La scia di morte non si ferma. Le donne continuano a morire sotto i colpi di ex, fidanzati, mariti, compagni.
Tre donne sono state uccise nel giro di 24 ore: sono Sueli Leal Barbosa, 48 anni, morta per essersi lanciata dal quarto piano della sua casa per sfuggire all’incendio ‘pianificato’ dal convivente Michael Sinval Pereira, Elena Belloli, 51 anni, uccisa nella serata di ieri dal marito, Rubens Bertocchi, che poi si è tolto la vita; Mary Bonanno, insegnante a Palermo, uccisa con una chiave inglese dal marito Francesco Campagna, che dopo si è suicidato. Sono 22 le donne uccise da inizio anno.
Di queste sono 10 le vittime di femminicidio, assassinate da ex o partner, secondo i dati del report trimestrale della Direzione centrale della polizia criminale, del Dipartimento della Pubblica sicurezza sugli omicidi volontari commessi nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 31 marzo 2025.
A loro vanno aggiunte le ultime vittime di femminicidio, che porta il bilancio delle donne uccise a 22.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani esprime sdegno e profonda preoccupazione per l’ennesimo episodio di violenza avvenuto a Catania, dove un giovane di 24 anni, non rassegnatosi alla fine della relazione con la sua ex compagna, si è introdotto con la forza nell’abitazione della donna, aggredendola fisicamente con una brutalità inaudita.
Dopo essersi arrampicato sulla grondaia per raggiungere l’appartamento al secondo piano, ha sfondato una finestra, ha trascinato la vittima per i capelli e l’ha morsa sul volto.Un atto che non può e non deve essere ridotto a semplice “fatto di cronaca”: è invece l’ennesima manifestazione di una cultura patriarcale e possessiva che continua a generare violenza contro le donne, spesso da parte di ex partner incapaci di accettare il rifiuto e la libertà dell’altro.
Il Coordinamento ribadisce l’urgenza di un’azione educativa capillare e sistemica che coinvolga le istituzioni scolastiche, affinché i giovani crescano con la consapevolezza del rispetto dei diritti umani, della dignità della persona e dell’inviolabilità del corpo e della volontà altrui.