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Cucina

Stile Bismarck

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La storia della cucina spesso si intreccia a nomi di illustri personaggi dando origine a piatti internazionali dedicati alle loro passioni culinarie, alle abitudini a tavola o più semplicemente ai piatti preferiti. Oggi vi racconterò di come la passione per le uova del “Cancelliere di ferro” prussiano Otto von Bismarck venne immortalata nel mondo della cucina, più che con un piatto in particolare, con uno “stile” che vede appunto le uova protagoniste e che si traduce con la nomenclatura “alla Bismarck”.

La leggenda vuole che Bismarck, l’ideatore della “realpolitik”, fosse ghiotto di uova e avesse una passione smodata per la carne, tanto che la sua tempra “di ferro” e il suo fisico imponente (era alto più di un metro e novanta) il mito li lega proprio alla sua alimentazione ad alto valore proteico. Egli era solito mangiare uova all’occhio di bue, ripassate col burro, quasi ad ogni pasto e l’accostamento tra uova e bistecca ha dato origine al “filetto alla Bismarck”, un filetto di manzo cotto nel burro anch’esso sormontato da un uovo al tegamino col tuorlo fondente pronto a rompersi per irrorare la carne come fosse una salsa.

Questo metodo culinario ha trovato fortuna nel tempo legandosi ad una molteplicità di altri ingredienti come hamburger, asparagi, pollame ed altre tipologie di carne dando vita ad un vero e proprio “stile Bismarck”, un tributo che la cucina ha rivolto ad una delle personalità politiche più influenti dell’ottocento.

Ho voluto apportare un tocco personale alla ricetta accompagnando una crema di asparagi realizzata stufando i gambi in un soffritto di cipolle, allungando poi la cottura con del brodo vegetale, frullando infine il tutto. Le punte le ho tenute da parte appena sbollentate per arricchire la presentazione del piatto.

Dulcis in fundo ho grattugiato del pregiato tartufo nero sull’ovetto, per non farci mancare nulla. Uova e tartufo sono un grande classico, sono sicuro che il buon Bismarck avrebbe approvato.

Chef Totò Catania

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Cucina

Lo chef Totò Catania propone: Frittata a forno di porri, pecorino e tartufo

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Questa volta vi racconto di un pranzetto coi fiocchi che ho preparato per il personale prima di un servizio domenicale. Molto spesso chi lavora in cucina consuma pasti frugali e veloci, a volte in piedi, sempre di fretta senza quelle cure che si riservano ai clienti. Ma dato che avevo in frigo una partita di porri un po’ vecchiotti che nel nuovo menù del ristorante non hanno trovato spazio, ho deciso di deliziare i miei collaboratori con un pasto sì veloce da preparare ma di una goduria degna di un piatto da re. Mi sono recato a lavoro giusto mezz’oretta prima, il tempo necessario per questa ricetta.

Mondate e lavate i porri facendo attenzione a possibili residui di terra ed affettateli grossolanamente. In una casseruola con olio e burro fate appassire i porri avendo cura di salare, pepare e rimestare di tanto in tanto, per evitare una rosolatura troppo aggressiva potete aiutarvi con un goccio d’acqua, i porri dovranno diventare morbidi e leggermente dorati. In una ciotola tuffate delle uova (io ne ho usate 10 per 4 persone, bello abbondante) e sbattete energicamente.

Aggiungete una dose generosa di pecorino romano grattugiato ed un pizzico di timo. Incorporate i porri alle uova e riponete il composto in una teglia di medie dimensioni che andrà in forno a 160 gradi per 15/20 minuti fino a quando la frittata non risulterà soffice e dorata. Il vantaggio di una cottura a forno della frittata consiste in una sofficità e morbidezza molto gradevole. Inoltre preparata in questo modo non serve girare la frittata come quando si prepara in padella.

Per completare il godimento ho messo due gocce di olio al tartufo come fosse Chanel n.5 e schiaffato il tutto dentro i panini. Voi se proprio volete esagerare concedetevi una bella grattugiata di tartufo nero. La frittata di porri e pecorino è già ottima così ma col tartufo raggiunge il livello di capolavoro. Ogni tanto ci trattiamo bene pure noi…

Chef Totò Catania

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Cucina

Lo chef Totò Catania propone: Rigatoni alla carbonara di asparagi

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Se per chi ha un approccio dogmatico alla cucina, ritoccare i grandi classici può rasentare la blasfemia, viceversa gli innovatori, tra cui mi fregio di appartenere, ritengono opera necessaria e gradita quella di rompere gli schemi tradizionali: dunque oggi si rifà la carbonara versione vegetariana.

Finalmente sono arrivati gli asparagi sulle tavole primaverili e prenderanno il posto del guanciale. Eliminiamo la parte inferiore più legnosa degli asparagi che metteremo a bollire nell’acqua della pasta così da conferire più sapore (prima di calare la pasta bisogna però tirare fuori dall’acqua bollente questi gambi più coriacei). Tagliamo i gambi e le punte della misura che più ci aggrada e spadelliamo con un filo d’olio evo ed uno spicchio di aglio schiacciato, saltando da ultimo e lasciando gli asparagi ancora un po’ croccanti.

Prendiamo le uova, useremo solo i tuorli, calcolate due tuorli a persona. Aggiungete il pecorino romano ai tuorli ed una generosa grattatina di pepe nero. Calate la pasta e quando sarà al dente andate in padella con gli asparagi. A fuoco spento aggiungete la carbo-crema di tuorli e formaggio e fate mantecare. I vegetariani esulteranno, ma vi posso assicurare che anche i carnivori, per una volta, non sentiranno la mancanza della carne. Buon appetito!

Chef Totò Catania

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Cucina

Lo chef Totò Catania propone agnello in fricassea

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Per questa Pasqua come non pensare all’agnello. Vi suggerisco una ricetta facile da realizzare ma molto gustosa adatta per l’occasione. Vi servirà della polpa di agnello tagliata a tocchetti. In una ampia casseruola fate rosolare l’agnello con olio e burro e un paio di spicchi di aglio schiacciati, salate e pepate a dovere. Quando la carne sarà ben dorata aggiungete poco brodo vegetale oppure della semplice acqua e con l’aiuto del coperchio portate a cottura. Non appena la carne sarà morbida togliete il coperchio e fate evaporare tutto il liquido. A questo punto aggiungete delle uova sbattute, del succo di limone ed un abbondante trito di prezzemolo e di menta, mantecate il tutto e il gioco è fatto. Questo spezzatino della tradizione pasquale, gustoso e nutriente, allieterà il palato dei vostri ospiti. Buona Pasqua!

Chef Totò Catania

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