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Depositata interrogazione al Ministro dell’ambiente su inquinamento del fiume Gela

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Questo il testo dell’interrogazione presentata stamattina al Ministero dell’ambiente sull’inquinamento del fiumr co Gela. Il testo porta la firma dei due senatori gelesi Lorefice e Damante oltre che Gaudiano, Nave e Floridia

Il fiume Gela, che attraversa la parte sud della provincia di Caltanissetta sfociando nella costa meridionale della Sicilia, rappresenta un corso d’acqua significativo sia sotto il profilo ambientale che territoriale, interessando aree umide e habitat protetti, come ad esempio la riserva naturale orientata Biviere di Gela istituita dalla Regione Sicilia nel 1997 ai sensi della Convenzione di Ramsar;

negli ultimi anni, il corso d’acqua è stato oggetto di ripetuti fenomeni d’inquinamento che hanno compromesso gravemente la qualità delle acque con conseguenti gravi ricadute sia sull’ambiente circostante che sulla salute pubblica;

il tratto terminale del fiume Gela e le aree limitrofe alla foce, ricadono come noto, all’interno del Sito di interesse nazionale (SIN) di Gela, istituito ai sensi della legge n. 426 del 1998 e perimetrato con decreto ministeriale 10 gennaio 2000, a causa dell’elevata contaminazione ambientale riconducibile ai numerosi insediamenti industriali e petroliferi;

nel giugno 2013, si è verificato un grave episodio di sversamento di petrolio che ha coinvolto il fiume Gela e il mare prospiciente, a seguito di un incidente all’impianto Topping 1 della Raffineria di Gela, e che ha condotto, dopo vari anni di indagini, alla condanna di alcuni dirigenti della raffineria ENI per reati ambientali connessi all’inquinamento;

nel 2023, la presenza di sostanze maleodoranti nell’aria e nell’acqua del fiume Gela ha comportato, da parte della Procura della Repubblica di Gela, l’apertura di un fascicolo conoscitivo per accertare eventuali responsabilità nonché le cause dell’evento;

anche recentemente, nel maggio 2025, sono stati segnalati alle autorità competenti, nuovi episodi di inquinamento, ovvero la presenza di sostanze oleose nell’alveo fluviale e alla foce del Gela, nonché importanti morie della fauna ittica, probabilmente causate da scarichi abusivi o reflui non depurati;

considerato che:

il SIN di Gela, sotto la competenza del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, prevede interventi di caratterizzazione, bonifica e messa in sicurezza permanente delle matrici ambientali contaminate, ivi comprese acque superficiali e sedimenti fluviali;

lo stato delle bonifiche nel SIN di Gela è ad oggi fortemente in ritardo rispetto alle previsioni prospettate e soprattutto mancano iniziative strutturate per il ripristino ecologico del fiume;

la cittadinanza gelese subisce da decenni una conclamata contaminazione ambientale del proprio territorio con nocumento per la propria salute,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dell’attuale stato di inquinamento del fiume Gela, ovvero dei nuovi fenomeni osservati quali moria di fauna ittica, odori, contaminazione superficiale e, in particolare, della permanente alterazione dello stato ecologico del corso d’acqua;

se intenda intervenire, anche attraverso l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, (ISPRA) e l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA) Sicilia, per accertare l’origine delle sostanze inquinanti, la regolarità degli scarichi e il rispetto degli obblighi imposti agli operatori industriali dell’area;

quale sia lo stato di attuazione del piano di bonifica nel tratto fluviale e alla foce del fiume Gela, parte integrante del SIN di Gela, e se siano previsti interventi diretti sulle acque superficiali e sedimenti in prossimità della zona di transizione;

se, alla luce delle competenze concorrenti, intenda promuovere un coordinamento operativo permanente tra le autorità regionali (Regione Siciliana, ARPA) e statali (ISPRA, Commissario PNRR per le bonifiche), con l’obiettivo di avviare una bonifica ambientale integrata del fiume Gela;

quali siano gli strumenti di monitoraggio, informazione e trasparenza attivati per garantire la partecipazione delle comunità locali, delle amministrazioni territoriali e delle associazioni ambientaliste ai procedimenti ambientali in corso.

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Presidenza Ati idrico:centrodestra convergere su Faraci?

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Cambio al vertice dell’Ati idrico e manovre in corso per la nomina del successore del sindaco di Niscemi Massimiliano Conti.

Tra i papabili il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano le cui chances aumentano se il centrodestra si spacca. Ma trapelano voci di incontri già avvenuti per l’unità della coalizione in questa scelta.

Circola un nome su cui la coalizione sembrerebbe poter convergere.È quello del sindaco di Mazzarino Mimmo Faraci civico come Di Stefano ma di area centrodestra.Pare che il principale sponsor di Faraci sia FdI. Ci sono lavori in corso.Tra un paio di giorni il verdetto.

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Dopo il museo di via Di Bartolo, il museo del mare: “Stiamo rispettando il cronoprogramma”

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Per l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, non ci sono dubbi: dopo il museo all’aperto di via Di Bartolo, Gela vedrà presto anche l’inaugurazione del museo del mare. Intervenuto questa mattina per lo start ufficiale al sito del quartiere Borgo, la necropoli dei bambini di età arcaica risalente ai primi coloni rodio-cretesi, l’esponente del governo regionale ha fatto chiarezza in merito all’attesissima apertura del museo dei relitti di Bosco littorio.

«Stiamo lavorando con serietà rispettando il cronoprogramma, presto apriremo e consegneremo alla città una perla, un luogo unico che sarà un’attrattiva per tutti i turisti che verranno in Sicilia», ha detto Scarpinato. La Soprintendente ai beni culturali e ambientali Caltanissetta, Daniela Vullo, ha confermato l’avanzamento dei lavori di musealizzazione che si concluderanno da programma entro l’autunno.

Nella stessa stagione, il condizionale è d’obbligo in questo caso, sarebbe prevista anche la riapertura del museo archeologico dopo i lavori di ristrutturazione. Il Parco archeologico di Gela, guidato dal direttore Donatella Giunta, potrebbe presto ritrovare tasselli importantissimi del proprio patrimonio storico-culturale: i cittadini se lo augurano, da tempo immemore.

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Alla pinacoteca la presentazione di “Quello che so di te”, romanzo finalista al Premio Strega

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“Quello che so di te”, libro di Nadia Terranova finalista all’edizione 2025 del Premio Strega, presentato in città nel corso di un incontro tenutosi alla pinacoteca comunale. Un ritorno a Gela per l’autrice, che già nel 2022 era stata in città per presentare “Trema la notte”: anche in questo caso l’evento è stato promosso e organizzato dalla Libreria Orlando e presentato da Paola Greco, che ha dialogato con la scrittrice.

Un dialogo profondo e ricco di spunti interessanti per il numeroso pubblico presente: si è rivelata troppo piccola la pinacoteca di viale Mediterraneo, location resasi necessaria a causa del forte vento. In un primo momento, infatti, la presentazione era prevista al Belvedere.

«Per la seconda volta un mio romanzo è entrato nella cinquina finalista del premio Strega, un bellissimo passo – ha detto Nadia Terranova -. I libri si scrivono per ispirazione, chi scrive sa di andare incontro alla delusione, all’accettazione o all’entusiasmo dei lettori. Quando c’è entusiasmo ovviamente è bello, però devo confessare che la cosa più importante oggi è scrivere i libri che voglio scrivere. Scrivere un romanzo è un’arte e un impegno, significa stare in un territorio segreto per molto tempo finché la tua creatura non esce».

L’incontro è stato introdotto dalla prof. Lina Orlando ed è stato realizzato grazie al patrocinio dell’amministrazione (tramite l’assessorato alla cultura guidato da Peppe Di Cristina) e al sostegno di diversi sponsor privati. Le letture sono state a cura di Maria Carla Aldisio, musiche di Nuccia Scerra e Pietro Lo Chiano. Una presentazione molto apprezzata dai tanti presenti.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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