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Cronaca

Tabacco illegale sequestrato dalla Guardia di finanza

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La Guardia di finanza di Caltanissetta ha individuato un carico di tabacco privo del contrassegno dei monopoli di Stato e, dunque, di illecita provenienza. Le successive analisi hanno consentito di appurare la presenza di una partita di “Gutka”, più comunemente denominata “Snus”, ovvero una tipologia di tabacco da masticare, la cui distribuzione e la vendita è vietata sul territorio nazionale. Si tratta di una miscela di tabacco altamente nociva per la salute, diffusa in alcuni Paesi asiatici per sopportare la fatica durante lo svolgimento di lavori usuranti e intensi.Il destinatario dell’intera spedizione è risultato un cittadino di origini egiziane all’interno della cui abitazione sono stati rinvenuti complessivamente 21 chili di prodotto privo del sigillo dei monopoli, presentato in pacchetti da 100 grammi predisposti per la vendita al pubblico, con la conseguente contestazione del reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

Il valore di mercato dell’intera partita di tabacco sottoposta a sequestro penale, destinata alle locali piazze di smercio, ammonta a circa 10.000 euro. Con separata attività verrà quantificato, ai fini del recupero, l’ammontare dei tributi evasi. Sono in corso ulteriori approfondimenti finalizzati a risalire alla filiera di produzione e distribuzione del carico, la cui diffusione sul territorio nazionale ha avuto un significativo aumento.Continua l’attività svolta dai militari del Gruppo Caltanissetta a contrasto dei traffici illeciti, che si inquadra nella più ampia azione condotta dal Corpo finalizzata a garantire condizioni paritarie di concorrenza tra gli operatori economici, tutelare la salute dei consumatori e restituire risorse alle casse dello Stato e della collettività intera.

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Cronaca

Nasce il Modica Gospel Academy

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Modica – Nasce il Modica Gospel Academy, un’evoluzione naturale del percorso iniziato sette anni fa con il Modica Gospel Choir. Questo cambiamento non è solo una ridenominazione, ma l’apertura a una visione più ampia, inclusiva e vibrante per il nostro progetto”.

L’Academy nasce dall’esigenza di superare i confini del semplice coro, diventando un vero e proprio luogo di crescita, formazione e ispirazione, dove musica e spiritualità si fondono armoniosamente. “Il nostro desiderio -spiegano coristi – è quello di essere punto di riferimento per chi cerca nel gospel non solo un’esperienza artistica, ma un linguaggio profondo dell’anima, capace di unire, guarire ed elevare”.

Il nome Modica Gospel Academy racchiude questa aspirazione: essere una fucina di talenti, un laboratorio permanente di emozioni, aperto a chiunque desideri imparare, esprimersi e condividere. “Per noi, “Academy” è sinonimo di orizzonte, di cammino collettivo e di vocazione comunitaria, un luogo dove le voci si accordano solo dopo che i cuori si sono sintonizzati – precisa il Maestro Giorgio Rizza -. Il nuovo logo, che ci accompagnerà in questo viaggio, è un omaggio alla nostra città: l’immagine stilizzata del Duomo di San Giorgio, simbolo di luce e radicamento.

Il rosso e il blu, colori presenti nelle nostre tuniche e nel testo del logo, esprimono l’intensità della passione interiore e la profondità della fede, riflettendo la nostra anima gospel.Questo passaggio non cancella la nostra storia; piuttosto, è un’evoluzione che custodisce la memoria dei nostri inizi e ci spinge a guardare avanti con coraggio, gratitudine e fiducia. La spiritualità rimane il cuore pulsante di ogni nostra attività, ispirandoci, sostenendoci e guidandoci nel nostro servizio attraverso la musica”.

La nascita del Modica Gospel Academy apre una stagione di nuove sinergie. Sono state avviate collaborazioni con realtà nazionali e internazionali che condividono il comune desiderio di portare luce, bellezza e speranza nel mondo. Tra queste, la collaborazione con  l’Oslo Community Choir, diretto Martin Alfsen, il gemellaggio con l’Argentina, una partnership che promette ricchi scambi culturali e musicali. Inoltre, attualmente, la corale modicana è impegnata nella registrazione di un nuovo brano inedito.

“Che questa nuova tappa sia per tutti noi una rinascita, un invito a lasciarci trasformare dalla grazia della musica, dalla gioia della condivisione e dalla potenza dello Spirito Santo. A tutti coloro che hanno camminato con noi e a tutti quelli che lo faranno: questa è la vostra Accademia, un luogo di apertura, libertà e profonde connessioni musicali e umane”.

Il Modica Gospel Academy, diretto dal maestro Giorgio Rizza, è composto da Carla Barone, Donatello Barone, Carmelo Cataudella, Angela Campailla, Marina Lorefice, Sara Terranova, Corradina Rizza, Gioena Nania, Marcella Bonomo, Mariuccia Di Raimondo, Tony Gagliolo, Tiziana Garofalo, Saro Cannizzaro, Teresa Rizza, Marcella Rizzone, Gianluca Burderi, Dalila Causarano, Patrizia Candiano, Sara Zuppardo, Eleonora Micieli, Laura Sarta, Maria Mandolfo , Teresa Tantillo, Maria Concetta Zaccone, Maria Chiara Giurdanella, Tiziana Rizza, a cui si aggiungono le soliste Chiara Provvidenza, Elma Rizza e Sciara.

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Cronaca

Abusivismo ambulante: controlli e sequestri

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Polizia di Stato e Polizia Municipale di Gela in azione al fine di contrastare il fenomeno dilagante dell’abusivismo ambulante.Il primo controllo è stato effettuato in Via Generale Cascino dove era stato attrezzato un punto vendita stanziale e abusivo in totale assenza di qualsiasi licenza di vendita. L’ortofrutta posta in vendita, pari a 90 chili, era esposta sulla sede stradale con l’occupazione di circa 5 metri quadrati di strada creando tra l’altro, una situazione di disagio per l’utenza. Il gestore oltre a subire il sequestro penale degli oggetti utilizzati per approntare il banco di vendita, pedane cassette e ombrelloni, è stato denunciato per occupazione abusiva di suolo pubblico, deturpamento e imbrattamento con la confisca dei prodotti e sanzionato per la vendita abusiva.

Durante il successivo sopralluogo presso un’altra attività adibita alla vendita di ortofrutta in via Venezia angolo via Corinto, è stato accertato che un gelese che aveva l’autorizzazione per la vendita da ambulante quindi per la vendita di prodotti ortofrutticoli in forma itinerante, occupava, senza mai spostarsi, abusivamente circa 40 metri quadrati di suolo pubblico con pedane, cassette, ombrelloni su cui erano esposti prodotti di ortofrutta. La frutta e la verdura venivano esposti sulla strada, lungo lo spartitraffico e sui marciapiedi che separano le due parallele della Via Venezia parte Nord e Sud creando una situazione di disagio a tutta l’area circostante, oltre che venire a contatto con i gas di scarico e le polveri che si sviluppano nella trafficata arteria stradale. Gli agenti hanno operato secondo quanto previsto sia dalle normative regionali sulla vendita sia secondo quanto previsto dal codice penale e oltre la sanzione prevista dalla normativa amministrativa pari a 309 euro, è stata applicata la pena accessoria della confisca della merce per una complessiva quantità di circa 320 chili, consistente in svariate quantità distinte di frutta e verdura.

Nonostante tutto il materiale sequestrato pari a circa 400 chili, almeno all’apparenza, fosse di buona qualità, purtroppo non è stato possibile donarlo ad alcun Ente, Parrocchia o Associazione in quanto la merce era completamente priva di qualsiasi certificato di tracciabilità. Impossibile quindi scoprirne l’origine e scongiurare in maniera certa l’eventuale utilizzo di prodotti nocivi.Per quanto concerne le sanzioni di natura penale, in considerazione dell’occupazione protratta nel tempo del suolo pubblico si è proceduto a contestare il reato di invasione di terreni pubblici, deturpamento e imbrattamento.

Gli agenti della Polizia di Stato e della Polizia Municipale hanno eseguito il sequestro di quanto utilizzato per commettere l’illecito: 30 pedane e due ombrelloni. Durante le fasi dell’accertamento, il titolare ha minacciato uno degli operatori intervenuti, motivo per il quale è stato denunciato.

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Cronaca

Sospetto tumore: ma la Pet è disponibile fra 6 mesi

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Palermo – “Lesioni toraciche, noduli polmonari e il sospetto di una potenziale patologia tumorale in corso o incombente che un paziente 58enne di Siracusa avrebbe dovuto indagare con estrema urgenza con una PET, che secondo la prescrizione del medico curante avrebbe dovuto essere effettuata entro dieci giorni e che invece, in barba all’urgenza, è stata fissata per metà novembre, circa sei mesi dopo la richiesta.

Tutto ciò si può riassumere con un solo aggettivo: scan-da-lo-so”.A denunciare l’ennesimo, clamoroso disservizio della sanità pubblica siciliana, è il deputato Carlo Gilistro, deputato M5S all’Ars, pediatra componente della commissione Salute di palazzo dei Normanni.“Un ritardo così clamoroso, quando è sul tappeto un sospetto così grave – dice Gilistro – è inaccettabile, visto che potrebbe essere fatale.

Se il responso, infatti, dovesse essere infausto, a novembre potrebbero esserci metastasi già diffuse con tutte le conseguenze negative possibili e immaginabili. È l’ennesima vergogna di un sistema allo sbando che non riesce più a garantirci il costituzionale diritto alla salute. Di un sistema che ci tratta peggio degli animali. Tra l’altro, il paziente in questione, dopo questa lunghissima attesa dovrà fare una trasferta di quasi 500 chilometri, con tempi di percorrenza di 3,4 ore all’andata e altrettante al ritorno, visto, che, tramite Cup, la sua visita è stata prenotata presso una casa di cura convenzionata di Palermo”.

Il caso denunciato da Gilistro non è che la punta dell’iceberg delle inaccettabili disfunzioni della sanità pubblica siciliana che ha indotto il M5S a promuovere per domenica prossima una grande manifestazione di piazza alla quale parteciperà anche il presidente Giuseppe Conte, oltre ad altre forze politiche, sindacati e tantissimi cittadini.“Arriveranno pullman da tutta la Sicilia – dice il coordinatore siciliano M5S, Nuccio Di Paola.

I siciliani sono stanchi di assistere alle lenta ed inesorabile agonia di una sanità col navigatore puntato verso il baratro. Casi come quello del paziente di Siracusa sono purtroppo più frequenti di quello che si possa pensare e sono totalmente inaccettabili. Per questo abbiamo dichiarato guerra alle vergognose, immortali e immorali liste d’attesa, che il governo regionale finora ha contrastato poco e male. Evidentemente lo scandalo dei referti di Trapani non gli ha insegnato nulla.

Non serve a nulla chiedere scusa dopo e cercare capri espiatori su cui scaricare tutte le colpe. I rimedi vanno trovati prima. Un esempio? Portare subito in aula la nostra mozione che mira a togliere le ragnatele ad una legge nazionale del 1998 totalmente inapplicata e pressoché sconosciuta, che permetterebbe ai cittadini di fare visite ed esami gratuitamente in regime intramurario o nel privato, se il pubblico non è in grado di assicurare le prestazioni entro i tempi indicati nella prescrizione”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
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