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Cura delle demenze: al CEFPAS focus con specialisti e associazioni

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CALTANISSETTA – Attivare in Sicilia una rete integrata intorno alla persona con demenza che sappia ascoltare, includere e orientare le famiglie verso attività, servizi e istituzioni con l’obiettivo di offrire supporto, sostegno e assistenza. Riuniti oggi al CEFPAS di Caltanissetta, specialisti, rappresentanti dell’Istituto Superiore di Sanità, esponenti delle società scientifiche e delle associazioni dei familiari dei pazienti affetti da demenze neurocognitive, si sono confrontati sulla necessità di istituire un Tavolo Tecnico Regionale con lo scopo di redigere un PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) che rappresenterà una guida per realizzare una uniformità di comportamenti tra le strutture del SSR.

È uno dei temi discussi in occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer durante i lavori del convegno sul tema “Rete assistenziale per le demenze”,promosso dal CEFPAS in collaborazione con SINdem (Associazione autonoma aderente alla Società Italiana di Neurologia per le Demenze), l’Associazione Italiana di Psicogeriatria e l’Associazione Alzheimer Uniti Italia Onlus. L’evento è patrocinato dal Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata (Bi.N.D.) dell’Università di Palermo.

Ad aprire i lavori è stato Roberto Sanfilippo, Direttore generale del CEFPAS, che ha detto: “Il confronto di oggi sull’assistenza delle persone fragili testimonia il ruolo del CEFPAS quale interlocutore strategico del Servizio Sanitario Regionale tra i partner istituzionali, le società scientifiche e l’associazionismo. Condividiamo l’obiettivo di creare una maggiore consapevolezza sull’importanza che una rete integrata in Sicilia possa garantire un’elevata qualità dei servizi sanitari specialistici e socio-assistenziali, che diano risalto all’inclusività sociale e alla presa in carico multidisciplinare. È importante, inoltre, che i professionisti sanitari siano adeguatamente formati per conoscere e comprendere i bisogni dei pazienti e dei caregiver, avvalendosi delle nuove tecnologie come la telemedicina in grado di monitorare a distanza il percorso clinico di diagnosi e trattamento”. 

Tommaso Piccoli (Docente presso il Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata dell’Università di Palermo), responsabile scientifico del convegno, ha affermato: “I dati epidemiologici mostrano che con l’avanzare dell’età, si evidenzia una maggiore incidenza di patologie neurodegenerative. Tra queste patologie le demenze, e quella di Alzheimer in particolare, sono quelle diffuse maggiormente. Si tratta di condizioni morbose altamente complesse, non solo dal punto di vista clinico, ma anche sociale, considerato l’impatto sulla vita quotidiana sia del paziente che di chi se ne prende cura. Queste patologie necessitano, di modelli di presa in carico che uniscano l’appropriatezza clinica e farmacologica di trattamento ad azioni orientate a riattivare le relazioni sociali e promuovere il benessere dei caregiver”.

Dario Cannavò (Psichiatra presso l’Unità Operativa Semplice Dipartimentale Centro Alzheimer Psicogeriatria DSM dell’Asp Catania), anche lui responsabile scientifico dell’evento, ha spiegato: “Questo evento, nato dalla sinergia tra AIP e SINdem Sicilia, ha proposto un approfondimento sul tema demenze e illustrato i dati epidemiologici e la rete dei servizi regionali esistenti, analizzando criticamente lo stato di implementazione regionale del Piano Nazionale Demenze e la relazione tra comparto socio-sanitario e sociale e la rete delle demenze, con uno sguardo alle sfide future rispetto alla presa in carico di anziani affetti da queste patologie. Dal punto di vista dei trattamenti, ad oggi i farmaci che sembrano essere più promettenti per una cura efficace per la malattia di Alzheimer sono gli anticorpi monoclonali, che saranno verosimilmente dispensati dalle aziende sanitarie. In vista dell’arrivo delle nuove terapie, sarà utile una riorganizzazione della rete assistenziale dedicata alle demenze al fine di permettere l’accesso diffuso alle cure”.

Nel corso del convegno, inoltre, si è parlato delle criticità del Piano Nazionale Demenze: nonostante sia stato istituito nel 2014, ancora oggi presenta disomogeneità nell’organizzazione degli interventi. Secondo i relatori intervenuti al convegno, infatti, mancano un percorso di diagnosi precoce, servizi che accompagnino i pazienti durante l’intero percorso di malattia, un’adeguata educazione delle famiglie e una efficace comunicazione tra i vari servizi e operatori sanitari.

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Soddisfazione della ProCivis per le parole di encomio del presidente di Seus Sicilia ai volontari

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Grande soddisfazione è stata espressa da Luca Cattuti presidente della locale ProCivis per l’encomio pubblico rivolto dal Presidente Seus Sicilia ad associazioni e volontari impegnati a fronteggiare le tante emergenze dell’isola. Parole che gratificano chi oggi giorno è in prima linea per aiutare gli altri.

Riccardo Castro Presidente della SEUS Sicilia ha rivolto un sentito ringraziamento alle Associazioni di Volontariato, ai Consorzi, ai numerosi Volontari , Uomini e Donne straordinari che con encomiabile dedizione, competenza e spirito di servizio, assicurano un supporto alle nostre attività, dal servizio eccedenze agli interventi connessi a grandi eventi e scenari di maxiemergenza.

“In questi giorni particolarmente complessi, la vostra presenza è stata di supporto su molteplici fronti: dall’assistenza sanitaria prestata in occasione degli incendi che stanno interessando diversi territori della nostra isola — mettendo a dura prova l’intero sistema dei soccorsi, fino alla gestione sanitaria durante eventi e manifestazioni pubbliche di grande affluenza” – ha scritto Castro.

“Il vostro impegno quotidiano costituisce un esempio tangibile dei più alti valori di solidarietà e altruismo – a tutti voi, desideriamo esprimere la nostra più sincera e profonda gratitudine per il contributo che offrite con dedizione e senso di responsabilità.”

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Cavallo (FdI) interviene sulla Ztl attivata a Macchitella senza informare i cittadini

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La consigliera comunale di FdI Sara Cavallo, seguito delle numerose segnalazioni da parte dei cittadini del quartiere Macchitella – anche tramite il comitato di quartiere –esprime pubblicamente perplessità in merito alla riattivazione della ZTL serale e notturna nel cuore del quartiere, avvenuta senza alcuna preventiva comunicazione ai residenti o alle rappresentanze territoriali.

:Come sottolineato dal presidente del comitato Luca Faraci, questa decisione, calata dall’alto, ha colto di sorpresa non solo i cittadini, ma anche coloro che da mesi lavorano per instaurare un dialogo proficuo tra amministrazione e quartieri.”- dice.

“Se da un lato si apprezza l’intento di regolamentare il traffico nelle zone interessate dalla movida estiva, dall’altro non si può ignorare la totale assenza di interlocuzione tra l’assessorato competente e i rappresentanti del quartiere, che avrebbe potuto evitare disagi e malcontenti” – aggiunge la consigliera.

Sara Cavallo chiede che , qualora la ZTL a Macchitella fosse stata effettivamente attiva in questo fine settimana e siano state elevate sanzioni a carico degli automobilisti, si proceda all’annullamento delle stesse, considerata la mancanza di comunicazione ufficiale e preventiva.

Altra richiesta è che l’amministrazione comunale metta in atto una campagna informativa adeguata, al pari di quanto già fatto per la ZTL sul lungomare o su corso Vittorio Emanuele, utilizzando tutti i canali a disposizione (sito istituzionale, social, stampa locale, affissioni e segnaletica chiara e visibile).
Serve inoltre un tavolo di confronto stabile tra Comune e comitati di quartiere, affinché le decisioni che incidono direttamente sulla quotidianità dei residenti non vengano più adottate senza alcuna condivisione.

“Il rispetto dei cittadini passa anche – e soprattutto – dalla trasparenza e dal dialogo” – conclude

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“Un riconoscimento a tutti i volontari che ogni giorno si mettono a disposizione della comunità”

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Un riconoscimento che parla di collaborazione, rispetto e comunità. In occasione del Gala dello Sport e del Terzo Settore organizzato dal Comitato Provinciale ASI di Caltanissetta, la Croce Rossa Italiana-Comitato di Gela ha ricevuto una targa di riconoscimento per il lavoro di supporto svolto a favore delle associazioni sportive affiliate. Un gesto semplice, ma dal significato profondo, come ha sottolineato la presidente CRI, Anita Lo Piano.

«Il valore di questa targa non è dato dall’oggetto in sé, ma dal fatto che è unica, con una dedica scritta appositamente per noi. È il segno tangibile di un rapporto costruito nel tempo, fatto di collaborazione, amicizia e affetto reciproco», ha dichiarato.

Questo riconoscimento non è solo rivolto alla CRI di Gela, ma a tutti i volontari che ogni giorno si mettono a disposizione della comunità, costruendo ponti tra realtà diverse ma unite dallo stesso spirito di servizio. «Ringraziamo l’ASI per aver voluto condividere con noi questo momento speciale. Continueremo, insieme, a promuovere i valori dello sport, della solidarietà e dell’inclusione», ha concluso la presidente.

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