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Casciana a Greco: “sa solo creare bagarre politica”

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Botta e risposta tra il sindaco e il consigliere Vincenzo Casciana di FdI. All’attacco di Greco il consigliere si difende così:

“Il crollo della dialettica politica , così puo’ essere definita l’uscita di un Sindaco che riduce l’arte del Governo al gossip giornalistico, mancando di rispetto non solo alle Istituzioni, ma ai cittadini di Gela a cui racconta chiacchiere che non hanno nessuna incidenza sulla loro vita concreta.
L’ intento di screditare e delegittimare chi oggi sta lavorando per cercare rimedio al disastro che lui stesso ha contribuito a lasciare alla città, è smentito dagli incontrovertibili ed incontestabili fatti.
Ma d’altro canto non ci si poteva aspettare nulla di diverso dal Sindaco che è sin troppo scorretto con accuse irripetibili ma che sono una sua abitudine consolidata per meri giochi di potere interno; un primo cittadino che non ha ancora chiarito a sé stesso di che parte politica essere, per potersi magari ricollocare dove tira il vento del consenso”.
“Il consolidamento di rapporti politici a livello nazionale e regionale – continua Casciana- e’ cio’ di cui la città di Gela ha bisogno, soprattutto in questo particolare momento di sofferenza, ma l’incapacità politica non gli permette di realizzarlo.
Abbiamo un Sindaco che dopo oltre tre anni di legislatura non ha ancora la più pallida idea di ciò che accade sulla questione Porto Rifugio avendo una visione zero ed un interesse alquanto parziale da parte di chi, invece, avrebbe dovuto contribuire concretamente invece  preferisce l’inutile polemica politica tanto per cercare di dimostrare che esiste ancora”
“Dovrebbe solo defilarsi e fare un gesto di responsabilità verso una città che soffre: disastri amministrativi, di caos e faide interne, parlano di lui. Ha contribuito alla distruzione di una città, creato milioni di debiti, gettato Gela nel dissesto economico con conseguenze pesantissime per i cittadini. Una macchina amministrativa disarticolata e inefficiente, una città allo sbando e umiliata. Strade dissestate con buche ovunque, scuole e edifici pubblici fatiscenti. Finanziamenti persi senza il minimo accenno di rivalsa. Nessuno dei punti programmatici sbandierati durante la sua campagna elettorale è stato solo iniziato. Siamo all’anno zero sulla politica dei rifiuti, investimenti idrici che non vengono fatti rispettare; agricoltura in ginocchio, la politica sui cimiteri un vero e proprio fallimento.
E’ preoccupante che ritenga più opportuno comunicare attraverso un quotidiano per  attaccare il lavoro dei Consiglieri comunali che hanno la ‘colpa ‘di  verificare, responsabilmente, l’iter procedurale del Porto Rifugio, soprattutto dopo che si è fatto definanziare i 148 milioni di euro per la grande darsena commerciale
È grave che un sindaco infranga le regole del linguaggio istituzionale.
I toni usati sono inadeguati e inaccettabili a maggior ragione perché utilizzati da una persona che riveste un’importante carica pubblica. Non deve mai provare ad intimidire, con parole triviali e poco consone a chi svolge un ruolo istituzionale così importante, chi ha scelto di svolgere il mandato nel rispetto di ruoli e “luoghi” in cui operare  solamente teso a migliorare la qualità dell’attività amministrativa.
Tutto cio” segnala un’insofferenza verso chi, a ragione o a torto, facendo il proprio mestiere evidenzia carenze, criticità o contrarietà al suo operato o a quello dell’Amministrazione che egli dirige.
Al nostro Sindaco auguro di riuscire finalmente a cogliere qualche spunto interessante ed a scoprire che senza sentire il bisogno di creare una bagarre politica potrebbe lavorare molto meglio per il bene dell’intera Comunità”.

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Cucina

Sgombro all’Archestrato, la proposta dello chef Totò Catania

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Oggi vi presento uno dei miei piatti più iconici, legato al territorio ed alla sua storia: lo sgombro all’Archestrato. Archestrato visse a Gela nell’antichità, secoli prima della nascita di Cristo. Egli fu il primo gastronomo della storia e della sua opera letteraria, tradotta col titolo “il poema del buongustaio”, una sorta di guida Michelin dell’antichità, ci sono pervenuti solo dei frammenti. In uno di essi Archestrato racconta il modo migliore, a parere suo, di preparare lo sgombro.

Bisogna condirlo con erbe mediterranee e olio d’oliva, avvolgerlo in foglie di fico e cuocerlo sotto la cenere. Dunque dopo aver preso un bello sgombro lo sfilettiamo lasciando le due estremità della coda attaccate (per un vezzo puramente estetico) e lo spiniamo per bene. Lo mariniamo con dell’olio evo affumicato, del sale, del pepe nero ed un mix di erbe fresche tritate: rosmarino, salvia, timo, alloro, maggiorana. Le erbe le metteremo all’interno dei due filetti che poi chiuderemo a libro, in modo che il calore non andrà a bruciarle. Cuoceremo lo sgombro per sette minuti a 220 gradi con forno ventilato, fin quando non sarà ben arrostito. Andremo a creare l’effetto visivo della cenere con un crumble al nero di seppia.

Mescoleremo della farina, del burro, un pizzico di sale, poco parmigiano reggiano grattugiato ed il nero di seppia, realizzando delle briciole che andranno in forno a 170 gradi per circa 20 minuti. Una volta raffreddato lo sbricioliamo a mano per avere una finta cenere saporita. Accompagneremo il pesce con una cipolla rossa in agrodolce ed una salsa vellutata al limone e senape selvatica che avremo realizzato con gli scarti nobili del pesce. La salsa vellutata è una preparazione un po’ elaborata, ne approfondiremo la ricetta in un articolo a parte. Il risultato è davvero eccezionale. Il sapore deciso dello sgombro viene bilanciato dalla dolcezza della cipolla e dalla piacevole acidità della salsa, il crumble dà la parte croccante e raccoglie la salsa, noi suggeriamo di prendere un boccone con tutte e quattro le componenti del piatto. Questo piatto è al momento inserito nella carta del menù di Sabìa, dunque se siete curiosi di provarlo lo troverete per tutta la durata della primavera. Chissà cosa ne penserebbe Archestrato di questa rivisitazione.

Chef Totò Catania

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L’on Lombardo in città:dalla fondazione di Grande Sicilia ai rapporti con il sindaco Di Stefano

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Al via le iscrizioni a Grande Sicilia, il soggetto politico fondato da Lagalla, Lombardo e Miccichè. Nelle more della celebrazione del congresso fondativo di Grande Sicilia, l’Mpa sarà guidato da un coordinamento provvisorio che a Gela sarà composto da una ventina di soggetti. Questo gruppo si occuperà della linea politica nel territorio e parteciperà alla fase di fondazione di Grande Sicilia.L’indicazione è di aggregare i civici, di dare spazio a giovani e donne, di affidare i coordinamenti anche a soggetti esterni Lo ha detto ieri al gruppo gelese guidato dal dott.Rosario Caci il leader degli autonomisti Raffaele Lombardo che ha tenuto una riunione in città nel corso della quale è stato ricordato Filippo Collura.

“Io e Filippo Collura eravamo due presidenti della provincia di colore politico opposto ma ci siamo ritrovati subito fianco a fianco a dare battaglia contro i pericoli della strada statale Gela – Catania” – ha ricordato l’on.Lombardo.

Il successo alle Provinciali dei federati Forza Italia ed Mpa, le prossime elezioni regionali sono stati i temi trattati. Assente Terenziano Di Stefano ( ufficialmente per impegni familiari) deluso dal mancato aiuto degli autonomisti alle Provinciali. Ma Raffaele Lombardo é convinto che si possa ancora governare insieme Gela.

“Il modello Gela esiste perché ci siamo noi e Di Stefano ha vinto anche grazie ai nostri voti. Noi lo abbiamo sempre sostenuto, stiamo lavorando bene in Giunta e non credo ci siano motivi per interrompere il nostro rapporto politico.Il sindaco è un uomo libero e può decidere di fare ciò che vuole- ha detto l’on.Lombardo.

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Balbo:”bisogna riconciliarsi con la politica e realizzare le idee”

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Il neo eletto consigliere provinciale del Mpa  Filippo Balbo è arrivato alla riunione con Raffaele Lombardo in ritardo per motivi di lavoro scendendo da un’ambulanza ed ha ringraziato l’on Lombardo che è stato l’ideatore e il realizzatore della sua elezione e quanti lo hanno votato. A breve riceverà la delega assessoriale dal presidente Tesauro.Questo é emerso durante l’incontro.

“Un’elezione importante e determinante per realizzare un progetto- ha detto- e io .sono a disposizione di tutti non  solo delle  istituzioni . Dobbiamo riconciliarci con la politica bisogna abbracciare la politica e realizzare le idee. Non dobbiamo pensare a cose irrealizzabili ma a ciò che è utile per i territori per far sì che i punti di debolezza diventino punti di forza”

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