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Al luminare Urbani il premio ‘Per Bianca’

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Cala il sipario sulla III edizione del premio scientifico-letterario a “per Bianca” di Gela nato per volontà della famiglia “La Rosa – Cannizzaro” e organizzato dall’associazione Betania OdV e dal Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo” con il patrocinio dell’Università degli Studi di Catania e dell’Ersu di Catania.

Sul podio le studentesse delle Facoltà di Medicina dell’Università di Catania Giada Patriarca, Maria Musumeci, entrambe di Catania che si sono aggiudicate ciascuna una borsa di studio, rispettivamente di 1000 euro e 500 euro per avere argomentato la seguente traccia: “In una società frenetica, curare la qualità del tempo oggi è un valore aggiunto all’impegno che ciascuno di noi impiega nella sua professione. È così anche per un medico e i suoi pazienti: in un rapporto di simbiosi, scandito è il tempo da dedicare alle cure, alle terapie, all’ascolto reciproco, alle sofferenze, all’attesa, alla sperimentazione, allo studio. Il candidato racconti, attraverso le parole che “curano” questo tempo che ci viene donato.

                A scegliere loro è stata la commissione del premio presieduta dalla prof.ssa Laura Cannilla (Liceo Eschilo Gela) e composta da Andrea Cassisi (Avvenire), Dora Marchese (Università di Catania) e Tiziana Martorana (TgR Sicilia, Rai 3). La cerimonia, presentata dalla giornalista Michela Italia, si è svolta presso Erasmus Hotel a Gela.

                Nel corso della serata consegnate anche altre due borse di studio offerte dalla “Farmacia Venera Cipolla” agli studenti Giuseppe Sangiorgio e Jessica Coppola in ricordo dell’amicizia storica tra la farmacista Venera Cipolla, “amica e interlocutrice professionale di straordinario della dott.ssa Bianca Cannizzaro”, ha detto il figlio, il dott. Enzo Scichilone durante la consegna della borsa di studio.

                Menzioni speciali inoltre per gli studenti Andrea Saitta, Chiara Terlati, Gianvito Rapisarda, Giulio Ruggieri, Salvatore Barresi e Gabriele Strano

                Premio per la Medicina e Chirurgia a Lucio Urbani, responsabile del Percorso di Chirurgia epatica del risparmio d’organo per le metastasi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa. Lo scorso anno, Urbani assieme ad una straordinaria équipe ha eseguito per la prima volta al mondo un delicato intervento chirurgico al fegato per il tramite di una innovativa strategia chirurgica che ha previsto due operazioni a distanza di otto giorni l’una dall’altra. In altre parole, due fegati sani a partire da un fegato malato. Nel primo intervento è stato diviso il fegato in due parti, nel secondo invece è stata asportata la parte malata inizialmente rimasta in sede per “aiutare” la parte sana a rigenerare e crescere. “Un traguardo che segna un primato per il nostro Paese e che a fine settembre sarà illustrato in Turchia nell’ambito di un congresso scientifico internazionale”, si legge in un passo della motivazione che ha voluto “riconoscere al dott. Lucio Urbani competenza e umanità che convivono nella sua professione, permettendogli di essere annoverato tra i grandi medici del nostro Paese impegnati ogni giorno a mettere in luce i bagliori di un progresso che con stupore e meraviglia, abbandona il passato per promuovere l’innovazione, la ricerca, la scienza d’avanguardia”.

            La cerimonia di premiazione è stata introdotta da Salvatore La Rosa, presidente del premio, medico e marito della compianta dott.ssa Bianca Cannizzaro che ne ha tracciato un profilo personale ricordandola come una professionista “che ha amato essere medico fino alla fine dei suoi giorni” e “donna rispettosa delle regole, valori che ha inculcato ai figli Francesco e Giuseppe. In loro rivedo lei”, ha proseguito commosso nel ringraziare la numerosa platea di amici e colleghi.

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Una donna al comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana

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Palermo – Una donna al comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana. Si tratta del dirigente Dorotea di Trapani. La scelta di Di Trapani si inserisce in un progetto di riforma e valorizzazione del Corpo Forestale Siciliano, che svolge un ruolo cruciale nella tutela del territorio e della salute pubblica.

L’assessore al Territorio e Ambiente, Giusi Savarino, ha espresso grande soddisfazione per la nomina di Dorotea Di Trapani a comandante del Corpo Forestale, che rappresenta un cambiamento epocale nella storia dell’istituzione.

“La nomina di Dorotea Di Trapani rappresenta non solo un segnale forte per la parità di genere, ma anche un’opportunità per introdurre nuove visioni e competenze nella protezione dell’ambiente, nella prevenzione degli incendi e nella gestione delle risorse naturali”, ha dichiarato l’assessore Savarino, condividendo l’importanza di questa scelta per il futuro dell’ente.

L’assessore ha sottolineato inoltre la piena conformità delle nomine alle linee guida ANAC per la prevenzione della corruzione, un principio che ha guidato l’intero processo di selezione. Oltre alla designazione di Di Trapani, la giunta regionale ha approvato anche la nomina di Rino Beringheli e Beppe Battaglia a dirigenti generali dell’Assessorato al Territorio e Ambiente.

“Auguro buon lavoro all’ing. Dorotea Di Trapani e mi congratulo per l’eccellente incarico che le è stato conferito da parte del presidente Schifani. In questi mesi il lavoro che ha portato avanti da Commissario della provincia è stato molto apprezzato.

Ha dato un impulso importante al nostro territorio come gli interventi attuati e programmati nelle scuole medie secondarie di competenza della provincia, ma soprattutto in tema di viabilità dove sono state fatte già venti gare per il ripristino dei manti stradali.”

Lo dice l’on. Michele Mancuso, deputato regionale di Forza Italia commenta la nomina di Dorotea Di Trapani per la guida del Corpo Forestale della Regione Siciliana.“L’incarico che oggi rappresenta – conclude l’onorevole Mancuso – è veramente prestigioso, sarà per lei un’esperienza brillante, accompagnata anche dalla sua eccellente competenza in questo ambito”.

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A Casa Sanremo successo per i “Nela”: nella band anche la chitarrista gelese Flavia Messinese

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Loro sono Manuela Raduano, Rosario Di Giorgio, Francesco Prencipe, Gabriele Antonante e la chitarrista gelese Flavia Messinese: la loro band, i “Nela”, ha avuto successo a Casa Sanremo con il brano “Con te non stavo bene”, disponibile su Spotify.

Un pezzo che è stato selezionato e permetterà al gruppo di recarsi nuovamente a Sanremo il 26 febbraio per un prestigioso campus. Per loro l’emozione di giornate stimolanti nel bel mezzo del Festival, tra un’intervista a Radio Norba e il contatto ravvicinato con il mondo della musica italiana ai suoi massimi livelli.

«È stata una grande esperienza – ha sottolineato Flavia Messinese – proprio perché condivisa con belle persone e questa è per noi la cosa più importante: siamo un gruppo molto coeso e questa cosa è stata molto apprezzata».

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San Valentino ovvero l’amore senza età alla Rsa della clinica Santa Barbara

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Chi l’ha detto che San Valentino debba essere una festa soltanto per giovani? L’amore non conosce età e può assumere tutte le sfumature possibili…

Lo dimostra la festa tenutasi oggi nella residenza sanitaria assistenziale del Santa Barbara che ospita una trentina di anziani autosufficienti e non che hanno voluto festeggiare l’amore per la vita, per i propri compagni di soggiorno e il personale che con dedizione si occupa di loro.

Tutti hanno partecipato allo scambio di piccoli regali ,qualche sacchetto di cioccolatini e delle rose.Con loro le famiglie e i nipoti. A fare gli onore di casa il sempreverde avvocato Biagio La Bella un giovanotto di 97 anni amato e conteso dalle signore che fanno a gara per avere uno sguardo e un baciamano.
Biagio è un mattacchione che ammalia le sue donne suonando al pianoforte brani significativi legati all’amore. E tra un brano e l’altro e una strizzatina d’occhio …la vita dell’RSA di Via Minerbio scorre con dolcezza in una sana comunità. Un particolare ringraziamento è stato espresso dalle famiglie all’ organizzatrice dell’evento Angela Rossello ,agli infermieri e agli operatori sanitari.

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