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Cronaca

Arresti domiciliari per un uomo indagato di violenza sessuale ed atti osceni in presenza di minori

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La Squadra Mobile di Caltanissetta nel corso delle indagini preliminari, ha eseguito una misura cautelare personale emessa, su richiesta della Procura della Repubblica di Caltanissetta, dal Giudice per le Indagini Preliminari. All’indagato è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico in quanto è gravemente indiziato di aver commesso i reati di violenza sessuale ed atti osceni in presenza di minori.

A fine giugno scorso, la Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha avviato indagini a seguito di più fatti denunciati da alcune quattordicenni .

Le persone informate sui fatti, che non si conoscevano tra loro, in relazione all’autore, dichiaravano tutte di aver assistito a delle condotte quasi identiche, pertanto gli investigatori sospettavano potesse trattarsi di un’unica persona. Le minori, ascoltate dalla Sezione specializzata in reati contro la persona, dichiaravano di aver notato l’uomo oggi indagato mentre compiva atti osceni in luogo pubblico, in particolar modo in un luogo frequentato da minori.

L’arrestato è altresì indiziato di aver tentato di approcciare una ragazza appena maggiorenne alla quale avrebbe mostrato dei video pornografici dal suo telefono e poi l’avrebbe palpeggiata nella parti intime, condotta che per le norme vigenti è da attribuirsi al reato di violenza sessuale. Tutte le persone ascoltate dagli investigatori della Squadra Mobile hanno riconosciuto l’ indagato come il presunto autore delle condotte contestate.

La Procura della Repubblica di Caltanissetta, valutati i gravi indizi di colpevolezza raccolti dalla Polizia di Stato, ha richiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari l’applicazione degli arresti domiciliari con applicazione di braccialetto elettronico. La Squadra Mobile, non appena ricevuto l’ordine di cattura, ha immediatamente eseguito la misura cautelare, mettendo il presunto autore dei reati a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per le prossime fasi previste dalle norme.

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Cronaca

Tre arresti a Caltanissetta per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

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La Polizia ha eseguito tre provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dell’Autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate e condannate a vario titolo per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Due provvedimenti riguardano la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del “braccialetto elettronico”, che gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta anno notificato a un 50enne e a un 35enne indagati per atti persecutori nei confronti delle ex compagne. Un provvedimento di applicazione di misura alternativa alla detenzione riguarda, invece, un 37enne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie, il quale dovrà scontare la pena in regime di detenzione domiciliare.

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Retata nell’Agrigentino e nel Nisseno, 13 arresti

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Blitz antimafia dei Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, nella città dei templi, Favara, Canicattì, Porto Empedocle e San Cataldo, con il supporto del Nucleo Eliportato Cacciatori di Sicilia e dei Nuclei Cinofili di Palermo e Nicolosi. Tredici le persone fermate: l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver agito utilizzando il metodo mafioso per agevolare l’associazione mafiosa “cosa nostra”. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia.

Sono state eseguite varie perquisizioni personali e domiciliari delegate dalla Procura distrettuale nei confronti di ulteriori soggetti indagati nello stesso procedimento penale.Il provvedimento trae origine dalle attività d’indagini svolte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo Carabinieri di Agrigento e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, dal mese di dicembre 2024 a tutt’oggi, che costituiscono la naturale prosecuzione di quelle dello scorso 14 gennaio 2025 con l’esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di 48 persone.Dall’inchiesta è emersa un’ampissima disponibilità di armi – anche da guerra – in capo ai sodali. In particolare, negli atti intimidatori perpetrati rispettivamente nel mese di dicembre 2024 ai danni di una rivendita di frutta e verdura di Agrigento e nello scorso mese di giugno ai danni di un panificio di Porto Empedocle, sono stati esplosi a raffica svariati colpi utilizzando un fucile mitragliatore AK-47, meglio noto come kalashnikov.

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Coltivava cannabis in casa, niscemese in manette

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Un niscemese di 50 anni, è stato arrestato dai Carabinieri per produzione, coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.Nel corso di una perquisizione domiciliare d’iniziativa, i militari hanno scoperto all’ultimo piano dell’abitazione dell’indagato una serra artigianale completa di impianto di aerazione, allestita per la coltivazione di piante di cannabis indica. All’interno del locale sono state rinvenute cinque piante di marijuana, ognuna di altezza superiore al metro.

Durante le operazioni, i Carabinieri hanno inoltre trovato e sequestrato due contenitori in vetro contenenti complessivamente 34 grammi di marijuana, un grammo di hashish e vari attrezzi utilizzati per la pesatura.L’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari.L’operazione si inserisce nell’ambito della costante azione condotta dall’Arma per prevenire e reprimere la diffusione delle droghe sul territorio.

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