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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Euro: i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre giù

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Dallo psichiatra Franco Lauria, riceviamo e pubblichiamo

Che cos’è l’euro? Uno strumento politico-economico per fare arricchire ancora di più i già ricchi e fare impoverire ancora di più i poveri e la classe media. Cosa ha fatto la politica per evitare questo fenomeno? Nulla. La Politica è tutta subalterna al Potere tecnico-bancario delle multinazionali e delle banche apolidi.La politica ne prende atto, si adegua e recepisce le direttive europee, che a sua volta derivano dai diktat americani.

Tutto a cascata dall’alto in basso, dal Nord al Sud, dal centro alla periferia. La Politica da potere di indirizzo critico in difesa delle singole nazioni e dei popoli, si è trasformata in strumento amministrativo per realizzare gli ordini che arrivano dalla UE , cioè dalle banche (vedi i Rothschild, i Rockefeller ed altri) e dalle multinazionali tipo Google, Facebook, Amazon. Loro oggi costituiscono il nuovo Potere mondiale, il postcapitalismo globale e liquido.bSe vogliamo lo possiamo chiamare il capitalismo della sorveglianza e del controllo totale. È un controllo soft, edonistico, psichico, suadente che induce alle comodità, alla femminilizzazione e al consumismo infantile e acritico, mediante l’uso della Tv e dei media. Quindi non più coercizione, esercito, fucili, bombe, carri armati e aerei. No. Quello fu il capitalismo industriale del 900, un fenomeno storico che produsse il fascismo, il nazismo e lo stalinismo.Oggi l’assetto tecnico, le nuove scoperte tecnologiche rendono superate, superflue e controproducenti questi mezzi militari del passato.Quindi siamo passati dal vecchio controllo che era fisico, diretto ed esplicitamente autoritario e rozzo, tipo il fascismo mussoliniano, (ma anche il Totalitarismo nazista e Stalinista) al nuovo controllo che è invisibile, psichico, edonistico e consumista. La creazione della massa non avviene più dai balconi e dalle piazze da cui si affacciavano i dittatori, ma dalla Tv e da Internet che funzionano molto meglio, senza farsene accorgere. In questo modo oggi la massa è già formata e non lo sa. La massa esegue acriticamente gli ordini della Tv e pur essendo controllata totalmente si crede libera di esprimere la volontà individuale. Questo individualismo esasperato e senza limiti è solo apparente, è un inganno che serve ad assecondare la falsa credenza di essere liberi. In realtà l’unica libertà concessa alla gente è quella di consumare sempre, in assenza di libertà di pensiero, in assenza di critica. Siamo già nel nuovo, reale, vero ” fascismo”, l’unico fascismo oggi esistente. Siamo in fase pre totalitaria. Il totalitarismo di Hitler e di Stalin è finito. La dittatura fascista di Mussolini è finita essendo superate ormai le condizioni storiche, economiche e politiche che li hanno determinate.

Eco e Canfora insistono, sbagliando, sul fascismo eterno che non è mai morto.bMa in realtà non è mai morta la violenza, la prepotenza, la prevaricazione che oggi si esprimono in maniera diversa, più efficace, più pulita, più silenziosa, totalmente invisibile. Siamo passati da una sorveglianza rozza, artigianale e limitata ad una sorveglianza elegante, industriale e illimitata. Il nuovo, unico, fascismo è già qui fra noi. È contro questo nuovo fascismo reale che bisogna lottare, non contro un vecchio fascismo finito 80 anni fa. Eppure c’è gente ancora convinta di dovere lottare contro un cadavere, mentre lasciano agire indisturbato il nuovo fascismo reale e vitale Anzi lo esaltano, lo elogiano e si mettono al suo servizio. Lo chiamano progresso e si autodefiniscono progressisti. Si alleano con questo nuovo fascismo che li coccola e li nutre, garantendogli potere e denaro. Sono i nuovi partigiani del nulla, i nuovi antifascisti alla Don Chisciotte contro i mulini a vento.

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Dilettanti allo sbaraglio! il futuro di Gela sarà in mano al destino o alla fortuna?

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Dal nostro lettore Alfio Agró, riceviamo e pubblichiamo.

Anche in questa legislatura non saranno competenza e capacità umana a decidere le sorti della città.

Come ci si può fidare di una giunta comunale composta da assessori che non hanno la minima competenza professionale del settore assegnato a ciascuno di loro?

Per di più assessori nominati senza alcun programma personale e senza obiettivi.Già siamo al terzo assessore al turismo in pochi mesi di governo e si prevedono altri rimpasti al solo scopo di accontentare i più ambiziosi e promuoverne la carriera politica. Vogliono farci credere che s’impegnano per la città e non per i propri interessi.

Per questo, anzi per questi signori, Gela diventerà sempre più povera, disastrata, denigrata e derisa, nonostante la natura l’abbia dotata di immense potenzialità che se questi signori sapessero valorizzate avremmo un’altra Gela, ricca, laboriosa, rispettata, credibile ed affidabile per attrarre finanziamenti pubblici e investimenti privati.

Assessori senza competenza, nessuna programmazione e neanche un piano di sviluppo economico occupazionale e sociale, in una città che non ha lavoro e né sa come promuoverlo, è veramente assurdo! In queste condizioni, come sempre, la nostra Gela sarà costretta a vivere alla giornata, sino al prossimo dissesto finanziario.

Una politica responsabile, che ha competenza professionale, non può assolutamente fare a meno di un serio piano di sviluppo senza una visione di futuro della città, nel breve, medio e lungo termine, nonchè della visione del passato, per non ripetere gli errori commessi. Naturalmente, questo piano dovrà tenere conto dell’alta vocazione turistica del territorio e di come valorizzarne le immense potenzialità, per renderle fruibili e ricavarne ricchezza e lavoro per la città e per i cittadini gelesi.

Incredibili potenzialità che indicano nel settore turistico, culturale e sportivo il volano di una rinascita economica di notevoli proporzioni e per migliaia di posti di lavoro.Di tutto questo, neanche l’ombra! Navighiamo nel buio! Quello che viene ci prendiamo! Assurdo!Ci sono città che non hanno potenziali ricchezze, eppure, le inventano e le creano artificialmente valorizzando i loro cervelli! Che bravi!

Ed assurdo per noi! Gravissimo che i nostri politici non sappiano promuovere il lavoro e preferiscano delegare questo loro dovere costituzionale a Roma ed a Palermo ed anche all’Eni. Cosa potrebbe regalarci, come sviluppo e lavoro, il governo nazionale? Sicuramente conoscendo la nostra fame di royalties ci potrebbe promettere una stupenda centrale nucleare di nuovissima generazione con posti di lavoro e royalties a volontà!

Mentre Palermo potrebbe riproporci il termovalorizzatore (l’Eni, sicuramente, darà massima disponibilità ad accoglierlo a Gela) per ottenere altri posti di lavoro e royalties in abbondanza. Questo è il futuro che ci attende, con certi politici, se non staremo con gli occhi aperti!”

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Il dramma dei dializzati, gli ascensori fuori uso e non c’è dialogo

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Da Antonio Ruvio riceviamo e pubblichiamo:

Dopo l’odissea degli spazi ridotti negli ospedali e parcheggi riservati inesistenti, il dramma dei dializzati all’ospedale di Gela: ho incontrato il Direttore Sanitario che dopo aver parlato delle problematiche dei parcheggi,ricordandogli che il cantiere dei lavori è in via Europa quindi l’area parcheggi  di via palazzi potrebbe tornare alla normalita’, mi da un  appuntamento  per vedere di risolvere il problema, ebbene non solo non si è presentato all’appuntamento ma non si fa piu trovare. Tutto questo è vergognoso ed inammissibile ! Ci sentiamo denigrati e  offesi poiché non si ha rispetto delle problematiche e nessuno vuole ascoltare la nostra voce . L’altra vergogna è che da qualche settimana gli ascensori sono fuori servizio, le donne in gravidanza  devono farsi 5 piani per le visite. Le finestre rotte che non puoi aprire perché rischi che pezzi di vetro ti vadano addosso.

Sappiamo che la gestione è politica e non sanitaria. Dunque cari politicanti sarebbe rispettoso nei confronti di tutti noi gelesi prendervi cura di ciò che abbiamo fortunatamente e non di lasciare tutto in rovina. Non siate complici di questo degrado!Perche’ la politica non interviene per mettere fine a questa vergogna? Perche’è complice di questo degrado.

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Assunzione proposta da Orsa: Impianti dice no

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Alla richiesta di assunzione della moglie dei dipendente del settore Igiene ambientale del sindacato O.R.S.A, risponde con tempestiva sollecitudine l’Amministratore unico di Impianti, ing. Giovanna Picone, con la nota che segue:

“Assumere la moglie dell’operaio sessantaduenne deceduto nei giorni scorsi, sarebbe un gesto di buon senso se non fosse che in una società pubblica certe scelte vanno fatte con determinati presupposti di natura legale.

Se da un punto di vista squisitamente umanitario sarebbe una soluzione che ci riempirebbe di orgoglio, non si può minimamente immaginare che l’azienda possa garantire posizioni di ricambio generazionale o di “eredità”occupazionale soprattutto quando le dolorose perdite dei nostri lavoratori riguardano personale prossimo alla quiescenza .

Il caso a cui si riferisce Caiola, è completamente diverso e ci ha consentito, previo parere legale e concertazione sindacale di assumere la moglie di un operatore di 38 anni al quale è stato riconosciuto l’infortunio in itinere a pochi mesi prima del passaggio con la nostra Società.

Sono casi particolari , spero unici, ma questo non può rappresentare un precedente e soprattutto non da alcun margine di manovra per situazioni legate a morti naturali o legate a condizioni di malattia. Pertanto mi scuso con la Sig.ra Nicosia per le false aspettative che l’articolo può avere generato e rinnovo la nostra vicinanza al suo dolore”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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