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Greco boccia Di Stefano e grida allo scandalo politico ma il sindaco e Totò Scerra rispediscono le accuse al mittente

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La bocciatura dopo i primi cento giorni di governo gli è arrivata dal suo ex sindaco. Di cui è stato il vice per 3 anni. Lucio Greco boccia Terenziano Di Stefano per i problemi rimasti irrisolti dall’acqua ai rifiuti, per non parlare della situazione finanziaria del Comune. Ai microfoni di Radio Gela Express stasera un duello a tre:da una parte Greco dall’altro il sindaco Terenziano Di Stefano con l’intervento di Totò Scerra.  A scaldare gli animi è stato lo stesso Greco nel momento in cui ha accusato Di Stefano di aver arrecato danno e di aver offeso la città con gli accordi politici segreti in campagna elettorale. <Non capisco come si possa andare avanti così in politica basandosi su accordi segreti svelati solo dopo la campagna elettorale. E’ uno scandalo> – ha detto Greco.  Il riferimento è stato a Totò Scerra, Totò Sammito e Romina Morselli.

Ma Di Stefano gli ha risposto che non c’è stato nulla di segreto, che i tre nel tempo, troveranno spazio nel governo della città.

< Noi abbiamo fatto tutto in piazza e alla luce del sole, tu per i tanti assessorati che hai promesso  hai perso la maggioranza> – gli ha detto Di Stefano accusando Greco di avere una concezione  vecchia della politica. A dare man forte a Di Stefano è intervenuto  Totò Scerra spiegando che non è vero che lui appoggiava ufficialmente la Cosentino al ballottaggio  e Di Stefano di fatto.

<Non ho mai dichiarato che appoggiavo la Cosentino – ha detto Scerra – la sua coalizione mi ha snobbato e non mi ha voluto. Ho scelto Di Stefano mio amico da 30 anni , l’ho fatto  votare apertamente dai miei parenti e i miei amici.  Nulla di segreto. La verità è che l’intesa tra me e Di Stefano  fa paura ai dinosauri della politica. Siamo concreti, andiamo avanti. Con Di Stefano niente più liti e fibrillazioni  politiche. Si lavora in santa pace>

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Attualità

“Maggio a Bitalemi”: cominciato il Mese Mariano

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Con il tradizionale pellegrinaggio notturno hanno preso il via le iniziative per il Mese Mariano 2025: “Maggio a Bitalemi” rappresenta ormai un momento molto sentito dalla comunità e da tanti fedeli che ogni giorno possono recarsi in preghiera alla cappella, che sarà aperta tutti i giorni del mese dalle 7 alle 21.

In particolare, saranno molto partecipati tre appuntamenti: il 13 maggio dedicato a Nostra Signora di Fatima, il 26 maggio giorno di Maria aiuto dei cristiani ed il 31 maggio la Visitazione della Vergine Maria. A darne notizia è il referente don Lino Di Dio, vicario foraneo.

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Attualità

È morto Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore

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È venuto a mancare ieri a Milano, all’età di 85 anni, l’attore e poeta Alessandro Quasimodo figlio del grande Salvatore premio Nobel per la letteratura nel 1959. Si è spento al termine di una malattia. Aveva un legame strettissimo con la Sicilia, proprio come il padre che visse anche a Gela.

Alessandro Quasimodo, infatti, anche in nome della storia della sua famiglia fu molto spesso ospite di iniziative culturali organizzate in città, presenziando sempre volentieri e raccontando tanti aneddoti legati al padre. Domani a Milano i funerali.

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Cronaca

Furto aggravato, arrestati due licatesi

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Due licatesi di 20 e 33 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Licata, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I due sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto aggravato, tentato furto aggravato e porto ingiustificato di coltello, in relazione a numerosi episodi avvenuti, in orario notturno, tra dicembre 2024 e gennaio 2025 ai danni di diversi esercizi commerciali del centro cittadino. Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Licata sotto il coordinamento della Procura di Agrigento, si sono sviluppate attraverso l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza e la raccolta di ulteriori elementi a carattere fortemente indiziario, che hanno consentito di ricostruire in modo dettagliato le modalità operative dei presunti autori.All’esito dell’attività investigativa, è stato emesso il provvedimento restrittivo: uno degli indagati è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per l’altro è stato disposto l’obbligo di dimora nel centro urbano del Comune di Licata, con prescrizione di permanere nella propria abitazione nelle ore notturne. Entrambi rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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