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La Giornata delle Radio Libere

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Il 6 aprile la regione Campania ha dato il via all’iter per approvare la legge regionale che istituisce la giornata delle radio libere, con un‘audizione a cui hanno partecipato i vertici REA (radiotelevisioni Europee associate), promotori dell’iniziativa.

Seduta interessantissima, presieduta dall’on. Carmela Fiola, in cui l’onorevole Tommaso Pellegrino ha illustrato i contenuti e le finalità della proposta che non sono solo rievocative ma culturali.

Una proposta formulata con la certezza che l’istituzione di una giornata celebrativa delle radio libere è una scelta che aiuta  la libertà come lo fu la sentenza della corte costituzionale

La proposta del consigliere Tommaso Pellegrino infatti vuol ricordare la data del 1976, in cui con sentenza Costituzionale del 28 luglio n 202 fu liberato l’etere e le radio libere e le tv poterono fiorire e dare voce alle comunità locali.

La seduta ha visto molte importanti interventi, sia di autorità che di giornalisti e rappresentanti della società civile, sia di consiglieri, e tra questi l’on Iovino che ha rimarcato il significato speciale dell’iniziativa pilota (la prima in italia).

Sono poi intervenuti per la REA il presidente Diomede che ha ricordato le origini delle antenne libere, unitamente al loro ruolo di informazione locale anche nei momenti di emergenza, e il dr. Tonino Luppino responsabile REA Campania, che tra l’altro è ideatore dell’iniziativa di intitolare varie vie, nei piccoli borghi, alle Radiolibere.

Il presidente Diomede ha sottolineato che  la REA, associazione che rappresenta le emittenti libere, da anni ha promosso questa iniziativa pilota, auspicando che sia estesa in tutte le regioni, oltre al   suo significato simbolico,  per un rilancio della liberta di stampa e di comunicazione e per contrastare i tentativi di far tacere le piccole emittenti.

La piattaforma culturale da cui l’iniziativa fa riferimento, per chi voglia approfondire, al seguente sito: https://www.romait.it/piccole-radio-tv-italiane-chiuse-per-favorire-la-voce-unica-dei-mercati.html.

La REA ha voluto,  in questa occasione,  lanciare un appello volto a far replicare in tutte le regioni la celebrazione, auspicando  che in tutta Italia si possa, già da quest’anno, celebrare il 28 luglio la cennata ricorrenza.

La specifica legge regionale campana è stata formulata con un testo di tre articoli, essenziale e chiaro, facile quindi da replicare ed approvare, con lo scopo di ricordare il prezioso contributo finalizzato ad ampliare l’informazione, come pure  il lavoro svolto dalle radio libere in tante occasioni, quali quelle riguardanti il terremoto, l’emergenza sangue e catastrofi naturali, compresa l’ultima esperienza riferita alle prime fasi della pandemia (ciò nonostante queste piccole radio sono oggi a rischio chiusura).

La REA naturalmente intende supportare culturalmente questa iniziativa pilota, anche con la raccolta di firme, http://www.reasat.eu/firma-la-petizione/.

In definitiva si è di fronte a una azione volta anche a favore dell’economia dei territori e i dei borghi, riguardo i quali potrà essere dato un contributo a favore delle  imprese locali e all’occupazione.

Ciò in quanto se la cultura locale si mobilita, aiuta i territori, i borghi, levreti di imprese, un  patrimonio che rischia di essere desertificato da investimenti mordi e fuggi, perchè legati ad interessi globali  che rispondono alla finanza ple non ai valori dell’uomo.

Infine per coloro che desiderano capire meglio il contesto culturale della difesa delle liberta e del ruolo delle radio e tv libere mi sia concessa una piccola autocitazione letteraria dell’ultimo libro Astrolia e il mistero delle tre cattedrali, in cui le radio e tv libere sono descritte emblematicamente come l’unica la voce della resistenza, contro i soprusi e l’autocrazia , una voce appunto di libertà.

Mai come in questo caso Il substrato culturale può essere importante e decisivo per capire le ragioni di fondo di questa battaglia, perché in questo momento sono a rischio non solo le piccole emittenti, ma in generale tutti i diritti dei piu deboli UNITI SI VINCE, divisi si perde ecco perche è una scelta di civiltà

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Il M5S partecipa al presidio di Sigonella promosso dalla Rete siciliana

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Sigonella – “Anche il M5S ha partecipato al presidio di Sigonella promosso dalla Rete siciliana contro la guerra e per il disarmo. Erano presenti in rappresentanza del Movimento il coordinatore siciliano Nuccio Di Paola, le deputate regionali Lidia Adorno e Jose Marano e il deputato alla Camera Luciano Cantone, oltre a vari consiglieri comunali e di circoscrizione, componenti del network giovani, attivisti e simpatizzanti.

“Non possiamo assistere inerti – dice Di Paola – alla preoccupante escalation delle azioni di guerra che rischia di seppellire definitivamente la strada della diplomazia per precipitarci in uno scenario a dir poco tragico, di cui la Sicilia, da dove partono droni e aerei diretti al fronte di guerra, potrebbe pagare un prezzo caro. E per questo il silenzio di Schifani, che a riguardo non ha detto nulla, è inaccettabile.

Se avessimo avuto un presidente libero, non succube ai diktat romani, sicuramente si sarebbe levata una voce autorevole a difesa dei diritti della Sicilia. Da piazze come questa e dall’aggregazione delle forze che hanno a cuore la Sicilia, deve partire la costruzione dell’alternativa a questo governo regionale incapace e dannoso che, come Re Mida al contrario, tramuta in cenere tutto quello che tocca”.

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Il ricordo di don Franco Cavallo: mostra fotografica e celebrazione nel 40º dell’ordinazione

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È in programma questa sera alle 19 la celebrazione eucaristica e commemorazione di don Franco Cavallo, nel 40º dell’ordinazione presbiterale. La messa sarà a San Sebastiano martire, dove don Franco è stato parroco e ha lasciato un grande ricordo.

Nei locali parrocchiali, inoltre, da venerdì scorso fino a domenica 6 luglio è possibile visitare dalle ore 17.30 alle 19 una mostra fotografica dedicata alla vita e all’opera dell’indimenticato sacerdote gelese. L’iniziativa, promossa dalla famiglia di don Franco, è stata subito accolta dal parroco di San Sebastiano don Daniele Centorbi.

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Gattini salvati, un’altra storia di amore e di sopravvivenza in città

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Sono stati collocati in una struttura di Caltanissetta, i due piccoli gattini salvati nel quartiere residenziale di Macchitella, a Gela.

I due mici, nati da qualche giorno, sono stati avvistati da una residente della zona, che aveva sentito contini disperati miagolii.

I due cuccioli si trovavano sotto un’auto in sosta. Assieme al condomino Giuseppe Petralito, Rosa Bevilacqua ha provveduto a sfamare i gattini con del latte e a chiamare il veterinario, che si è subito adoperato. I due gattini stanno bene. Abbiamo deciso di raccontarvi l’ennesima storia di amore e di sopravvivenza che mette in risalto il grande cuore dei gelesi.

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