La lista delle segnalazioni di disservizi da parte dei cittadini si allunga al settore dei Lavori pubblici. I numeri dei faldoni che le contengono sono impressionanti: migliaia le segnalazioni relative all’ultimo decennio, la maggior parte per interventi eseguiti da Caltaqua. Si calcola, infatti, che siano circa 900 gli interventi annui ad opera della società, e, di questi, la maggior parte, a distanza di tempo, crea problemi di cedimento e infiltrazioni. L’assessore Romina Morselli e i tecnici stanno provando a far fronte a questa enorme mole di lavoro, ma è difficile riuscirci in poco tempo. L’amministrazione punta l’indice sulle nefandezze lasciate dalle società che si occupano di servizi pubblici. Ci sono poi le buche, i tombini affossati o tappati, le strade dissestate, i marciapiedi distrutti, frutto di un’incuria di anni, ma questo non viene messo in evidenza.
“Per settimane, – afferma l’assessore Morselli – abbiamo tentato la strada del dialogo e della collaborazione. Ci è stato garantito che avrebbero proceduto con tempestività ai ripristini sia provvisori che definitivi nelle zone interessate da scavi e interventi, ed effettivamente un piccolo segnale di apertura e disponibilità lo abbiamo riscontrato, ma non basta perché c’è una città devastata e perché vogliamo che seriamente si assumano il compito di sistemare tutto. Per questo, oggi c’è stata una nuova e intensa interlocuzione con tutti, stiamo facendo partire altre diffide e siamo pronti, sebbene a malincuore, ad adire le vie legali, con tutto ciò che ne consegue. Il problema riguarda soprattutto Caltaqua, e abbiamo chiesto ai responsabili di venire da noi con il loro elenco di segnalazioni, per confrontarlo con il nostro e andare a fare sopralluoghi congiunti. Non si può più improvvisare, vogliamo programmare e risolvere tutto man mano. I cittadini sappiano che abbiamo il quadro chiaro, e che ho anche tutte le segnalazioni stampate. Per il futuro posso garantire che sapremo tutelarci meglio, anche con le cauzioni, ma il pregresso – conclude – va comunque smaltito e, se ci danno tempo, proveremo a risolvere tutto”.
Palermo – La 109ª Targa Florio ha già regalato spettacolo ancora prima dell’inizio ufficiale della gara. Lo shakedown odierno, disputato su fondo asciutto e con il consueto bagno di folla lungo le strade di Altofonte, ha evidenziato un equilibrio straordinario tra i protagonisti del Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco, lasciando presagire due giornate di emozioni a raffica lungo le tra il mare e le madonie Madonie.
Oggi di folla da Piazza Verdi alla presenza delle autorità civili e sportive. Il più rapido nella sessione di collaudo è stato il giovane Roberto Da Prà, affiancato da Luca Guglielmetti su Skoda Fabia RS, che ha fermato il cronometro sotto il minuto e 17 secondi, unico insieme a Marco Signor e Daniele Michi (Toyota GR Yaris) a infrangere quella soglia. Appena alle spalle, a pari merito, Andrea Crugnola (vincitore dell’edizione 2024) su Citroën C3, Bojan Avbelj e Ivan Ferrarotti, entrambi su Skoda, hanno chiuso con lo stesso tempo al centesimo.Grande entusiasmo tra i piloti e il pubblico per l’accoglienza della Sicilia, già vibrante sin dalla fase di shakedown, con il passaggio nel centro abitato di Altofonte trasformato in una festa popolare.
In pista anche il siciliano Marco Pollara con Giuseppe Princiotto, tra i più attesi sulle strade di casa con la loro Skoda Fabia. Tra gli altri equipaggi isolani in evidenza, Salvatore Lo Cascio e Gianfrancesco Maria Rappa nel monomarca Toyota GR Yaris.Molto attesa anche la battaglia nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche, dove il veterano Totò Riolo – vincitore della scorsa edizione – sarà in gara con Maurizio Marin su Porsche 911 di 4° Raggruppamento, pronto a difendere il titolo dall’assalto di Pierluigi Fullone e Sandro Failla su BMW M3. Tra i portacolori siciliani nelle storiche spiccano anche Natale Mannino e Giacomo Giannone nel 3° Raggruppamento e Angelo Lombardo con Roberto Consiglio nel 2°.La sfida nella Coppa Italia Rally Zona 9 si preannuncia altrettanto agguerrita, con una folta pattuglia siciliana nella classe regina: Carmelo Galipò con Antonino Marino, Alessio Profeta con Roberto Longo, Antonio Damiani con Giuseppe Li Vecchi, Emanuele La Torre con Markus Salemi e Salvatore Di Benedetto con Paolo Garavaldi, tutti su Skoda Fabia. In Rally4, spazio ai protagonisti del Trofeo Peugeot 208: Rosario Cannino, Giuseppe Oieni e Alessio Pollara, quest’ultimo reduce da un’ottima prestazione al Rally del Sosio.La corsa entrerà nel vivo domani con il via alle ore 8.00 e proseguirà fino a domenica, con gli arrivi previsti a partire dalle 15.10: sarà una Targa Florio da vivere tutta d’un fiato.
Quartier generale è l’Università degli Studi di Palermo che sta ospitando il paddock e riordini nel piazzale antistante e nei locali del Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi del Sistema Museale di Ateneo che sta registrando l’entusiastica partecipazione degli studenti e non solo. Quattro le prove speciali da ripetersi tre volte: la storica prova “Targa” di 10 km; la prova “Campofelice – Collesano” di 12, 60 km; la prova “Scillato” di 13, 15 km tra i due comuni di Scillato e Polizzi e la prova “La Generosa” di 2, 25 km. La lunghezza totale del percorso è di 781,29 km, di cui 113,70 di Prove Speciali. Le dirette tv di venerdì 9: vOltre alla cerimonia di partenza da Piazza Verdi, il canale della federazione trasmetterà live i migliori passaggi dalla PS1 “Targa” alle 09:30, la “piesse” inaugurale tra le più iconiche di tutta la gara.
Alle 11:15 inizierà poi la diretta più lunga dei tre giorni, con ACI Sport TV che sui chilometri della PS4 “Generosa” racconterà il passaggio sia del CIAR Sparco, sia del Campionato Italiano Rally Auto Storiche sia del Campionato Italiano Auto Storiche Regolarità, in un unico collegamento che andrà avanti fino alle 17:20. Questa prova speciale sarà trasmessa anche dalle 11:20 su RAI Sport, sul canale 58 del digitale terrestre, anche con il commento di Gianfranco Mazzoni. Sempre venerdì 9 poi su ACI Sport TV ci sarà un collegamento sulla parte finale della PS6 “Campofelice – Collesano”, con uno spettacolare dosso e le interviste allo stop a partire dalle 18:10, e poi un secondo passaggio sulla PS “La Generosa” con i passaggi dell’Assoluto, trasmessa a partire dalle 19:05. La giornata si chiuderà poi con un collegamento dal parco assistenza, quando le vetture torneranno a Palermo per prepararsi.
Roma – Il nuovo Papa è l’americano Robert Francis Prevost: si chiamerà Leone XIVIl 267° Pontefice è stato eletto al quarto scrutinio, più velocemente di quanto accadde nel 2013 a Jorge Mario Bergoglio che era stato eletto al quinto, sempre nella seconda giornata del Conclave.
Arriva dall’America ma ha origini italo-spagnole, nato a Chicago il 14 Settembre 1955 ed ha 69 anni.
Visibilmente commosso alla sua prima apparizione sulla Piazza della Città del Vaticano gremita di gente in festa.
Laureato in matematica e in filosofia, il Papa è un agostiniano, ha visitato Gela nel 2011e c’è chi ricorda che ha soggiornato nella chiesa dedicata a Sant’Agostino.
Il Papa ha parlato subito di pace, ‘disarmata e disarmante’, lanciando subito un messaggio chiaro religioso e sociale ad un tempo.
Robert Francis Prevost è il nuovo Papa, con il nome di Leone XIV, e adesso dovrà affrontare il duro compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago e figlio spirituale di Sant’Agostino – come lui stesso ha ricordato subito dopo l'”Habemus Papam” -, la sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).
I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981. Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia. All’età di 27 anni, Prevost approda a Roma, inviato dall’Ordine per studiare Diritto Canonico presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino. Il 19 giugno 1982 ricevere l’ordinazione sacerdotale; due anni dopo consegue la Licenza.
Prevost viene subito inviato a lavorare nella missione di Chulucanas, a Piura, in Perù (1985-1986). Mentre perfeziona i propro studi universitari, consolida la sua presenza nello Stato del Sudamerica: nel 1988 approda alla missione di Trujillo come direttore del progetto di formazione comune degli aspiranti agostiniani dei Vicariati di Chulucanas, Iquitos e Apurímac.
Là è stato priore di comunità (1988-1992), direttore della formazione (1988-1998) e insegnante dei professi (1992-1998). Nell’Arcidiocesi di Trujillo è stato vicario giudiziario (1989-1998), professore di Diritto Canonico, Patristica e Morale nel Seminario Maggiore “San Carlos e San Marcelo”.