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FdI:chiesto l’azzeramento del direttivo gelese. Risolto il caso dei 2 capigruppo

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Fratelli d’Italia cresce, vuole essere leader nella coalizione ma prima deve risolvere i suoi problemi interni.

Oggi c’è stata una riunione alla presenza del deputato Giuseppe Catania e dal dibattito interno è scaturita la richiesta dell’azzeramento del direttivo del partito gelese guidato da Totò Scuvera.

Serve girare pagina, procedere ad una nuova organizzazione che tenga conto delle varie anime di FdI, dei tanti gruppi che hanno aderito durante l’ultima tornata elettorale e della fusione con Diventerà bellissima. Insomma, il coordinatore cittadino Totò Scuvera, verso cui sono state avanzate anche delle critiche, dovrebbe presto cedere il passo ad una nuova guida del partito.

Ma non si poteva non affrontare la questione incresciosa  della coesistenza di due capigruppo cioè Totò Scerra e Vincenzo Casciana. Una staffetta a fine mese vedrà Casciana prendere il posto di Scerra.

Così si è deciso. Pare che Scerra, ufficialmente capogruppo agli atti della presidenza del consiglio, abbia dato disponibilità a fare un passo indietro nell’interesse dell’unità del partito.

Ma è stato chiesto anche che il partito a tutti i livelli intervenga per  cancellare l’imbarazzante situazione della permanenza tra le sue fila del consigliere Giuseppe Caruso che è stato presente in aula solo il giorno in cui ha giurato e non ha apposto la sua firma alla mozione di sfiducia impedendo  così che venisse discussa in aula.

I meloniani sospettano che dietro ci sia lo zampino del sindaco la cui maggioranza non ha mai posto in aula il caso di un consigliere sempre assente che potrebbe invece decadere dopo 3 assenze consecutive. Perché ciò non avvenga deve inviare le giustificazioni alla presidenza del consiglio. Lo ha fatto?  I componenti del partito non lo sanno ma vogliono che il caso si risolva. Un partito che vuole essere leader non può avere situazioni anomale e poco chiare agli elettori.

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Attualità

Medico gelese docente al master di secondo livello sulla terapia del dolore dell’ateneo catanese

Medico gelese docente al master sulla terapia del dolore

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Si è concluso all’Università di Catania il master di secondo livello sulla terapia del dolore e le cure palliative.

Tra i docenti del corso anche il Direttore dell’Hospice del Vittorio Emanuele di Gela dott.Giampaolo Alario che ha insegnato ai 16 colleghi allievi la disciplina “Fisiopatologia del dolore”.

Il dott. Alario è stato relatore di due tesi di corsisti che si sono specializzati con il massimo dei voti e la lode.

 Pioniere in città  della terapia del dolore, Alario fa parte del tavolo tecnico regionale che si occupa di questa branca della medicina.

«Il master per il prossimo anno – dice il dott. Alario – uscirà fuori dai confini regionali perchè ha iscritti anche dal Nord Italia e questo ci fa piacere perchè dimostra la buona qualità del percorso proposto ai colleghi». Attualmente il dott. Alario si sta occupando di approfondire  un percorso sul dolore oro- facciale. Nel tempo politica con la guida del movimento ” Rinnova” da lui fondato.

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Cronaca

Gela, individuato piromane di via Goya

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Individuato dalla Polizia di Gela, l’autore dell’incendio dello scorso 28 febbraio in via Goya, in cui furono danneggiate cinque auto (tre in uso ad uno stesso nucleo familiare e altri due veicoli parcheggiati nelle vicinanze).

Al termine delle indagini, la sezione investigativa del Commissariato ha trasmesso alla Procura della Repubblica molteplici risultanze investigative, che hanno disvelato il sicuro coinvolgimento di un pregiudicato di 45 anni, quale autore materiale dell’atto intimidatorio. L’uomo è stato denunciato.

L’attività d’indagine, snodatasi attraverso molteplici fonti di prova – caratterizzate da elementi acquisiti nel corso di attività di natura tecnica, rilievi di polizia scientifica ed analisi di alcuni sistemi di videosorveglianza – hanno consentito agli investigatori di ricostruire quanto accaduto in via Goya, evento caratterizzato da un’intrinseca pericolosità per l’incolumità pubblica in considerazione della significativa consistenza dell’evento incendiario. Sconosciuto il movente.

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Attualità

Sottoscritto protocollo legalità sulla Zes della Sicilia Occidentale di cui fa parte anche Gela

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Trasparenza, verifica, monitoraggio e controllo nel settore dei pubblici appalti nell’ambito dell’attuazione delle opere Pnrr della Zes Sicilia occidentale: è l’oggetto del protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale che oggi il commissario straordinario del Governo, Carlo Amenta. ha siglato con le quattro Prefetture della Sicilia occidentale. 

Un atto di governance – sottoscritto dai Prefetti, Maria Teresa Cucinotta (Palermo), Filippina Cocuzza (Trapani), Maria Rita Cocciufa (Agrigento) e Chiara Armenia ( Caltanissetta) finalizzato ad assicurare la legalità e la trasparenza nell’economia. 

«La letteratura economica – ha commentato il commissario Amenta al termine dell’incontro tenutosi presso la Prefettura di Palermo – è concorde nell’affermare che illegalità e malaffare sono freni per lo sviluppo di un territorio. Oggi per me è un giorno fondamentale perché grazie all’impegno e alla collaborazione dei prefetti delle province in cui si trovano le zone economiche speciali della Sicilia occidentale, ci siamo dotati di un presidio di legalità unico che ci consente di monitorare con attenzione sia gli investimenti che gli interventi infrastrutturali per i quali siamo chiamati a svolgere il ruolo di stazione appaltante. Chi vuole investire nella Zes Sicilia occidentale sa che troverà un contesto di legalità e di supporto agli imprenditori onesti che potenzierà la capacità attrattiva dei nostri territori». 

La sottoscrizione del Protocollo di legalità è, dunque, finalizzata alle attività di prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale attraverso l’estensione delle cautele antimafia – nella forma più rigorosa delle «informazioni» del prefetto – all’intera filiera degli esecutori e dei fornitori, ed agli appalti di lavori pubblici sottosoglia, in base al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.

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