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Cronaca

Guerra: i rischi per la Sicilia

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La generazione post guerra mondiale del ’45 conoscerà una nuova guerra. E non è alle porte: c’è già. La Sicilia al centro del Mediterraneo da millenni ha una posizione strategica: non a caso Gela, in Sicilia, è stata scelta come centro perferito per la liberazione e adesso è al centro dei combattimenti. La guerra Ucraina si svolge troppo vicino alla Sicilia che non è così lontano come potrebbe sembrare. Anche se non è proprio al confine con la Sicilia è coinvolta, volente o nolente, in maniera diretta e preoccupante, per molti aspetti.

La guerra coinvolge la Sicilia per motivi geopolitici, innanzitutto. Primo tema è la base di Sigonella. Per quanto si moltiplichino gli appelli a non coinvolgere l’Italia nel conflitto, a non usare Sigonella per le operazioni militari in Europa fra cui quello, preoccupato, del sindaco di Lentini, da questa mattina il livello di allerta di Sigonella è salito a stato di pre mobilitazione.

Ed è da Sigonella che sono partiti tutti droni da ricognizione che nelle ultime settimane hanno operato in territorio ucraino e probabilmente non soltanto.

Sigonella, peraltro, è certamente la base operativa più vicina in linea d’aria. La scelta della collocazione siciliana, infatti, dipende proprio da questa vicinanza sia ai territori dell’Est Europa che a quelli arabi. Distanze non piccole in senso assoluto ma facilmente raggiungibili con le attuali velocità e gittate garantire dalle nuove tecnologie militari.

Altro grande tema è il Muos di Niscemi. La grande stazione radar militare USA è certamente il collegamento principale per le osservazioni satellitari, per le comunicazioni, per la guida a distanza dei droni, per tutte le operazioni militari della ‘guerra tecnologica moderna’. Il Muos di Niscemi è uno dei quattro esistenti al mondo. In realtà il sistema Muos è composto da cinque satelliti e da quattro stazioni di terra. A Niscemi c’è una delle quattro stazioni di controllo di terra. Le altre tre sono in Australia, in Virginia in territorio Statunitense, e sulle isole Hawaii. Va da se che il sistema utilizzato in questo caso è quello di Niscemi visto, peraltro, che fa il paio con il sistema di controllo satellitare di Sigonella.

Terzo tema è quello di Birgi, l’aeroporto militare in territorio di Marsala che è già stato al centro degli attacchi a tempi della guerra del Golfo. Anche in questo caso l’eventuale uso di aerei militari non può che prevedere la mobilitazione di Birgi da dove la raggiungibilità del territorio ucraino è abbastanza semplice in un tempo piuttosto ridotto. Un aereo di linea impiega meno di tre ore, facile immaginare che un aereo militare possa essere sull’obiettivo eventuale in meno di metà di questo tempo.

D’altronde nel Mediterraneo, quindi proprio di fronte le coste siciliane, stanno incrociando nave, sommergili e unità militari russe a dimostrazione che la posizione è fondamentale.

La guerra tecnologica

La Sicilia è lo snodo di tutti i collegamenti tecnologici, internet e perfino elettrici fra il territorio africano e quello europeo. facile comprendere che sia strategia sotto molti punti di vista.

La guerra del gas

C’è, poi, il tema del gas. Il prezzo è alle stelle per effetto dei rischi di interruzione di arrivi attraverso i giacimenti dell’est Europa. Per sette anni la Sicilia è stata al centro di un progetto di rigassificatore della Ionio gas, con partner dell’italiana Erg e della statunitense Shell da realizzare nella rada di Augusta che però non si è mai fatto per lungaggini burocratiche. Oggi sarebbe la soluzione energetica europea a questa crisi

Il gas del Nord Africa che approda in Sicilia

Il gas proveniente dal Nord Africa approva comunque in Sicilia. La condotta arriva in territorio di Marsala (non distante da Birgi) e da lì viene convogliato su termini Imerese da dove si diramano reti che raggiungo anche la Sardegna.

La Sicilia che sta a guardare preoccupata

Per tutti questi motivi la Sicilia sta a guardare con preoccupazione a quel che avviene in Ucraina e gli sviluppi, al momento, non sembrano affatto rassicuranti.

Il premier Draghi ha parlato chiaro: l’Italia condanna la guerra e il Governo varerà un pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia che non vuole cedere l’Ucraina alla Nato. La Chiesa in preghiera da BlogSicilia.it

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Cronaca

Sosta selvaggia al lungomare, controlli della polizia

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Numerosi controlli sono stati eseguiti dalla Polizia, sul lungomare di Gela dove è abitudine fermare le auto anche in seconda fila e sui marciapiedi. Ad operare, oltre agli equipaggi del Commissariato, quelli della Polizia Stradale e della Polizia Locale. Il fenomeno della sosta selvaggia era stato segnalato da numerosi cittadini al Commissariato, evidenziando come era difficile per le persone fare anche una semplice passeggiata senza dover effettuare uno slalom tra le auto in sosta.

Le segnalazioni hanno riguardato principalmente le zone dove sono presenti alcuni locali frequentati da giovani che, incuranti delle regole, sono soliti lasciare le auto in qualsiasi modo. E’ bene ricordare che le conseguenze della violazione della quiete e dell’interesse pubblico possono essere imputate anche al gestore del locale frequentato da avventori che poi, in massa, stazionano davanti all’esercizio producendo schiamazzi e confusione anche a tarda ora, a discapito della quiete e dell’interesse pubblico. Gli obblighi in capo ai gestori dei locali, previsti dalle vigenti disposizioni in materia di orari, sono posti anche al fine di prevenire condizioni di disturbo alla quiete pubblica e, comunque, al fine di promuovere comportamenti atti a favorire il rispetto della convivenza civile e a migliorare la vivibilità nei centri urbani. Gli assembramenti di numerosi avventori all’esterno di uno o più locali agevolano al contrario comportamenti pregiudizievoli degli interessi pubblici tutelati. Tutto ciò può comportare provvedimenti amministrativi che possono prevedere anche la chiusura temporanea del locale all’esterno del quale si manifestino tali comportamenti. Le pattuglie intervenute hanno identificato 30 persone, controllato 25 mezzi ed elevato 31 contravvenzioni al codice della strada, principalmente per sosta negli attraversamenti pedonali e sui marciapiedi.

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Cronaca

Gela: la Polizia rastrella il lungomare senza regole

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Con la bella stagione il lungomare è preso d’assalto ed esplode il fenomeno della sosta senza regole.

Rastrellato dalla Polizia il lungomare di Gela. Battuto palmo a palmo la scorsa notte da uomini e mezzi del commissariato.

La stretta arriva dopo che lo scorso fine settimana il lungomare è stato teatro di una incontrollata sosta selvaggia denunciata dagli utenti del popolo social con decine di foto postate di mezzi posteggiati sui marciapiedi, nelle piazze, sulle strisce e da mezzi non autorizzati negli stalli riservati ai diversamente abili.

Un centinaio le infrazioni rilevate e le multe comminate. Un massiccio intervento da parte della polizia con l’obiettivo di ristabilire ordine e sicurezza. Sei le pattuglie del distaccamento di via Zucchetto e due i mezzi della Polizia Municipale impegnati nel controllo di veicoli, documenti e comportamenti alla guida.

Gli uomini del commissariato hanno accertato la presenza di parcheggi in doppia fila, sulle strisce pedonali e in prossimità degli accessi al mare riservati. L’intervento mira a scoraggiare comportamenti irresponsabili che mettono a rischio la sicurezza di residenti e pedoni. L’operazione ha ricevuto l’apprezzamento di molti cittadini a cui la presenza delle pattuglie non è passata inosservata.

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Cronaca

Il Questore sospende la licenza di un bar frequentato da pregiudicati

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Niscemi – Il bar era frequentato da pregiudicati: il Questore della Provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello ordina la sospensione della licenza, ex art. 100 tulps. 

Il provvedimento è stato emesso a seguito di quanto emerso nel corso di diversi controlli amministrativi eseguiti dal Commissariato di Polizia nell’arco di quattro mesi. Il Questore ha ordinato la sospensione della licenza, ex art. 100 tulps, per tre giorni, nei confronti del titolare di un bar di Niscemi.

All’interno dell’esercizio commerciale gli agenti hanno, infatti, identificato numerosi pregiudicati per reati contro il patrimonio e la persona e per reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, alcuni dei quali sottoposti a misure di prevenzione.

L’assidua frequenza del locale da parte di pregiudicati costituisce un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica e la temporanea sospensione dell’attività ha l’obiettivo di dissuadere i soggetti indesiderati dal continuare a frequentarlo.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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