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Politica

Randagismo: fiscalita’ amica dei proprietari

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Roma – La deputata Brambilla eletta nel collegio di Gela, avanza una proposta di legge per rendere effettiva l’applicazione della legge 281/1991 sugli animali d’affezione, così da responsabilizzare proprietari, Asl, Comuni e Regioni; includere nella famiglia anagrafica anche gli animali e uniformare le regole sull’accesso nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; agire sulla leva fiscale per ridurre i costi della convivenza con gli animali: sono alcune delle azioni per il contrasto al randagismo proposte dall’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente, durante il convegno “Il cane. Per una cultura del possesso consapevole” che si tiene oggi a Roma, in Campidoglio, promosso dalla presidenza dell’Assemblea capitolina .

L’on. Brambilla ritiene che “a più di trent’anni di distanza dall’approvazione” la legge 281 “non abbia certo bisogno di essere rivoluzionata, semmai diligentemente applicata”. I problemi derivano dal mancato adempimento dei compiti che la norma assegna ai principali attori istituzionali. Per quanto riguarda la consapevolezza dei proprietari, piuttosto che il “patentino” sul quale puntano le recenti leggi francese e spagnola, sarebbe “più utile  condurre in porto una proposta che sostengo da tempo e che aveva iniziato il suo iter nella precedente legislatura”: includere nella famiglia anagrafica gli animali iscritti nelle anagrafi territoriali degli animali d’affezione. “Non sarebbe – spiega – una semplice presa d’atto della realtà , ma la più efficace e positiva spinta verso una maggiore responsabilizzazione. Collegato a questo c’è il tema della fiscalità. “Ad alimenti e cure veterinarie – ricorda l’on. Brambilla – si applica l’aliquota massima dell’IVA, la tassa più ingiusta di tutte perché colpisce indiscriminatamente poveri e ricchi. La detrazione sulle cure, nonostante gli aumenti che siamo riusciti ad ottenere negli anni scorsi, resta relativamente bassa. Altro che manifestazione di ricchezza, gli animali d’affezione sono parte della famiglia e in certi casi l’estrema barriera contro la solitudine, l’abbandono, la depressione. Bisogna cambiare anche la politica fiscale, se si vuole accrescere qualità di vita e livello della salute pubblica e, diciamolo francamente, se si vuole contrastare davvero la piaga del randagismo e le sue ricadute sui bilanci pubblici”. Un capitolo a parte è quello relativo alle sanzioni penali per l’animalicidio e il maltrattamento: la proposta Brambilla, presto all’esame della commissione Giustizia, prevede “l’inasprimento delle pene detentive, che nei casi più gravi dovrebbero arrivare ad un massimo edittale di 5-6 anni, e soprattutto delle pene pecuniarie, il cui potenziale deterrente deve dispiegarsi appieno: chi pensa di commettere abusi sugli animali – sottolinea – ci penserà due volte se sa di rischiare il carcere e di dover pagare  decine di migliaia di euro”.
Sugli aspetti più strettamente tecnici della riforma dei codici si è soffermata l’avv. Maria Silvia D’Alessandro, legale della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, osservando che le più recenti riforme nel panorama europeo hanno adottato, nell’affrontare il delicato tema della soggettività animale, una definizione operativa che consente una certa flessibilità: “Gli animali sono esseri viventi dotati di sensibilità e che il regime giuridico dei beni e delle cose sarà loro applicabile solo nella misura in cui sia compatibile con la loro natura o con le disposizioni destinate alla loro protezione”. Peccato che il problema del randagismo resta a Gela…

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Presidenza Ati idrico:centrodestra convergere su Faraci?

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Cambio al vertice dell’Ati idrico e manovre in corso per la nomina del successore del sindaco di Niscemi Massimiliano Conti.

Tra i papabili il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano le cui chances aumentano se il centrodestra si spacca. Ma trapelano voci di incontri già avvenuti per l’unità della coalizione in questa scelta.

Circola un nome su cui la coalizione sembrerebbe poter convergere.È quello del sindaco di Mazzarino Mimmo Faraci civico come Di Stefano ma di area centrodestra.Pare che il principale sponsor di Faraci sia FdI. Ci sono lavori in corso.Tra un paio di giorni il verdetto.

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Dopo il museo di via Di Bartolo, il museo del mare: “Stiamo rispettando il cronoprogramma”

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Per l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, non ci sono dubbi: dopo il museo all’aperto di via Di Bartolo, Gela vedrà presto anche l’inaugurazione del museo del mare. Intervenuto questa mattina per lo start ufficiale al sito del quartiere Borgo, la necropoli dei bambini di età arcaica risalente ai primi coloni rodio-cretesi, l’esponente del governo regionale ha fatto chiarezza in merito all’attesissima apertura del museo dei relitti di Bosco littorio.

«Stiamo lavorando con serietà rispettando il cronoprogramma, presto apriremo e consegneremo alla città una perla, un luogo unico che sarà un’attrattiva per tutti i turisti che verranno in Sicilia», ha detto Scarpinato. La Soprintendente ai beni culturali e ambientali Caltanissetta, Daniela Vullo, ha confermato l’avanzamento dei lavori di musealizzazione che si concluderanno da programma entro l’autunno.

Nella stessa stagione, il condizionale è d’obbligo in questo caso, sarebbe prevista anche la riapertura del museo archeologico dopo i lavori di ristrutturazione. Il Parco archeologico di Gela, guidato dal direttore Donatella Giunta, potrebbe presto ritrovare tasselli importantissimi del proprio patrimonio storico-culturale: i cittadini se lo augurano, da tempo immemore.

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Commissione sanità all’Ars rinvia parere alla prossima seduta

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L’on Totò Scuvera ha scelto di essere presente ai lavori della commissione sanità all’Ars piuttosto che in città con l’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Scarpinato esponente del suo partito taglio del nastro del museo all’aperto di via di Bartolo.

La commissione ha proseguito i lavori della scorsa settimana sul piano sanitario regionale senza arrivare ad una decisione. Ci sarebbe una terza bozza del piano approntata dall’assessore Faraoni. Ci sarà una nuova seduta la prossima settimana.

“Gela perde 4 posti letto – dice Scuvera- ma il problema non è il taglio di qualche posto ma il poter attivare quelli che ci sono e rendere la sanità di qualità.Questa è la vera sfida”.

Il parere della commissione è obbligatorio ma non vincolante ma il governo Schifani punta ad un parere favorevole per rendere più agevole l’approvazione del piano all’Ars.

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