Ragusa – Occhi puntati sull’economia della terra e del mare.
Venerdì 6 Giugno, alle ore 18.00 a Ragusa al Savini Bar, Fratelli d’Italia incontra Agricoltori e Pescatori.
‘Coltiviamo l’Italia per mantenere la sovranità alimentare’ contro le spinte centrifughe che voglio sopprimere l’idea del consumo dei prodotti della terra e’ un evento molto importante che riguarda il futuro di comparti economici di fondamentale importanza per l’economia del territorio ibleo.
Professionisti a convegno, stamattina alla Pinacoteca del Comune di Gela, per parlare di disabilità in tutte le sue sfaccettature: dal profilo di funzionamento al progetto di vita. Il Convegno nasce con l’obiettivo di promuovere una cultura condivisa sul progetto di vita per le persone con disabilità, con il patrocinio dell’Asp di Caltanissetta, dell’Ars e dell’Ordine dei psicologi. Nella locandina sottostante tutti i professionisti del settore che hanno partecipato al Convegno.
L’8 novembre 2000 è stata approvata in Italia la Legge quadro 328, per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Conosciuta anche come “legge per l’assistenza”, rappresenta un riferimento fondamentale del sistema di welfare, promuovendo interventi sociali, assistenziali e sociosanitari per garantire una migliore qualità della vita alle persone e famiglie in difficoltà.
“La legge ha rivoluzionato il concetto di assistenza . ha detto la dott.ssa Maria Grazia Fasciana – la persona e i suoi bisogni diventano centrali, e non è più l’individuo ad adattarsi ai servizi, ma i servizi a rispondere in modo personalizzato ai suoi bisogni.
Introduce inoltre un sistema integrato socio-sanitario, basato su universalità, personalizzazione e partecipazione, superando la frammentazione tra le valutazioni operate da ASL, INPS e altri enti. Tuttavia, a 25 anni dalla sua approvazione, la 328 non è mai stata pienamente attuata. La mancata applicazione è spesso stata giustificata dalle amministrazioni con carenze di risorse economiche e di personale, tanto che molti diritti sono stati garantiti solo a seguito di contenziosi giudiziari.
Per dare piena attuazione ai principi della 328, e garantire la protezione delle persone con disabilità nel 2021 è stata emanata la legge delega n. 227/2021 che ha delegato il Governo a revisionare e riordinare la legislazione in materia di disabilità attraverso una legge quadro. In attuazione della suddetta delega è stato emanato il decreto legislativo n. 222/2023 intitolato “Disposizioni in materia di riqualificazione dei Servizi pubblici” per l’inclusione e l’accessibilità (GU n.54 del 5 marzo 2024), mentre il 31 gennaio 2024 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo 5 febbraio 2024 n. 20 che istituisce l’Autorita’ Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità”.
Da ultimo il 14 maggio 2024 viene emanato il decreto legislativo n. 62/2024 che contiene la definizione di disabilità, si occupa della valutazione di base, dell’accomodamento ragionevole e della valutazione multidimensionale per elaborare e attuare il progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato.
Il D.Lgs. 62/2024 prevede la stesura del Progetto di Vita individuale già, previsto dall’art.14 della l. 328/2000, ponendo al centro la persona con disabilità, la sua autodeterminazione e inclusione sociale;
il DL 62 abbandona la logica prestazionale, introducendo una prospettiva anti-oppressiva; rafforza il ruolo dei Comuni e delle Aziende Sanitarie, che non possono più giustificare la mancata erogazione dei servizi con motivi economici;
istituisce il Fondo per l’implementazione dei Progetti di Vita (25 milioni di euro l’anno dal 2025) per interventi non già presenti sul territorio.
Il Progetto di Vita: significato e caratteristiche
Il Progetto di Vita Individuale, Personalizzato e Partecipato è un piano che identifica interventi, risorse e strumenti necessari per migliorare la qualità della vita della persona con disabilità. E’centrato sui desideri, bisogni e capacità della persona;
co-costruito con la persona stessa, la famiglia e gli enti coinvolti (scuola, sanità, servizi sociali);
attua il modello bio-psico-sociale, considerando gli aspetti biologici, psicologici, sociali, culturali e spirituali;
supera la logica assistenziale, dando alla persona un ruolo attivo e riducendo il potere unilaterale degli enti erogatori.
Il Progetto: coordina i piani di intervento (sociale, sanitario, scolastico, ecc.) per evitare frammentazioni o interventi confliggenti;
è vincolante e immediatamente esigibile, indipendentemente dalla copertura finanziaria del Comune o da limiti di organico;
viene attivato su richiesta dell’interessato, o sotto tutela, da parte dei genitori o rappresentanti legali se riferito a minori o a soggetti sotto tutela;
ha valore di diritto soggettivo: la sua mancata attuazione può generare responsabilità anche risarcitorie.
La richiesta può essere fatta dall’INPS nel momento in viene riconosciuta la condizione di disabilita’, oppure la persona interessata la può presentare in qualsiasi momento al Comune di residenza o tramite degli appositi Centri se verranno individuati dalle Regioni
Può presentare istanza chi ha avuto il riconoscimento ai sensi dell’art. 3 della legge 104/92, anche se non necessariamente con connotazione di gravità (commi 1 o 2);
I Punti Unici di Accesso (PUA) nonché i servizi sociali e socio-sanitari territoriali che entrano in contatto, a qualsiasi titolo con la persona con disabilità la devono informare del diritto ad attivare un procedimento volto all’elaborazione del progetto di vita, individuale, personalizzato e partecipato.
E’ fatto obbligo di prestare le medesime informazioni in capo a chi opera dimissioni protette e ai servizi sanitari specialistici.
Le modalità con cui dare attuazione a tali disposizioni sono individuate nell’ambito della programmazione regionale e locale.
Nel progetto di vita sono comprese le misure per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale, i sostegni erogabili in favore del nucleo familiare e dei caregiver, nonchè misure abitative appropriate che garantiscano il diritto alla domiciliarità.
Dal 23 maggio 2022 è attiva in Italia la Piattaforma Unica Nazionale CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo), uno strumento digitale che rende più facile spostarsi tra i Comuni per le persone titolari di contrassegno. Istituita con il Decreto Ministeriale del 5 luglio 2021, la piattaforma nasce per semplificare l’accesso alle zone a traffico limitato (ZTL) e alle aree con restrizioni alla circolazione nei Comuni aderenti.
Questa innovazione consente a chi è in possesso del contrassegno disabili di: Circolare liberamente in tutti i Comuni che hanno aderito alla piattaforma, senza bisogno di comunicare preventivamente la targa per l’accesso alle ZTL. Essere riconosciuto automaticamente dai varchi elettronici grazie alla targa registrata. Evitare sanzioni legate a mancata comunicazione o autorizzazioni temporanee. Nei Comuni non ancora aderenti, rimangono in vigore le modalità tradizionali di accesso alle aree riservate. Come aderire alla piattaforma L’adesione è facoltativa, ma fortemente consigliata per chi si sposta spesso fuori dal proprio Comune. Per aderire è sufficiente: Rivolgersi al Comune che ha emesso il contrassegno. Compilare l’apposito modulo di richiesta, indicando: o una targa attiva (obbligatoria) o una targa secondaria (facoltativa).Il Comune inserisce i dati nella piattaforma e consegna al richiedente un Codice Univoco alfanumerico.
Con il Codice Univoco, si può gestire il proprio profilo targa in autonomia tramite:
App iPatente, scaricabile su smartphonePer accedere è necessario autenticarsi con SPID o CIE, selezionare il Comune di rilascio e inserire il Codice Univoco.
Una volta iscritto alla piattaforma, il titolare può:
Modificare o sostituire le targhe associate
Attivare la targa secondaria, in caso di utilizzo di un altro veicolo
Bloccare il Codice Univoco in caso di furto o smarrimento
Richiedere un nuovo Codice presso il proprio Comune
Grazie all’iniziativa di ADOCES SICILIA ODV, ente del terzo settore molto attivo nella Regione sicilia, presieduto da Giacomo Giurato, i soggetti disabili titolari del contrassegno disabili potranno rivolgersi c/o la casa del volontariato in via Ossidiana n.27 , dove i volontari dell’associazione li accoglieranno e forniranno loro tutte le info per attivare questo servizio .
A partire dal 16 giugno sarà possibile rivolgersi al personale del servizio civile di Adoces che avranno cura di compilare l’allegato previsto e all’invio tramite la PEC del Comune di Gela.
L’assessore alla Polizia Municipale , Simone Morgana e l’assessore ai servizi sociali , Valeria Caco hanno accolto l’idea reputando che il Comune di Gela possa attivarsi per l’adesione alla Piattaforma CUDE del Ministero dei Trasporti. In questo modo i turisti che hanno un disabile a seguito, che sceglieranno la nostra città come luogo di villeggiatura, potranno attraversare le zone contrassegnate dalla ZTL senza l’obbligo di comunicare targhe o altre info.
Diversi i Comuni che hanno aderito a questa iniziativa. Si spera che il comune di Gela si attivi per aderire al più presto. Adoces ha già offerto supporto al Comune per attivare la procedura.
È in programma domani dalle 9.30 presso il Club Vela un evento all’insegna dell’inclusione e dell’amore per il territorio: “Tutti in Spiaggia Senza Barriere”. Organizzata dal Lions Club Gela Ambiente Territorio Cultura, questa iniziativa vuole celebrare la bellezza locale rendendola accessibile a tutti. La mattinata inizierà con un’attività di pulizia della spiaggia, un gesto concreto di rispetto per l’ambiente.
Non mancheranno poi il divertimento e l’integrazione con i “Giochi da A.Mare” e un vivace karaoke che unirà tutti i partecipanti. Un momento significativo sarà la donazione di una Sedia Job, un contributo tangibile per abbattere le barriere e permettere a chiunque di godere pienamente delle spiagge.
L’evento vedrà la partecipazione di importanti figure istituzionali e associative, come la Croce Rossa italiana del Comitato di Gela, dimostrando come l’impegno civico e la collaborazione possano generare un valore profondo per la comunità. “Tutti in Spiaggia Senza Barriere” è un chiaro esempio di come sia possibile promuovere l’unità, il rispetto per l’ambiente e, soprattutto, l’inclusione.