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Alabiso: “La Lega respinge qualsiasi ipotesi di governo di salute pubblica”

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“Abbiamo sempre sostenuto l’incapacità amministrativa di questa accozzaglia con in testa il sindaco, cosi come la debolezza pscologica nel non saper gestire gli alleati.
Lo abbiamo detto già in campagna elettorale, i fatti, purtroppo per la città, continuano a darci ragioni, pur di vincere le elezioni, hanno fatto tutti i tipi di accordi ed ecco il risultato.
Non hanno fatto altro che litigare tra loro da subito ed in più un  sindaco che continua a litigare con tutti e su tutto”: così esordisce il coordinatore cittadino della Lega Emanuele Alabiso in una nota di commento alla crisi politica .

Alabiso aggiunge: L’’azzeramento lo poteva fare già un anno fa, forse avrebbe avuto una marcia in più per continuare . Oggi con una linea di guerriglia interna , che punta sulle poltrone e commissioni hanno certificato il fallimento. Non c’è alcuna visione politica su come gestire l’attività amministrativa, si naviga a vista, tra l’altro male, neanche la normale amministrazione si riesce a gestire , vedi lo stato di degrado in cui versa la città tra spazzatura e sporcizia, le strade colabrodo, una zona industriale lasciata all’abbandono.
La lega respinge qualsiasi voce di possibilità di un governo di salute pubblica, Quale sarebbe il senso nel dover appoggiare un sindaco, che ha già un accordo con Forza italia per un posto a Roma e che lo vedrebbe lasciare  anzitempo nel 2023 , noi ci prendiamo le nostre responsabilità che lo facciano anche gli altri”

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Flash news

Il laboratorio PeR verso l’assemblea costituente e Donegani attacca la Giunta ibrida e promiscua

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È ripresa dopo la pausa estiva l’attività politica del laboratorio politico PeR.Nella sede di piazza Martiri il suo fondatore Miguel Donegani ha tenuto una riunione molto patatecipata.

Due ore di intenso dibattito per fare il punto della situazione politica e parlate delle criticità della città che sono evidenti. “Rilanceremo le nostre proposte, i nostri temi della campagna elettorale e della scuola politica. Lo faremo in maniera determinante anche alla assemblea costituente che faremo nei primi di Ottobre per eleggere gli organismi comunali, provinciali e il segretario Regionale” – ha annunciato Donegani

Il laboratorio attenzionerá le problematiche della città avanzando proposte concrete

” Le faremo – continua Donegani- nell’interesse dei cittadini, ma saremo intransigenti sulle disattenzioni che non potranno più verificarsi in un momento di grave difficoltà che la città sta attraversando. Non ci rivediamo in questa amministrazione che non ha un campo progressista potabile e coerente anche alla luce delle ultime dichiarazioni. Il nostro avversario e’ il centro destra ma la nostra coerenza ci tiene distanti ad oggi da una giunta ibrida e promiscua. Pur non di meno non ci sottraiamo a dare il contributo esterno costruttivo nell’ interesse generale della città”

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La Procura di Palermo chiede la condanna a sette anni per Rosario Crocetta

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Avrebbe favorito la compagnia Ustica lines con un bando ad hoc per il servizio di collegamento marittimo con le isole minori in cambio di tangenti: con questa accusa oggi la Procura di Palermo ha chiesto la condanna dell’ex presidente della Regione Rosario Crocetta a 7 anni di reclusione, a 6 anni e 6 mesi invece , per l’armatore Ettore Morace e per l’allora collaboratore di Crocetta Massimo Finocchiaro.

La Procura ha chiesto anche una multa di 400 mila euro per la compagnia marittima Liberty Lines. La tesi sostenuta dall’accusa è che l’allora presidente della Regione in cambio di tangenti avrebbe creato il bando a misura per la compagnia marittima di Morace in modo che potesse mantenere il monopolio dei traghetti per le isole minori.

Nelle more arrivò la proroga del servizio nel 2017, favore ricambiato da Morace con un contributo elettorale di 5 mila euro destinato a il movimento politico dell’ex presidente della Regione. Il processo riprende tra un mese.

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Cronaca

Filippo Tinnirello ha ucciso la madre,si è lavato e si è costituito

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Si è lavato e ha cambiato gli abiti dopo aver ucciso la madre Francesca Ferrigno. Non c’erano tracce di sangue nelle mani e negli abiti di Filippo Tinnirello quando si è presentato ieri sera al Commissariato di polizia confessando il matricidio. Con lei aveva continue liti. L’ultima pare per il diniego della donna a dargli i soldi per la droga.

Non ha però detto nulla poi quando si è trovato davanti ai magistrati che seguono l’indagine. È stato poi tradotto dai carabinieri al carcere di Balate a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Sul corpo della madre, morta dissanguata, è stata disposta l’autopsia che stabilirà con quante coltellate è stata colpita dal figlio omicida. Fatali sembra che siano state quelle all’addome e alla gola.

Filippo Tinnirello era già stato denunciato due volte negli anni passati dalla madre per maltrattamenti ed era finito in una residenza protetta del Ragusano. Entrambe le volte la madre lo aveva ricevuto a casa in concomitanza con lievi miglioramenti delle sue condizioni psichiche. Era in cura presso il Dipartimento di salute mentale. Ieri sera però dopo l’ennesima lite con la madre si è scagliato contro di lei senza darle scampo.

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