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Assessori contro: Liardi e Gnoffo si attaccano e il sindaco tace

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La maggioranza del sindaco Greco è implosa. Una fiumana di attacchi pubblici che non si ferma più.

Assessori contro consiglieri , consiglieri contro assessori e assessori contro assessori: il fuoco amico nelle fila del sindaco Greco non risparmia nessuno.

L’ultimo atto è uno scontro a distanza tra l’assessore Mpa Ivan Liardi e l’assessore forzista Nadia Gnoffo.

Il primo nel commentare la seduta consiliare di ieri ha dichiarato di non comprendere gli attacchi personali della Gnoffo alla consigliera Mpa Valeria Caci e li ha ritenuti frutto di astio.

L’assessore Gnoffo ha commentato pochi minuti dopo le dichiarazioni del collega con un post a tratti ironico nel suo profilo Fb.

“Devo complimentarmi sinceramente col collega Liardi- scrive – per lo straordinario esercizio di “doppiopesismo” che è riuscito a mettere in campo con queste dichiarazioni. Evidentemente al collega Liardi le settimane di “Fuoco Amico” civico sulla mia persona devono proprio essere sfuggite.Me ne farò una ragione certamente, ma ci tengo a ricordargli che evidenziare un possibile conflitto di interessi di una figura istituzionale non può in alcun modo essere considerato un “attacco personale”, le offese alla persona (del genere che ho subito io ad esempio) invece lo sono”.

Una situazione pesante. L’unico che sembra non capire che così non si può andare avanti è il sindaco Lucio Greco che continua a far finta di nulla. Ma è lui l’unica persona che , prendendo decisioni forti e coraggiose, può liberare la città da questo stillicidio.

La maggioranza è implosa.I suoi assessori litigano pure sui social e il sindaco che fa? Non vede e non sente.

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FI chiede 2 assessorati per Gnoffo e Cirignotta e la presidenza del consiglio per Biundo

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Nadia Gnoffo nella squadra di Grazia Cosentino. Così è stato deciso nella riunione interna conclusasi poco fa nello studio del coordinatore cittadino Enzo Pepe.

Ma Forza Italia è il primo partito di Gela e del centrodestra e reclama un secondo assessorato; in questo caso il designato è Enzo Cirignotta.

Chi entra in Giunta si dimette dal consiglio e fa scorrere la lista.

Per il consigliere più votato Antonino Biundo, Forza Italia chiede la presidenza del consiglio.

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Licata(Dc):”Franzone così ha perso la sua credibilità”

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L’intesa politica appena nata tra Franzone e Di Stefano che porterà il primo nella squadra del candidato sindaco, trova forti critiche e accuse di incoerenza nel centrodestra. A prendere la parola è stato il coordinatore cittadino della Dc Giuseppe Licata che ripropone qualche intervista di Franzone in campagna elettorale.

“Alla fine, l’uomo che dichiarava di essere contro il sistema dei partiti e affermava di avere abbandonato il centrosinistra perché ci sono i i soliti nomi , i soliti gruppi , le solite logiche spartitorie , il solito modus operandi – dice Licata- di fronte all’ offerta di un assessorato , si è rimangiato tutto. In questo modo ha compromesso la sua credibilità ed ha perso l’occasione di apparire un uomo libero da condizionamenti”

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Franzone dice sì:sarà, assessore nella squadra di Di Stefano

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Il Gruppo Franzone Sindaco ha accettato di incontrare i candidati che si confronteranno al ballottaggio.

Ad entrambi ha illustrato i tre punti politico-programmatici irrinunciabili per il Gruppo come condizione per il sostegno al ballottaggio, richiedendo le opportune garanzie di realizzazione di quegli obiettivi.
I punti sono: il rispetto dell’esito referendario per l’adesione alla città metropolitana di Catania, la dotazione di servizi sanitari-ospedalieri già prevista dai D.A. della Regione Siciliana, l’acqua alla città e alle campagne (dighe).


Il punto che si è rilevato più dolente è la questione riguardante il passaggio alla città Metropolitana di Catania che ha visto i cittadini gelesi votare in massa il referendum confermativo allora indetto e rimasto tutt’ora insoddisfatto.

Su questo tema le risposte sono state differenti.Il Candidato Sindaco Grazia Cosentino, pur aderendo a due dei tre punti proposti ha mostrato incertezze e distinguo importanti sulla questione riguardante l’adesione alla Città Metropolitana di Catania e offerto insufficienti garanzie per la sua immediata attuazione inserita in una tempistica di cui ad un suo cronoprogramma non meglio precisato.

Garantiva un assessorato con le deleghe relative ai punti posti dal Gruppo, purché non si menzionasse il trasferimento alla Città metropolitana di Catania, ma un generico rispetto della volontà popolare espressa.


Il Candidato Sindaco Terenziano Di Stefano ha condiviso in toto i tre punti, impegnandosi a delegare subito e direttamente Filippo Franzone all’attuazione concreta dei punti programmatici posti a base dell’accordo.

Nello specifico ha garantito uno sforzo congiunto personale del candidato Sindaco e di tutta la coalizione per la sua immediata attuazione.
Ha garantito altresì, pur in assenza di Consiglieri, la delega a Filippo Franzone allo Sviluppo Economico per l’intera durata della sindacatura.

Una dichiarazione pubblica congiunta di condivisione della coalizione Di Stefano ha consolidato tale impegno.
Le risultanze degli incontri sono state illustrate al Gruppo che dopo ampio e franco dibattito ha concluso di sostenere la posizione di maggior apertura e garanzia offerte del candidato Terenziano Di Stefano.

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