Fratelli d’Italia cresce, vuole essere leader nella coalizione ma prima deve risolvere i suoi problemi interni.
Oggi c’è stata una riunione alla presenza del deputato Giuseppe Catania e dal dibattito interno è scaturita la richiesta dell’azzeramento del direttivo del partito gelese guidato da Totò Scuvera.
Serve girare pagina, procedere ad una nuova organizzazione che tenga conto delle varie anime di FdI, dei tanti gruppi che hanno aderito durante l’ultima tornata elettorale e della fusione con Diventerà bellissima. Insomma, il coordinatore cittadino Totò Scuvera, verso cui sono state avanzate anche delle critiche, dovrebbe presto cedere il passo ad una nuova guida del partito.
Ma non si poteva non affrontare la questione incresciosa della coesistenza di due capigruppo cioè Totò Scerra e Vincenzo Casciana. Una staffetta a fine mese vedrà Casciana prendere il posto di Scerra.
Così si è deciso. Pare che Scerra, ufficialmente capogruppo agli atti della presidenza del consiglio, abbia dato disponibilità a fare un passo indietro nell’interesse dell’unità del partito.
Ma è stato chiesto anche che il partito a tutti i livelli intervenga per cancellare l’imbarazzante situazione della permanenza tra le sue fila del consigliere Giuseppe Caruso che è stato presente in aula solo il giorno in cui ha giurato e non ha apposto la sua firma alla mozione di sfiducia impedendo così che venisse discussa in aula.
I meloniani sospettano che dietro ci sia lo zampino del sindaco la cui maggioranza non ha mai posto in aula il caso di un consigliere sempre assente che potrebbe invece decadere dopo 3 assenze consecutive. Perché ciò non avvenga deve inviare le giustificazioni alla presidenza del consiglio. Lo ha fatto? I componenti del partito non lo sanno ma vogliono che il caso si risolva. Un partito che vuole essere leader non può avere situazioni anomale e poco chiare agli elettori.