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Euro2032 Lega: “Paradossale esclusione della Sicilia, ci aspettiamo un passo indietro dalla Figc”

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Palermo – Delusione cocente per gli appassionati che speravano di vedere Palermo tra le sedi degli Europei 2032 di calcio. Il capoluogo siciliano infatti non rientra nella lista delle dieci città presenti nel dossier presentato dalla Figc alla Uefa per presentare la candidatura italiana per ospitare l’edizione dei campionati europei di calcio del 2032

Solo 3 città del sud su 10, Palermo non può mancare alle fasi finali degli Europei, se lo meritano i cinque milioni di siciliani.

“É paradossale che la Sicilia sia stata esclusa dalla FIGC dal dossier di candidatura dell’Italia per organizzare l’Europeo di calcio 2032″. Così in una nota congiunta Annalisa Tardino commissario della Lega Sicilia per Salvini Premier e Sabrina Figuccia, Assessore allo Sport del Comune di Palermo.

“Un’esclusione motivata dal fatto che inserire due isole, poiché Cagliari fa parte della proposta, con i rispettivi problemi logistici di spostamenti, avrebbe potuto creare dei disagi. Bene, crediamo che sacrificare Palermo e la Sicilia sull’altare del radicalismo ambientale sia un grande errore, né siamo pronti a rinunciare a questo importante evento sportivo, volano di economia e di turismo per tutto il territorio.


La FIGC dovrebbe immediatamente rettificare una decisione penalizzante, che riteniamo ingiusta, e dovrebbe proporre entrambe le isole, Sicilia e Sardegna, come sedi di “Italia Euro 2032”, considerato anche che delle dieci città designate a ospitare la fase finale dell’Europeo solo tre sono al sud: Napoli, Bari e Cagliari. È di tutta evidenza che Palermo non può mancare, se lo meritano i cinque milioni di siciliani.


Ovviamente non sfugge che lo stadio di Palermo necessita di investimenti e interventi, che il comune e la regione si sono dichiarati pronti ad effettuare, per renderlo confacente ai criteri richiesti e in grado di accogliere tale evento. Riteniamo, infatti, ci sia tutto il tempo per provvedere, da qui a qualche anno, considerato l’orizzonte 2032, né crediamo che tutti gli altri stadi indicati dalla FIGC stiano molto meglio di quello palermitano. Da questo punto di vista accogliamo con favore la presa di posizione del sindaco Lagalla ed il sollecito intervento del presidente Schifani, che ha già avviato le dovute interlocuzioni con il presidente FICG Gravina. Ci aspettiamo un passo indietro dalla FIGC.
Aggiungiamo che tale vicenda riaccende prepotentemente la necessità della realizzazione del Ponte sullo Stretto, su cui si stanno impegnando la Lega e il Governo Nazionale con il Ministro Salvini. Ci auguriamo che quanto accaduto serva per fare ravvedere anche chi fa sterili contrapposizioni al Ponte”.

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Scontro Pd-M5s:per i Liberali intesa traballante e segnali inquietanti che minano la credibilità delle istituzioni

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Lo scontro recente tra i rappresentanti dei due maggiori partiti dell’attuale maggioranza cittadina ripropone con sempre maggiore vigore la traballante intesa tra due soggetti politici in forte competizione tra loro (PD e M5S) non solo per la tanto agognata conquista della leaderschip all’interno del centro sinistra (o di quel che ancora rimane), quanto piuttosto per l’indicazione della via maestra ove dirigere la stessa azione amministrativa, di cui non è neppure possibile cogliere segnali positivi.

È l’analisi del gruppo locale del Partito Liberale dopo lo scontro tra capigruppo di Pd e M5s.
“l grido di allarme lanciato dal capogruppo del PD, a proposito della “gestione ristretta” del M5S dei fondi per il turismo- sostiene il Pli- non può rimanere inascoltato, specie se, a farvi da cornice, concorrono le reazioni di chi, da fronte opposto alla Giunta di Governo, giustamente, ha inteso stigmatizzare il significato dato alle più recenti nomine uscite fuori dal cilindro del “Modello Gela”, tanto caro all’On.le Di Paola.Avvertiamo altrettanta forte inquietudine nell’ascoltare le parole del Consigliere Castellana che, lanciate dai banchi della stessa maggioranza cui appartiene il Dr. Orlando, non hanno mai inteso fugare dubbi sulla questione, concentrate come sono verso la sola invettiva, il dileggio e l’offesa personale di un suo alleato.Quelle del Capogruppo del PD sono e restano dichiarazioni dai toni “forti” e di chiaro significato: il PD con quelle nomine, non c’entra nulla. Se responsabilità ci sono, quelle sono – o dovrebbero essere – tutte dell’altro partito.
Non è qui certamente compito di noi Liberali assumere la difesa dell’uno o dell’altro dei due partiti, lontani come sempre sono stati dalle nostre idee, ma di tale scontro non possiamo fingere che nulla sia percepibile.
L’assenza di una chiara argomentazione volta al dovuto chiarimento sulla vicenda, lontana dall’ingiuria, ripropone in se tutti i limiti di un modello di gestione degli stessi fondi pubblici che pure dovrebbero servire a dar respiro e rendere concreta una prospettiva di vera crescita collettiva, estranea ad ogni forma anche di tendenziale individualismo, in una comune condivisione di scelte responsabili e autenticamente valide da parte di tutti coloro i quali abbiano voluto ambire a sedere sui posti di comando, assumendo infine il peso della responsabilità del governo della cosa pubblica.Governare e far politica non deve mai far dimenticare l’etica della responsabilità, il significato più profondo del peso assunto nei confronti degli stessi amministrati e dei cittadini tutti.
Se il PD dichiara di tirarsi indietro sulle scelte dell’amministrazione, vuol dire che le decisioni di Giunta non sono mai state condivise, difettando la stessa dichiarata collegialità espressa nei suoi indirizzi di governo. Sicuramente che, quantomeno quelle recenti scelte sui soggetti chiamati a dare attuazione ai importanti progetti di sviluppo e di coesione sociale, hanno avuto precise “indicazioni” probabilmente o molto verosimilmente (per restare fedeli alle dichiarazioni del Dr. Orlando) provenienti da una sola forza di maggioranza, sia pure a fronte delle indiscutibili discrezionalità offerte dalla stessa legge quanto alle stesse formalità di incarico.Nell’uno e nell’altro caso, siamo di fronte a segnali davvero inquietanti che minano la credibilità delle stesse istituzioni locali e di chi ne faccia parte.Avremmo preferito ascoltare parole più distensive dal Consigliere Castellana, trarre nel suo intervento a difesa del suo partito argomenti validi e idonei a rassicurare tutti che quelle del Dr. Gaetano Orlando erano – o potevano essere – parole rivolte magari all’invito per un riequilibrio interno tra le forze di maggioranza, non certamente apprendere (sia pure in forma non troppo larvata) che all’interno della Giunta di Governo la questione morale è ormai diventata un valore della politica caduto nella completa desuetudine e che il dibattito politico e il confronto tra idee opposte, anima della democrazia, ha ormai perso qualunque suo significato per diventare occasione per ingiuriare e offendere l’avversario”

I liberali non vedono all’orizzonte segni positivi. “Il freddo clima dello scontro apertosi in occasione delle recenti elezioni provinciali non ha più possibilità di essere mitigato dai più dolci venti della primavera, sopraffatti dai rigidi venti di tramontana destinati a cancellare quel che ancora rimane dell’esperienza di questa consiliatura, già adombrata da oscure nubi che già preannunciano l’imminente tempesta sull’intera città di Gela”- concludono.

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Termovalorizzatori in Sicilia, fra ricorsi e applausi

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PALERMO- “Altro che obiettivo epocale, gli inceneritori, perché è giusto chiamarli col loro nome, sono un salto nel passato e contro le direttive europee che chiedono fortemente agli Stati di ridurre le emissioni inquinanti” afferma il coordinatore siciliano del M5S Nuccio Di Paola, che critica il “trionfale annuncio del presidente della Regione per la pubblicazione della gara per gli impianti di Palermo e Catania da parte di Invitalia”.

Le associazioni WWF Sicilia, Legambiente Sicilia, Zero Waste Sicilia e Federconsumatori Sicilia esprimono forte preoccupazione e disappunto per “un’impostazione che prosegue in maniera unilaterale e priva di qualsiasi confronto con le comunità locali, il mondo scientifico e le realtà ambientaliste” – si legge nel ricorso.

«Si tratta di un’altra importante tappa in direzione di un traguardo voluto con forza dal governo Schifani e sostenuto concretamente da quello Meloni. La realizzazione in Sicilia di due termovalorizzatori di ultima generazione consentirà di rendere finalmente virtuosa la gestione dei rifiuti, riducendo drasticamente il ricorso alle discariche ed evitando la costosa spedizione all’estero». Dice Luca Sbardella, commissario regionale di Fratelli d’Italia in Sicilia, commentando la pubblicazione della gara per la progettazione di fattibilità tecnico-economica dei due impianti che sorgeranno a Palermo e Catania e sottolineando: «Il governo nazionale presieduto da Giorgia Meloni sta garantendo un contributo decisivo con un investimento di 800 milioni di euro nell’ambito dell’Accordo sul Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 siglato nel mese di maggio del 2024

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Depositato l’atto di appello di Nadia Gnoffo contro Paolo Cafà per il seggio in consiglio

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La battaglia giudiziaria per l’ultimo seggio in consiglio comunale si arricchisce di un nuovo capitolo.

L’ultimo è stato quello della sentenza favorevole a Paolo Cafá primo dei non eletti nella lista di PeR contro la consigliera Grazia Cosentino che ha proposto Appello.La proma udienza settembre.

Ora c’è l’azione di Forza Italia che rivendica quel seggio. Cafá dovrà vedersela con Nadia Gnoffo prima dei non eletti in Forza Italia. È stato notificato ieri l’atto di appello a firma degli avvocati Riccardo Balsamo, Michele e Sandra Lupo o per la modifica della sentenza nella parte in cui il seggio viene assegnato erroneamente – secondo la tesi sostenuta- a Paolo Cafa

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