Hanno letto i libri, hanno studiato il profilo, si sono documentati sul curricolo e adesso stanno conversando con l’ ex magistrato Gherardo Colombo. Ad aprire i lavori la dirigente scolastica Viviana Aldisio che ha sottolineato l’ importanza dell’ approfondimento dell’ educazione civica come apristrada per i cittadini del domani che oggi frequentano la scuola. Per questo l’ istituzione scolastica si fa promotrice della diffusione dei messaggi culturali. Il sindaco della scuola Francesco Pizzardi, affiancato dal suo assessore ha porto il suo saluto istituzionale con competenza e presenza di spirito. Al teatro Eschilo c’è un palco organizzato a mo’ di talk show, con tutte le regole che ne conseguono: dalla moderatrice Chiara Satorini, agli interlocutori sullo sfondo colorato tipico dei ragazzi.
Prima della discussione le alunne hanno tracciato il profilo personale di Colombo, nato a Briosco, in provincia di Milano oggi Monza Brianza, nel 1946. È entrato in magistratura nel 1974 e, dopo oltre un anno di tirocinio, ha svolto le funzioni di giudice dal 1975 al 1978 nella VII sezione penale del Tribunale di Milano. Dal 1978 al 1989 è stato Giudice Istruttore e, contemporaneamente, dal 1987 al 1989 è stato componente della commissione ministeriale per la riforma del codice di procedura penale che si occupava della disciplina dei processi in tema di criminalità organizzata. Dal 1987 al 1990 ha partecipato, come osservatore per conto della Società Internazionale di Difesa Sociale, alla commissione di esperti per la cooperazione internazionale nella ricerca e nella confisca dei profitti illeciti del Consiglio d’Europa. Ha fatto parte del gruppo multidisciplinare sulla corruzione presso il Consiglio d’Europa, contribuendo alla redazione del testo della Convenzione internazionale sulla corruzione sottoscritta a Strasburgo nel gennaio 1999. Dal 1989 al 1992 è stato consulente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul terrorismo in Italia, e successivamente è stato consulente per la Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla mafia.
Carta costituzionale alla mano gli alunni hanno posto domande precise al magistrato. Prima fra tutte: ” come si concilia l’ articolo in cui si legge che l’Italia ripudia la guerra con il ricorso agli armamenti per l’ Ucraina?” Il magistrato ha chiarito: ” vero è questo principio inviolabile ma è altrettanto vero che ad un azione corrisponde la difesa come avviene ogni giorno nella nostra vita”.
Il magistrato risponde adottando un linguaggio semplice e giovanile ma pregnante ed incisivo.
“Come si può irrobustire nei giovani il concetto di legalità?”
“La conoscenza rende liberi – ha risposto Colombo- le regole a volte no piacciono, ma approfondendo i temi si comprendono dinamiche a volte difficili da capire. A scuola si va per conquistare la libertà attraverso la conoscenza”.
Un altro chiarimento ha riguardato l’ art della Costituzione che garantisce la libertà della stampa. Colombo ha sottolineato che, di recente, questa libertà è diventata libertinaggio. Basti guardare taluni programmi televisivi e le aggressioni nei social. Allora è importante mantenere profili etici tali da garantire il rispetto delle regole della comunicazione.
Una nota particolare è arrivata dalla dirigente sul tema dell’ impegno nelle carceri. Il magistrato ha descritto le restrizioni negli istituti penitenziari, ponendo l’ accento sul fatto che la scelta di abortire la pena di morte da’ un esempio concreto contro la violenza.
Cinque concerti in giro per il centro storico. Tre punti di diffusione musicale, Sagra del Pane, Mandala sospesi fra cielo e terra. I visitatori confusi fra tanta bellezza confusione e allegria.
Gela si è risvegliata e per tre giorni ha vissuto serate intense e divertenti. Grazie all’organizzazione pensata dall’amministrazione comunale e accolta con entusiasmo dai gelesi e dai cittadini provenienti dai comuni dell’interland.
Tutti fuori da casa. A passeggiare, per incontrare gente e per vedere cosa ‘succede in città’.
Tre giorni di ‘fuoco amico’ per salutare l’estate che è già arrivata e si annuncia scoppiettante. Tre giorni che hanno anticipato la prima festa d’estate, attesa il due luglio. Perché l’estate di Gela è scandita da due Madonne, ma l’afflusso di gente dell’ultimo week-end è da paragonare a quello che si registra ogni anno in occasione della festa religiosa dedicata alla Madonna delle Grazie.
Evento di punta la Sagra del pane e i concerti di Alberto Ferro e Samuele Palumbo. Elegante e colto il primo come il giovane maestro Ferro sa fare e allego e coinvolgente il secondo. Il ragazzo prodigio è riuscito a far muovere la platea che seguiva i suoi ritmi a suon di musica.
A pochi passi da sagrato della chiesa Madre, il gruppo Retro Ska e di nuovo balli , e nel corso Vittorio Emanuele il gruppo jazz Pamuca Quartet e ancora nei vicoli luci e musica con i tre improbabili e ancora i Dj Paolo Di Stefano e Massimo Criscione, Giuseppe Pagano e Orazio Sax. E i gelesi tutti a ballare!
Un apoteosi di allegria che non guasta se si pensa ai problemi che ognuno deve affrontare.
Certo il’ panem et circenses’ non basta a far dimenticare ma aiuta…
A piccoli passi verso la riappropriazione del patrimonio storico-archeologico. Tempi brevi per l’inaugurazione del Museo a cielo aperto di via Di Bartolo.
Per domani è prevista l’ultimazione dei lavori con la consegna nelle mani della Soprintendenza che, a distanza di qualche giorno fisserà un sopralluogo per appurare che l’intervento sia stato realizzato secondo le regole del mondo scientifico.
Poi la parola passa alla politica: quella regionale visto l’intervento previsto da parte dell’assessore ai Beni culturali Scarpinato e quella locale. Saranno loro a fissare una data utile che, al momento non si conosce.Concluso anche lo scavo di Bosco Littorio.
Concluso al momento ma con un nuovo appuntamento che si prevede il prossimo anno, diretto dalla dott. Rosalba Panvini già Soprintendente e dalla prof.ssa Bianca Ferrara dell’Università Federico II di Napoli , docente in archeologia classica, un progetto congiunto fra le Università di Catania e Napoli.
La supervisione è stata a cura del Parco archeologico che ha rilasciato una concessione per lo scavo. La particolarità dello scavo di Bosco Littorio è che si tratta di un emporio greco, uno dei pochi in Sicilia, rispetto alle necropoli presenti in gran numero.
Il progetto diretto dalla docente Ferrara è stato esportato anche presso una Università estera”. Top secret sulle risultanze. Il Comune ha provveduto a ripulire i bagni greci in vista dell’estate con l’arrivo di qualche turista.
Sigonella – “Anche il M5S ha partecipato al presidio di Sigonella promosso dalla Rete siciliana contro la guerra e per il disarmo. Erano presenti in rappresentanza del Movimento il coordinatore siciliano Nuccio Di Paola, le deputate regionali Lidia Adorno e Jose Marano e il deputato alla Camera Luciano Cantone, oltre a vari consiglieri comunali e di circoscrizione, componenti del network giovani, attivisti e simpatizzanti.
“Non possiamo assistere inerti – dice Di Paola – alla preoccupante escalation delle azioni di guerra che rischia di seppellire definitivamente la strada della diplomazia per precipitarci in uno scenario a dir poco tragico, di cui la Sicilia, da dove partono droni e aerei diretti al fronte di guerra, potrebbe pagare un prezzo caro. E per questo il silenzio di Schifani, che a riguardo non ha detto nulla, è inaccettabile.
Se avessimo avuto un presidente libero, non succube ai diktat romani, sicuramente si sarebbe levata una voce autorevole a difesa dei diritti della Sicilia. Da piazze come questa e dall’aggregazione delle forze che hanno a cuore la Sicilia, deve partire la costruzione dell’alternativa a questo governo regionale incapace e dannoso che, come Re Mida al contrario, tramuta in cenere tutto quello che tocca”.