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Flash news

Il sindaco agli alleati in guerra:”zero a zero” e si va avanti

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Il sindaco Lucio Greco prende una decisione per superare l”impasse in consiglio del regolamento sul tasporto disabili e metter fine alla guerra tra Civici e Forza Italia.Ma basterá?

“Di fronte a problemi di grande delicatezza- dice il sindaco’ che coinvolgono soggetti fragili, sarebbe opportuno che tutte le parti interessate agissero con prudenza e nel rispetto delle altrui ragioni. Arroccarsi nelle proprie convinzioni, e manifestare azioni bellicose, non aiuta certamente a risolvere problemi che, sono sicuro, stanno a cuore a tutti, indipendentemente dalla propria collocazione politica. Per questo, consapevole che la vera finalità è quella di arrivare all’approvazione del regolamento del trasporto dei disabili, ho deciso, insieme al presidente del consiglio comunale Totò Sammito, di attivarmi per superare lo scoglio procedurale del mancato coinvolgimento della Commissione H istituita dall’ASP e poter così entrare, già nella prossima seduta del 24 ottobre, nel merito della discussione”

“Viste le polemiche accese che hanno caratterizzato questa prima fase del dibattito- continua- trovo che non ci siano vincitori né vinti. La mia amministrazione, sin dal suo insediamento, ha privilegiato la linea del dialogo, del confronto e della concertazione con tutte le parti sociali, e ritengo che, a maggior ragione, quando si parla del regolamento del trasporto dei disabili, sia necessario raggiungere un punto d’incontro:

“Ecco perché’ – spiega- tenuto conto che il distretto socio-sanitario di cui Gela è capofila ha stabilito, insieme ad ASP, che quando si parla di problematiche dei soggetti affetti da disabilità ricadenti nell’ambito territoriale di tale distretto, occorra coinvolgere la commissione H, al fine di evitare altre discussioni che sicuramente non fanno il bene del mondo della disabilità, intendo fare in modo che si arrivi alla prossima seduta del civico consesso con tutte le carte in regola per esitare questo importante strumento, a cui l’assessore Nadia Gnoffo, assieme alla dirigente del settore, hanno lavorato con serietà, impegno e competenza.Domani, pertanto, invierò all’ASP una nota relativa al regolamento e le chiederò di sottoporla all’attenzione della commissione H e di farci conoscere eventuali osservazioni e contributi prima del 24 ottobre. Trovo che il regolamento possa essere discusso, approfondito ed eventualmente migliorato, come da prassi consolidata”

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Cronaca

I tentacoli della mafia nissena nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Toti

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Promette ulteriori e devastanti sviluppi l’operazione della Guardia di finanza di Genova che ha portato all’arresto (domiciliari) il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, accusato di corruzione nell’ambito di una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia genovese. Domiciliari anche per il braccio destro di Toti, Matteo Cozzani, capo di gabinetto. Per quest’ultimo, l’accusa è di corruzione elettorale, aggravata dall’avere agevolato l’attività di Cosa Nostra.

Nella fattispecie, secondo gli investigatori, Cozzani avrebbe agevolato il clan Cammarata del mandamento di Riesi con proiezione nella città ligure. Nelle carte dell’inchiesta , si fa riferimento alla promessa di posti di lavoro e appartamenti di edilizia residenziale migliori in cambio dei voti degli elettori appartenenti alla comunità riesina presente a Genova. Sarebbero almeno 400 le preferenze verso la lista Cambiamo con Toti Presidente.

Non è la prima volta che la mafia nissena allunga i propri tentacoli verso la Liguria ed in particolare sul capoluogo di Regione. Le cronache, negli anni, raccontano della presenza anche di esponenti della famiglia mafiosa degli Emmannuello.

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Flash news

Scruscio tour punta sul dissalatore dismesso

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La visita al comitato elettorale, l’incontro con Terenziano Di Stefano che raggruppa a Gela sotto la sua sindacatura le forze che sono a Palermo l’opposizione a Schifani, il blitz al dissalatore dismesso e un incontro con l’ex guardafuochi Salvatore Comandatore che non è stato ancora reintegrato al lavoro nonostante la sentenza del Tribunale a lui favorevole: sono state le tappe gelesi di Scruscio tour, la campagna elettorale dell’on Ismaele La Vardera deputato di Sud chiama Nord accompagnato da Di Stefano e Marco Maniglia.

Per fare “scruscio” La Vardera ha scelto la storia del dissalatore di proprietà della Regione e gestiti da Eni dismessi dal 2012 e per il quale la Regione finirà di pagare tra un anno un debito di 108 mila euro l’anno per 10 anni ad una società assicurativa controllata dal Ministero dell’Economia a cui Eni ha ceduto il credito.

Una vicenda che a Gela è ben nota.La transazione tra Eni e Regione risale al tempi del governo Crocetta e del protocollo del 2014 sulla riconversione della Raffineria. Le somme sono quelle spese neo decenni per manutenzioni e gestioni del dissalatore in sostituzione della Regione proprietaria dell’impianto.

Lo scandalo è nel non aver fatto il possibile per mantenere almeno i moduli più nuovi e di investire per crearne altri accanto chiedendo magari ad Eni.

Dismettere è stata la cosa più facile senza mal di pancia della politica e dei sindacati. Oggi c’è la siccità e il caso viene a galla, altrimenti sarebbe morto e sepolto.

Il deputato annuncia denuncia alla Corte dei Conti

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Attualità

Da oggi corso Aldisio e Vittorio Emanuele diventano strade urbane ciclabili

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Anche Gela ha deciso di fare una scelta tecnica importante, che porterà ad una maggiore tutela dei diritti dei ciclisti urbani e di chi sulla strada è vulnerabile, una scelta che apre ad una nuova cultura della mobilità.

Dopo tanto lavoro portato avanti con Fiab Gela ed i tecnici comunali finalmente il Corso Salvatore Aldisio ed il Corso Vittorio Emanuele sono state trasformate in strade urbane ciclabili. Mentre il Corso Vittorio Emanuele avrà anche il doppio Senso Ciclabile.

Lo rende noto il presidente Fiab Simone Morgana.

“Parliamo di una nuova visione della mobilità, che sfrutta le norme del codice della strada per favorire una migliore e più sicura circolazione delle biciclette. Una strada urbana ciclabile è una strada dove non c’è una pista, ma biciclette e automobili hanno gli stessi diritti, anzi, le bici hanno maggiore tutela. Viene imposto il limite di 20 km/h alle auto e le bici hanno la precedenza, senza avere l’obbligo di tenere la destra” – dice Morgana.

“Un obiettivo importante che spinge verso una cultura in cui i mezzi più sostenibili vengono tutelati. Il doppio senso ciclabile, invece, consentirà, esclusivamente alla bici, di percorrere il corso Vittorio Emanuele in direzione Est (Raffineria) fino a via Marconi. Altra conquista importante, perché permetterà a chi usa la bici per spostarsi quotidianamente di seguire un percorso lineare e pianeggiante, molto più agevole. Iniziare a cambiare le cose, nel rispetto di tutti coloro i quali si muovono in strada, è fondamentale. Siamo davvero soddisfatti di questo piccolo passo, consapevoli che la strada da percorrere è ancora lunga”- conclude.

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