Il candidato del centrodestra Renato Schifani è il nuovo Presidente della Regione Siciliana.
“Tutti i partiti che mi hanno sostenuto avranno pari dignità” ha detto nella sua prima conferenza stampa il numero uno siciliano.
Era ormai chiara la vittoria dell’ex Presidente del Senato già quando erano uscite le prime proiezioni con una copertura del 6% quando Schifani era al 37,8%, seguito dal leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca al 25,8% e gli altri dietro. Alla fine Schifani vince con quasi il 40% dei voti. Infatti quando sono state scrutinate 192 delle 5.295 sezioni elettorali siciliane, Schifani è in testa con il 38,6% ed è seguito da Cateno De Luca, di Sud chiama Nord, (29,8%). Terza Caterina Chinnici, candidata di pd e Centopassi, con il 16,6%. Quarta piazza per il Cinquestelle Nuccio Di Paola (12,7%). Chiudono Gaetano Armao ed Eliana Esposito.
Nonostante tante peripezie la Lega gelese sarà presente con il suo simbolo alle elezioni Amministrative. La compilazione della lista è alle battute finali.
La conferma viene da Ennio Di Pietro che sta guidando questa fase del partito che ha visto l’uscita di Giuseppe Spata capogruppo consiliare e candidato a sindaco del centrodestra diviso nel 2019, le dimissioni del coordinatore provinciale Loreto Ognibene e quelle dell’on Luca Sammartino per le note vicende giudiziarie.
Ennio Di Pietro sarà candidato al consiglio comunale così come il consigliere uscente Emanuele Alabiso, l’avv.Patrizia Comandatore e altri.
Dopo le Amministrative si riorganizzare la Lega gelese e non solo e su questo è chiaro che peserà l’esito del voto.
Di settimana, pomeriggi e sera, i candidati a sindaco è facile trovarli nelle sedi dei comitati elettorali che sono tutte, tranne una, concentrate in poche centinaia di metri in centro storico cioè in corso Vittorio Emanuele. La sede di Totò Scerra non è open. Ha anche l’ufficio per gli incontri privati. Grazia Cosentino nella sede per il ricevimento del pubblico ma anche in giro per la città porta sempre il suo cagnolino che assiste agli incontri. Terenziano Di Stefano è quello che in questi giorni ha fatto più incontri all’esterno. Miguel Donegani manda avanti la scuola di formazione politica. Candidati a lezione fino a giugno. Filippo Franzone tiene incontri tematici nella sede una volta la settimana.
Il martedì mattina candidati e codazzo vanno al mercato settimanale all’assalto delle massaie. Il sabato sera girano tra pizzerie e ristoranti e la domenica vanno al Lungomare nei lidi dove i giovani amano prendere l’aperitivo serale. Stasera c’è stato l’assalto ad un noto lido a caccia di giovanissimi. Riti che si ripeteranno per settimane. Le “settimane sante” del candidato. A questo giova la campagna elettorale: a resuscitare il morto ( il centro storico), a portare gli adulti nei luoghi dei giovanissimi il fine settimana e nei quartieri periferici negli altri giorni. Finalmente sorrisi, strette di mano e una grande recita dell’amicizia, della gentilezza e del rispetto verso l’altro che durerà un mese circa. Una tregua tutta da godere.
Il suo comitato elettorale non è in una sede dell’ultima ora, allestita per le elezioni e pronta a sparire l’indomani. Coincide piuttosto con la sede del laboratorio politico PeR dove, per un anno e mezzo, si sono svolti i corsi di preparazione politica. E non è improvvisato o creato con il “copia/incolla” il programma elettorale che nasce invece da un lavoro svolto da un anno e mezzo attraverso incontri e corsi di formazione politica condotti da chi oggi si candida a diventare classe dirigente della città.
L’ex deputato Pd Miguel Donegani, candidato a sindaco con due liste civiche nate dal laboratorio “Progressisti e rinnovatori”, ha presentato oggi la bozza del suo programma elettorale puntualizzando più volte la diversità metodologica con cui il suo gruppo sta partecipando alle Amministrative. Ci sono in quel gruppo gli uomini di esperienza ma anche i giovani e i nuovi della politica. Insieme hanno allestito non “ un libro dei sogni ma una proposta pragmatica” programma che faccia veramente migliorare la città”, ha detto. Priorità programmatiche: porto, Lungomare, industria ecocompatibile, turismo con l’albergo diffuso tra i progetti da privilegiare, confronto continuo con la città attraverso consulte in vari settori. Parlando di porto e sanità non sono mancate le frecciate sottile verso gli on. Falcone e Mancuso. E verso il servizio dei rifiuti e la Impianti. <Servizio migliorato – ha detto Donegani – ma solo perché quello precedente era gravemente carente.Oggi siamo all’ordinario e non c’è nulla di eccezionale. Serve un Comune che sia interlocutore forte verso la Impianti>. Frecciate quindi all’ing. Cosentino ma pure al sindaco uscente Lucio Greco per i rapporti con Caltaqua.
“Non siamo come chi prometteva in campagna elettorale che doveva cacciare Caltaqua e poi i risultati si sono visti”, ha detto.
Il candidato a sindaco proporrà agli elettori una squadra di assessori non imposta dai partiti ma scelta per competenza nelle singole deleghe. < Una squadra che sa dove mettere le mani perché il programma da realizzare è frutto suo>- ha aggiunto.