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Cronaca

Arresti per rapine a Comiso

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COMISO – La Polizia di Comiso ha eseguito due misure di custodia cautelare emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari  presso il Tribunale di Ragusa, nei confronti di due stranieri, residenti da tempo a Comiso, autori di una rapina in danno di un ignaro cittadino e subito dopo di una aggressione con spranghe e mazze a danno di altra persona.

Sabato notte del 26 novembre scorso, è giunta la richiesta di soccorso di due persone per  patita aggressione. La volante intervenuta, constatava la presenza di due persone ferite che raccontavano,   l’una di essere stato preso a sprangate e poi rapinato del cellulare mentre rientrava presso la propria abitazione da due soggetti che successivamente si recavano verso casa dell’altra persona ferita danneggiando con spranghe di ferro la porta d’ingresso.

Le modalità violente di due episodi hanno indirizzato i poliziotti sulle tracce di un uomo che in estate era stato autore di una aggressione in danno dello stesso proprietario della casa danneggiata (arrestato in quel frangente per resistenza a pubblico ufficiale) e per avere aizzato in pieno centro comisano il proprio cane contro un anziano signore, che nell’occorso aveva riportato gravi lesioni.

Gli elementi indiziari, corroborati da elementi oggettivi quali le registrazioni dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati consentivano agli Agenti di individuare ed identificare soggetti, ritenutosi responsabili dei reati commessi.

Il quadro inquisitorio ricostruito veniva pienamente condiviso dalla Procura della Repubblica di Ragusa, che si chiedeva al GIP l’adozione di idonee misure restrittive finalizzate altresì a scongiurare il pericolo della commissione di altri reati contro la persona, anche in considerazione della gravità delle condotte poste in essere dagli aggressori. I due uomini, A.A. 36enne ed T.Z. 30enne, tunisini, sono stato associati alla Casa Circondariale di Ragusa

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Cronaca

Spacciatore gelese in trasferta a Catania, arrestato dalla Polizia

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Un gelese di 26 anni e un ventiquattrenne di Capaci, sono stati arrestati dalla Polizia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. I due, sono stati fermati dai poliziotti della squadra volanti della Questura di Catania in piazza Ghandi, durante un ordinario posto di controllo. Dopo aver intimato l’alt all’autovettura con a bordo i due i giovani, i poliziotti hanno subito avvertito l’inconfondibile odore di marijuana fuoriuscire dal finestrino. I due hanno subito tentato di giustificarsi con i poliziotti, spiegando di aver fumato poco prima uno spinello.

La frettolosa spiegazione fornita dai giovani non ha convinto gli agenti che, al contrario, hanno rafforzato i loro sospetti, ritenendo che entrambi potessero ancora avere a disposizione della sostanza stupefacente. Per questo motivo, i due sono stati fatti scendere dall’auto e sono stati sottoposti a perquisizione, che è stata estesa all’autovettura. Sotto al sedile del conducente è stato trovato uno zaino contenente 43 bustine di marijuana per un totale di quasi 350 grammi e 23 bustine con 20 grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata.

Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei confronti di entrambi la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza.

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Blitz contro immigrazione clandestina, controlli anche a Gela e a Niscemi

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Una maxi operazione della Polizia di Stato contro l’immigrazione clandestina è stata eseguita in 23 province italiane, tra cui Caltanissetta. Le indagini hanno fatto luce sul giro d’affari milionario di diverse organizzazioni criminali che, per favorire l’ingresso di stranieri irregolari, anche con la connivenza di datori di lavoro, falsificavano contratti e documenti per accedere illecitamente alle quote previste dal ‘decreto flussi’. Nella provincia nissena l’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile si è concentrata sulle domande di ingresso in Italia per le quali erano state riscontrate anomalie in relazione ai domicili indicati per gli stranieri ed in relazione all’effettiva capacità reddituale delle imprese richiedenti i lavoratori. Nel corso delle operazioni, effettuate anche con l’ausilio dei poliziotti dei Commissariati di Gela e Niscemi, sono state controllate complessivamente 15 abitazioni e identificati 22 extracomunitari e 20 italiani.

In un’abitazione di Gela sono stati rintracciati due extracomunitari irregolari rimpatriati a mezzo di volo charter, a seguito di provvedimento di espulsione emesso dalla locale Prefettura. All’esito dei controlli, sono stati deferiti alla magistratura per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina due soggetti, un datore di lavoro e un cittadino straniero regolare.

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Cronaca

Tre arresti a Caltanissetta per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

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La Polizia ha eseguito tre provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dell’Autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate e condannate a vario titolo per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Due provvedimenti riguardano la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del “braccialetto elettronico”, che gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta anno notificato a un 50enne e a un 35enne indagati per atti persecutori nei confronti delle ex compagne. Un provvedimento di applicazione di misura alternativa alla detenzione riguarda, invece, un 37enne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie, il quale dovrà scontare la pena in regime di detenzione domiciliare.

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