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‘Mondo Giovani’ festeggia il suo fondatore Don Michele Emma

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Mondo giovani non dimentica il suo fondatore e, in occasione del 95° compleanno di don Michele Emma, festeggia insieme a lui durante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Ispica. La cerimonia organizzata insieme all’ Associazione “Mondo Giovani”  presieduta Tonino Solarino che da 30 segue i passi della prima cellula. Mondo giovani, fra la fine degli anni ’80 e negli anni 90 si è radicata anche a Gela con un gruppo numeroso che comprendeva anche elementi della nostra redazione ed editoria. Oggi professionisti e rappresentanti della dirigenza, padri di famiglia e personalità morigerate, Mondo giovani ed il suo fondatore Don Emma, ha seguito intere generazioni alla Parola di Dio ed ai valori cristiani, oggi in discussione da spinte definite ‘evoluzioniste’.

Don Emma è stato un pilastro educativo per tantissimi ragazzi; fondatore nel 1974 del movimento giovanile “Mondo Giovani”. Ha svolto il ruolo instancabile di animatore culturale per quasi un trentennio (1982-2010) a Rosolini , Ispica, Ragusa, Gela, ed tanti altri comuni organizzando conferenze, dibattiti, trasmissioni radiofoniche, settimane studio e feste per i giovani;  l’apporto nel campo della crescita umana e sociale della gioventù nella formazione psicopedagogica e per il contributo dato per la formazione di parte della classe dirigente di parte della Sicilia.

Sono davvero tantissimi i giovani che si sono formati “alla scuola” di Don Emma; gli stessi giovani che ne hanno apprezzato l’innovatività del linguaggio religioso e influenzato la società rosolinese con i suoi buoni principi.

Don Emma nel tempo è diventato un nome stimato per la competenza dimostrata, un “padre” per i cittadini, che ancora oggi intrattiene con loro grande familiarità per il tratto umano e la facilità dell’approccio tanto da essere considerato un punto di riferimento sicuro.

L’idea della cittadinanza onoraria è dell’ing Giannino Amore.  Don Emma ha svolto il ruolo instancabile di animatore culturale per quasi un trentennio (1982-2010) organizzando conferenze, dibattiti, trasmissioni radiofoniche, settimane studio e feste per i giovani; che è doveroso attestare solennemente il rapporto intercorrente tra le città ed il Salesiano Don Michele Emma e l’apporto profuso nel campo della crescita umana e sociale della gioventù con riferimento particolare alla formazione psicopedagogica e per il contributo dato per la formazione di parte della classe dirigente locale”.   

A Gela il gruppo si riuniva presso l’Istituto Suor Teresa Valsè ed era coordinato dalla prof.ssa Concetta Caruso e riuniva circa 40 giovani di differenti fasce di età, dai 13 ai 25 anni.  E come dimenticare i ‘Campo scuola’: una settimana di preghiera, studio e divertimento in terra di Piazza Armerina dove nascevano amicizie, amori, vocazioni e semplici formazioni cristiane. Il 7 agosto grande festa per onorare chi si è speso per Dio, senza chiedere nulla in cambio, solo cristiani nel mondo, che non è poco….

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Acqua inquinata a Caposoprano ma il Comune non lo rende noto

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La campagna elettorale fa passare tutto in secondo piano. Anche dare ai cittadini informazioni basilari per la loro salute.

Succede che dal 2 maggio è arrivata al Comune una nota partita dagli uffici del Servizio igiene pubblica dell’Asp 2 , 8n cui si informa il sindaco della presenza nel punto di campionamento “Gela 4”, cioè a Caposoprano della presenza di livelli superiori per “batteri coliformi ed escherichia coli”. Insomma acqua con inquinamento batteriologico di tipo fecale.

È stata firmata subito dopo un’ordinanza sindacale in cui si impone a tutti i residenti ti di Caposoprano di non usare l’acqua ai fini potabili fino a nuovo ordine.

Della cosa il Comune non ha inviato informazione ai cittadini e ciò non puo essere giustificato dal fatto che era sabato e il Comune era chiuso. L’ordinanza è stata pubblicata all’albo pretorio e rimasta lì finché non é stata ripresa da qualche organo d’informazione.

Per fortuna quasi tutti i cittadini gelesi per bere e per cucinare usano l’acqua minerale e l’ordinanza non diramata diventa innocua. O quasi.

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Il Museo Civico insignito di un riconoscimento dal Club dell’Unesco

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Il club per l’Unesco di Gela-Butera-Niscemi consegna una targa di merito al Museo Civico ed Etnoantropologico di Niscemi.
In occasione della cerimonia di inaugurazione della mostra dei manufatti in sughero realizzati dall’ artista di Gela Mario Turco, donati dalla sua famiglia al Museo Civico di Niscemi, il Presidente del Club per l’Unesco dott. Giuseppe Nicoletti ha consegnato al Direttore del Museo dott. Franco Mongelli ed all’Assessore alla Cultura del Comune Marianna Avila, una targa di merito per sottolineare l’importante ruolo del Muse Civico di Niscemi nell’opera di valorizzazione di reperti e Cimeli della tradizione contadina ed artigiana espressione della vita siciliana che, grazie alla musealizzazione ed al recupero della memoria storica costituiscono un patrimonio culturale per lo sviluppo economico e sociale della collettività in linea con i principi ispiratori dell’Unesco.


Il Presidente del Club per l’UNESCO Nicoletti ha espresso vivo apprezzamento per il livello scientifico-etnoantropologico del Museo che in pochi anni di vita è diventato un centro di storia e cultura siciliana che richiama tanti turisti. L’intuizione di Totò Ravalli, ideatore del Museo ed il lavoro instancabile di volontari della cultura come il Dottore Mongelli e quello di catalogazione ed esposizione dei reperti, curate da associazioni locali, hanno permesso agli oltre seimila preziosi reperti storici di trovare collocazione nel complesso di notevole pregio storico-architettonico, in passato sede del convento delle Suore della Sacra famiglia ed anche Ospedale cittadino. 
Le numerose e continue donazioni di oggetti e reperti storico-culturali alimentano le Sezioni della Civiltà contadina, degli Antichi Mestieri, dei Cimeli Militari, dell’Emigrazione, e l’Antica Casa dei Siciliani, facendo sì che il Museo Civico etnoantropologico di Niscemi sia oggi nel suo genere uno dei più grandi del Meridione d’Italia. Di pregevole interesse scientifico e la Sezione di Storia Naturale in cui sono esposti esemplari in via di estinzione o estinti di eccezionale valore scientifico come un rarissimo fossile di una specie di pesce palla del Miocene, ritrovato nel Monte Gibilscemi, località a pochi chilometri da Niscemi.
Nicoletti ha espresso parole di apprezzamento per la pregevole opera artigianale dell’artista gelese Mario Turco, costituita da copie in miniatura di manifattura finissima dei principali monumenti storici ed archeologici di Gela e Niscemi,  esemplari realizzati in sughero proveniente dalla Riserva della Sughereta, che grazie al Museo di Niscemi hanno trovato una sede dove potranno essere fruibili a scopo turistico e didattico ed essere tramandati alle future generazioni.


“Il Club per l’UNESCO – dice il presidente Nicoletti- nella sua azione di valorizzazione e promozione delle ricchezze culturali del nostro territorio, nello scorso mese di settembre ha presentato con gli altri tesori culturali del nostro territorio anche il Museo Civico Etnoantropologico di Niscemi al  World Tourism Event di Torino, facendolo conoscere ad una platea internazionale di partecipanti.
il territorio della Valle del fiume Gela, grazie alla sua ricchezza di beni culturali, ha le carte in regola per creare occasioni di sviluppo turistico e trarre benefici economici dalla vicinanza con Agrigento e la Valle dei templi, prossima Capitale Italiana della Cultura 2025.

Le  ricchezze culturali, archeologiche,  naturalistiche e paesaggistiche  per essere valorizzate  devono essere messe in rete per offrire un unico contesto turistico tra Niscemi, Butera e Gela con  le attrazioni di punta come il Museo Civico Etnoantropologico e la sezione di Storia naturale , il Centro storico Barocco di Niscemi, la Riserva Naturale della Sughereta, il Museo Archeologico Regionale e il Museo delle Navi greche, di imminente apertura a Gela, Le Mura greche Timoleontee, i Bagni greci, l’Acropoli, le Necropoli arcaiche diffuse per tutto il territorio della Valle, la Pietra calendario ed a Butera il Centro storico Medievale, il Geosito internazionale di Monte San Nicola, il Castello di Falconara.
Occorrono progetti di sviluppo del territorio per collegarlo al contesto turistico siciliano, creando sinergie tra la notevole offerta culturale della Valle del fiume Gela e la domanda turistica gestita dai tour operator.

Agrigento-Capitale italiana della Cultura 2025 non può e non deve lasciare indifferenti, è una occasione ed una possibilità di sviluppo anche per il nostro territorio”.


Parole di ringraziamento sono state rivolte dal Direttore del Museo Dott. Franco Mongelli e dall’Assessore alla Cultura del Comune Dott.ssa Marianna Avila ai soci del Club per l’UNESCO intervenuti, oltre al Presidente Nicoletti, Elio Ravalli, Giuseppe Morselli, Luigi Nastasi, Rosario Antonio Rizzo, Rita Salvo, Roberto Campisi, Ugo Lo Piano, Vincenzo Giglia.

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Corsi di laurea per i detenuti

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Palermo – Insieme per garantire e promuovere la formazione universitaria dei detenuti in Sicilia. È stato rinnovato l’accordo quadro per le realizzazione dei poli universitari penitenziari il triennio 2024-2027, istituiti negli atenei regionali già nel 2021.

A sottoscrivere l’intesa, il presidente della Regione, l’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale, il Garante regionale dei diritti dei detenuti, il Provveditore dell’Amministrazione penitenziaria in Sicilia, i rettori delle Università di Palermo, Catania, Messina.

Successivamente aderirà anche la Kore di Enna. Nel corso del primo triennio sono stati centinaia i detenuti che hanno potuto intraprendere un percorso di studi universitari: per l’anno accademico 2023-2024 risultano 118 gli iscritti ai corsi di laurea

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