiamo:
“Ancora una volta, l’opposizione ha scelto la via della diserzione invece di quella del confronto istituzionale. Decidere di non presentarsi in aula equivale, nei fatti, a rinunciare al mandato conferito dai cittadini. Chi viene eletto per svolgere un ruolo di controllo, proposta e opposizione ha il dovere morale e politico di esercitare questa funzione dove la democrazia prende forma: nelle istituzioni, non sui social network o davanti alle telecamere.
Particolarmente grave è risultata l’assenza registrata nel corso dell’ultima seduta, coincisa con un momento di dolore personale per un consigliere di maggioranza, la cui famiglia è stata colpita da un lutto. Speravano che non avessimo i numeri. Così non è stato. E l’aula ha continuato a lavorare.
Un’assenza tattica, ma soprattutto vuota di contenuti, che conferma una linea politica povera di idee e priva di visione. Nei mesi trascorsi, l’unico messaggio trasmesso dall’opposizione è stato un continuo ritornello: “la maggioranza scricchiola”, “non hanno i numeri”. Nessuna proposta alternativa, nessun progetto, nessuna prospettiva concreta.Questa non è opposizione, è ostruzionismo sterile e autoreferenziale.Fare opposizione significa esercitare un controllo serio sull’operato dell’amministrazione, denunciare con coraggio eventuali mancanze o abusi, ma anche e soprattutto offrire soluzioni, visioni, progettualità. Tutto questo, fino ad oggi, è colpevolmente mancato.
Sul tema degli aeroporti, chi oggi solleva contrapposizioni tra Comiso e Agrigento dimostra miopia politica. I due progetti non si escludono a vicenda, così come non si escludono un nuovo ospedale e il potenziamento di quello esistente. Alimentare una falsa alternativa significa fare confusione e disinformazione.
Infine, per quanto riguarda lo “sblocca royalties”, non servono rivendicazioni anacronistiche né il richiamo alla legge Speziale del 1999 per attribuirsi meriti. I fatti parlano chiaro: l’emendamento votato e approvato all’ARS è stato presentato dal gruppo parlamentare del Partito Democratico, ed è da lì che sono arrivati i risultati concreti.Chi continua a fingere di non comprendere lo fa in malafede o per interesse politico.
La maggioranza continua a lavorare, con responsabilità e determinazione, mentre altri si limitano ad assistere da lontano, sperando che le cose vadano male per potersi sentire protagonisti. Ma la politica vera si fa con i fatti, non con i post”