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Dall'Italia e dal Mondo

A lezione di impresa dalle aziende di Confapi, un masterclass con Unict

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Catania – Un percorso di formazione accademica su tematiche di sostenibilità e trasformazione digitale nei settori agricolo, ambientale e alimentare con la possibilità anche di vincere un premio in denaro.

L’iniziativa è dell’Università degli Studi di Catania nell’ambito dell’intesa sulla promozione dell’imprenditorialità accademica siglata con la Confederazione delle Piccole e Medie Imprese siciliane (Confapi Sicilia). C’è spazio fino a 40 studenti dell’Università etnea (ma anche laureati e dottorandi) da inserire in una executive Masterclass in partenza a maggio.

I moduli della Masterclass saranno tenuti da docenti universitari, imprenditori e esperti del sistema Confapi Sicilia, nei locali dell’Area Terza Missione dell’Università di Catania (via S. Nullo n. 5i) da maggio a luglio 2024, per otto ore settimanali (di norma il giovedì e il venerdì pomeriggio), per 60 ore di formazione in aula, cui seguiranno 60 ore per l’elaborazione di project work individuali o di gruppo. In questo periodo è previsto un percorso di coaching imprenditoriale a distanza erogato da manager, esperti e imprenditori della Confederazione.

Saranno esaminate le diverse componenti della gestione manageriale, l’innovazione, la sostenibilità̀, il welfare e il ruolo della trasformazione digitale: tutti driver strategici. Il percorso si concluderà con l’elaborazione dei progetti finali che saranno premiati da una commissione con 4.000, 2.000 e 1.000 euro, destinati, rispettivamente, al primo, al secondo e al terzo classificato. I premi sono erogati da Agriplast, Openjobmetis, Noon Impianti, Maredamare, Mecogest, Agromonte-Rosso Ciliegino, Damiano Organic. 

Saranno assegnate anche tre menzioni speciali cumulabili ai 3 “Premi Impresa” erogati dal sistema confederale (Confapi Nazionale, Confapi Sicilia e il suo Gruppo Donne – ConfapiD): “Innovazione” (1.500,00 euro)per le soluzioni e i lavoro più innovativi; “Donne”,(1.000,00) per il migliore project work presentato da un team composto in maggioranza da donne o dedicato alla condizione della donna o alle pari opportunità; “Sostenibilità”, (2.000,00) per il project work più sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Le candidature dovranno essere inoltrate alla mail terza.missione@unict.it, entro le 13 del 22 aprile.

Per Dhebora Mirabelli alla guida di Confapi Sicilia, “è un progetto pilota che costituisce un’occasione unica per collaborare in modo fattivo: imprese e aspiranti imprenditori, per sperimentare, conoscere e rispondere a sfide e fabbisogni innovativi e sostenibili per il settore agroalimentare con uno sguardo rivolto al riconoscimento della Sicilia quale Regione Europea della Gastronomia 2025”. “La managerialità si insegna prevalentemente nelle aule e nei corsi, ma l’imprenditorialità si impara attraverso esempi di vita, buone pratiche e l’esperienza diretta di chi fa impresa quotidianamente”, aggiunge il professore Rosario Faraci, Delegato del Rettore dell’Università di Catania. “Per questo motivo, la Masterclass di Confapi e dell’Ateneo Catania, combinando lezioni di docenti e di imprenditori, è una formula didattica molto interessante che può stimolare la capacità dei giovani di fare impresa e avviare start up innovative

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Dall'Italia e dal Mondo

Vacanze, Conflavoro: “In Sicilia attesi 4,4 milioni di turisti italiani

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“Il Centro Studi Conflavoro stima per l’estate italiana 268 milioni di presenze, in aumento del 2,1% rispetto al 2024 e in linea con i livelli precedenti alla pandemia. La spesa complessiva toccherà quota 71,8 miliardi di euro (+12,3%), spinta da un turismo che cambia volto orientandosi verso maggiore qualità e sostenibilità.

Non è più solo una questione di mare o città d’arte perché si cercano autenticità, esperienze personalizzate, territori da scoprire. I borghi stanno diventando il simbolo di questo nuovo modello: sostenibile, diffuso, integrato nelle comunità locali. È lì che dobbiamo investire”, dichiara Roberto Capobianco, presidente nazionale di Conflavoro.

Secondo l’indagine del Centro Studi di Conflavoro, diretto da Sandro Susini, i turisti italiani saranno 30 milioni (48,4%), mentre 35,5 milioni (51,6%) saranno stranieri, disposti a spendere di più (59,3% dei 71,8 miliardi) complici anche i pernottamenti più lunghi (media di 8,5 notti contro le 7,3 degli italiani).

I 71,8 miliardi di spesa saranno correlati alla propensione verso vacanze premium, con richieste maggiori di camere di categoria superiore (+18,3%), esperienze gastronomiche (+22,7%) e servizi personalizzati come guide e tour privati (+27,5%), ma anche l’aumento generalizzato dei costi avrà la sua rilevanza, in particolare per l’alloggio (+5,8%), la ristorazione (+4,3%) e i trasporti (+6,2).

Secondo Conflavoro, il 72,3% degli italiani rimarrà in Italia. Le regioni più visitate saranno Puglia (15,8%), Sicilia (14,7%), Toscana (13,2%), Sardegna (11,8%) e Campania (9,3%), con Liguria, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige appaiate (8% circa di presenze). Tra le mete estere, predilette le tradizionali Spagna (22,3%), Grecia (18,7%), Croazia (12,5%), Francia (9,8%) e Portogallo (7,3%), ma cresceranno i viaggi di lungo raggio: rispetto al 2024, forte incremento per Giappone (+18,7%), USA (+15,3%) e Thailandia (+14,2%).

Dal punto di vista demografico, ogni età avrà precise preferenze: la fascia 18-30 anni (22,3% del totale) sceglierà Riviera Romagnola, isole maggiori, città d’arte; la fascia 31-45 anni (28,7%), Riviera Adriatica, Toscana e Puglia; la fascia 46-60 anni (26,4%), Toscana, Umbria, Sicilia e Costiera Amalfitana; infine, gli over 60 (22,6%) opteranno per località termali, laghi del Nord e zone balneari tranquille.

Tra le tendenze più significative registrate dal Centro Studi di Conflavoro, emerge poi il boom del turismo nei borghi e nelle aree rurali, con un incremento del 22,5% rispetto al 2024. Le motivazioni principali di questa scelta risiedono certamente nella volontà di allontanarsi dal clima torrido (38,5%), ma anche nel desiderio di riscoprire il patrimonio culturale (32,7%) e nell’interesse per un turismo sostenibile (28,8%). In crescita borghi meno noti come Pitigliano, Sovana e Sorano (Toscana, +28,3%), Bevagna e Montefalco (Umbria, +24,7%), Offida e Moresco (Marche, +31,2%), Pacentro e Scanno (Abruzzo, +27,8%), fino a Venosa e Guardia Perticara (Basilicata, +29,5%) ed Erice e Castelmola (Sicilia, +25,7%). Emergono, infine, sempre più forti, anche i “distretti di borghi” come Val d’Orcia, Monti Sibillini e Cinque Terre, con tassi di crescita oltre il 30%.

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Lorefice: “Italia svenduta, a stelle e strisce…”

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“Il Governo si erge a paladino dell’indipendenza dagli Usa per giustificare il piano di riarmo, ma poi nei fatti sta svendendo pezzi dell’economia italiana proprio a fondi americani. – Lo ha affermato in una nota il Senatore M5S Pietro Lorefice, Segretario di Presidenza del Senato.

” Dopo aver ceduto nel 2024 il 2,8% di Eni a investitori vari, nel 2025 si sono perfezionate la cessione del 30% di Enilive al fondo americano Kkr e la cessione del 20% di Plenitude al fondo americano Ares. Un altro 10% di Plenitude, poco prima, era stato ceduto al fondo svizzero EIP.

Più che una politica industriale, una liquidazione. In queste svendite di metà mandato, è finita anche la Sicilia, in particolare Gela, dove non senza travagli e difficoltà è stata riconvertita l’ex raffineria Eni in una bioraffineria. Ma anche questo impianto, controllato da Enilive, ora è di fatto sotto la presa incisiva di un fondo estero.

Gela è uno dei pochi esempi reali di riconversione industriale nel Sud, eppure è stata trascinata senza scrupoli nel tritacarne della finanza speculativa internazionale, senza garanzie per lavoratori e territorio.

L’ennesimo colpo basso a un Sud che merita investimenti, non di essere venduto al miglior offerente.  Ma è chiaro a tutti: noi siamo il Movimento 5 stelle, loro ormai stelle e strisce”.

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Maturità: per il Cnddu i contenuti culturali della prima prova di alto contenuto

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Roma – Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime apprezzamento per i contenuti culturali presenti nelle tracce e proposti agli studenti in occasione della prima prova dell’Esame di Stato.

Le tematiche individuate, veramente di nota, riguardavano aspetti della nostra società complessi su cui i giovani possono ampiamente dare prova della loro capacità critica e maturità di pensiero; lungi dal nozionismo fine a sé stesso le tracce invitavano a ragionare sulla nostra realtà in prospettiva del futuro che si dischiuderà alle nuove generazioni; pertanto sono stati toccati argomenti pregnanti di significato che non possono essere trascurati: la legalità e la fiducia nei giovani con Paolo Borsellino; il significato della parola “rispetto” con Riccardo Maccioni ;  “l’indignazione” come forma di lettura della realtà con Anna Meldolesi e Chiara Lalli; l’impatto ambientale delle nostre abitudini improntate al consumismo con Telmo Pievani. 

“Indubbiamente la ricchezza delle conoscenze e delle facoltà analitiche di una persona sono strettamente connesse alla capacità di muoversi nel mondo costantemente informati – dice il presidente Romano Pesavento – ma soprattutto consapevoli della propria responsabilità di cittadini ed esseri umani in rapporto con i propri simili in un pianeta da proteggere e rispettare. Senza nulla togliere alle varie discipline che tutte concorrono alla formazione di una coscienza critica nell’individuo, è palese quanto la conoscenza di fenomeni strettamente afferenti all’Educazione civica possa sostanziare e arricchire la realizzazione di elaborati in linea con la richiesta delle consegne.

Nel processo di formazione della persona i contributi culturali delle varie materie rafforzano il senso civico, ma non approfondiscono esplicitamente aspetti che, invece, fin dalla scuola dell’infanzia andrebbero discussi dialetticamente con gli studenti; soprattutto in una società in rapida trasformazione con famiglie in alcuni casi sofferenti e laddove sussistano  carenze particolari in contesti degradati è importante che l’Educazione civica abbia un suo ruolo definito con programmi e metodologie innovative, la cui realizzazione venga affidata ai docenti più qualificati in virtù del proprio percorso di studio, ossia quelli appartenenti alla classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche.

 Sicuramente tanti maturandi avranno scelto le tracce di attualità, rispetto a quelle strettamente letterarie, attingendo alle proprie conoscenze personali e, si spera, scolastiche; lavorare in modo più mirato e incisivo sulla riformulazione del percorso di Educazione civica consentirebbe sicuramente una consapevolezza più profonda della nostra epoca e la formazione di cittadini maggiormente “rispettosi”, solidali e responsabili”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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