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Cronaca

La fase 3 tanto temuta è arrivata

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Con ben 86 positivi in un giorno cresce a dismisura il vontagio da Covid-19 in città. Un dato che deve far riflettere dopo i brindisi di Natale ed i festeggiamenti a Capodanno.

Ai nuovi positivi si aggiunge anche un decesso, mentre il reparto di Medicina non può più accogliere i degenti perché i posti letto sono tutti occupati.

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Cronaca

Tenta di entrare in un’abitazione arrampicandosi sul balcone: arrestato

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Cimiso – Un arresto in flagranza è stato effettuato dai Carabinieri della Stazione di Comiso grazie alla costante presenza delle pattuglie sul territorio del Comune.

I militari dell’Arma, durante un servizio di perlustrazione e controllo, sono stati inviati con urgenza sul posto dalla locale Centrale Operativa, a sua volta allertata da una richiesta di intervento pervenuta sul numero unico di emergenza da parte di un cittadino comisano residente nella periferia nord del paese, che, dall’interno della sua abitazione, aveva sentito dei rumori sospetti provenire dal balcone.

I Carabinieri di pattuglia si sono precipitati sul luogo indicato nella segnalazione ed hanno sorpreso un uomo che, dopo essersi arrampicato sul balcone dell’abitazione del segnalante, stava tentando di forzare una finestra per entrare all’interno dell’appartamento. I militari intervenuti lo hanno immediatamente bloccato e, dopo averlo identificato in A.A., trentasettenne vittoriese, già noto alle forze dell’ordine, lo hanno controllato e trovato in possesso di un arnese da scasso; dopo averlo preso in custodia, lo hanno condotto presso gli uffici della locale Stazione Carabinieri.

Il vittoriese, colto nella flagranza del reato di tentato furto aggravato in abitazione, è stato tratto in arresto – fatta sempre salva la presunzione di innocenza – e, terminati gli atti di rito, condotto, in regime di arresti domiciliari, presso il suo domicilio in attesa dell’udienza di convalida della misura adottata dai Carabinieri.

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Cronaca

Condotte illegali, emessi 29 provvedimenti di prevenzione

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Il Questore di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello, previa istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine della Questura, ha emesso 29 provvedimenti applicativi di misure di prevenzione nei confronti di soggetti arrestati e denunciati dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri in provincia.

Dieci persone sono state colpite da ammonimento per maltrattamenti e atti persecutori nei confronti di mogli o ex conviventi. I soggetti, residenti in diversi comuni della provincia, sono stati denunciati o arrestati, a vario titolo, dalla Polizia di Stato o dai Carabinieri per percosse, lesioni personali, minacce, danneggiamento. Gli ammoniti sono tutti accomunati dal fatto di non essersi rassegnati alla fine della relazione con le proprie compagne. Le dieci persone avvisate oralmente, sono state arrestate o denunciate per svariati reati, quali violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, danneggiamento seguito da incendio, minacce gravi, furto ed altro. Ritenuto che per la loro condotta sono considerati pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, sono stati tutti invitati a tenere una condotta conforme alla legge. Infine, nove pregiudicati non residenti in provincia di Caltanissetta, denunciati o arrestati prevalentemente per l’odioso reato di truffe agli anziani, sono stati rimpatriati con foglio di via obbligatorio con divieto di far ritorno nella provincia nissena per tre anni. In un  caso un cinquantenne è stato arrestato nel capoluogo dalla Squadra Mobile, mentre abbandonava l’abitazione di un novantenne al quale aveva sottratto una cospicua somma di denaro. In un altro caso i Carabinieri hanno denunciato due uomini che avevano tentato di truffare un’anziana, chiedendole denaro e gioielli. 

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Cronaca

Natante si ribalta, equipaggio salvato dalla Guardia Costiera

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Tempestivo intervento della Capitaneria di porto di Gela, sotto il coordinamento del Reparto Operativo della Direzione Marittima della Sicilia Occidentale, che ha operato il soccorso di una unità a vela interessata da un ribaltamento (in gergo scuffiamento) che ha provocato la caduta in acqua dell’equipaggio. La segnalazione è pervenuta tramite il numero di emergenza 1530 e il personale della Capitaneria di porto, a bordo della motovedetta Cp722, è intervenuto sul luogo del sinistro, a circa un miglio a sud de La Conchiglia, per procedere al recupero dei naufraghi dall’acqua ed al loro trasferimento presso il porto rifugio di Gela, dove il personale del 118 ha prestato le prime cure.

Successivamente è stata coordinata la complessa attività di recupero del natante, affinché non fosse lasciato alla deriva e rappresentasse un pericolo per la sicurezza della navigazione. Quest’ultimo, è stato trainato presso la diga foranea del Porto Isola ed assicurato ad un ormeggio.

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