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Cronaca

Arresto per tentata rapina

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Modica – Beccato dopo due mesi. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Modica e quelli della Tenenza di Scicli hanno eseguito un’Ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, su richiesta di quella Procura della Repubblica, nei confronti di un giovane sciclitano ritenuto responsabile di tentata rapina e lesioni personali aggravate.

Il malvivente 29enne, già noto alle Forze di Polizia, lo scorso 21 maggio, in piena notte, dopo essersi introdotto all’interno di un noto ristorante fast food di Scicli ed aver chiesto – sotto minaccia – al dipendente, di consegnargli la somma di 50 euro, ricevuto contestuale rifiuto, gli sferrava due pugni al volto scaraventandolo a terra.

Non contento, aggrediva un avventore del locale che era soccorso in aiuto dell’operaio, colpendolo con un pugno alla fronte e spingendolo con violenza. Il delinquente, non riuscendo nell’intento per la reazione opposta, si dava alla fuga facendo perdere le proprie tracce. L’aggressione cagionava al dipendente lesioni giudicate guaribili in 5 giorni; ben più gravi quelle dell’avventore, giudicate guaribili in giorni 30.

Il tempestivo intervento dei Carabinieri di Modica e le conseguenti indagini consentivano di ricostruire la dinamica dei fatti anche mediante l’acquisizione di filmati estratti da sistemi di video sorveglianza. Tutti gli elementi acquisiti e rassegnati all’Autorità Giudiziaria permettevano agli inquirenti di chiudere il cerchio ed identificare il reo che in soli due mesi è stato assicurato alla giustizia. L’arrestato, sottoposto agli arresti domiciliari, dovrà dunque rispondere di tentata rapina propria e di lesioni personali aggravati per aver cagionato alle vittime escoriazioni, traumi e fratture.

Il risultato investigativo manifesta ancora una volta l’attenzione rivolta alla collettività ed in particolare in occasione di tali crimini efferati che generano allarme e apprensione nella cittadinanza

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Cronaca

Spacciatore gelese in trasferta a Catania, arrestato dalla Polizia

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Un gelese di 26 anni e un ventiquattrenne di Capaci, sono stati arrestati dalla Polizia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. I due, sono stati fermati dai poliziotti della squadra volanti della Questura di Catania in piazza Ghandi, durante un ordinario posto di controllo. Dopo aver intimato l’alt all’autovettura con a bordo i due i giovani, i poliziotti hanno subito avvertito l’inconfondibile odore di marijuana fuoriuscire dal finestrino. I due hanno subito tentato di giustificarsi con i poliziotti, spiegando di aver fumato poco prima uno spinello.

La frettolosa spiegazione fornita dai giovani non ha convinto gli agenti che, al contrario, hanno rafforzato i loro sospetti, ritenendo che entrambi potessero ancora avere a disposizione della sostanza stupefacente. Per questo motivo, i due sono stati fatti scendere dall’auto e sono stati sottoposti a perquisizione, che è stata estesa all’autovettura. Sotto al sedile del conducente è stato trovato uno zaino contenente 43 bustine di marijuana per un totale di quasi 350 grammi e 23 bustine con 20 grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata.

Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei confronti di entrambi la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza.

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Blitz contro immigrazione clandestina, controlli anche a Gela e a Niscemi

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Una maxi operazione della Polizia di Stato contro l’immigrazione clandestina è stata eseguita in 23 province italiane, tra cui Caltanissetta. Le indagini hanno fatto luce sul giro d’affari milionario di diverse organizzazioni criminali che, per favorire l’ingresso di stranieri irregolari, anche con la connivenza di datori di lavoro, falsificavano contratti e documenti per accedere illecitamente alle quote previste dal ‘decreto flussi’. Nella provincia nissena l’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile si è concentrata sulle domande di ingresso in Italia per le quali erano state riscontrate anomalie in relazione ai domicili indicati per gli stranieri ed in relazione all’effettiva capacità reddituale delle imprese richiedenti i lavoratori. Nel corso delle operazioni, effettuate anche con l’ausilio dei poliziotti dei Commissariati di Gela e Niscemi, sono state controllate complessivamente 15 abitazioni e identificati 22 extracomunitari e 20 italiani.

In un’abitazione di Gela sono stati rintracciati due extracomunitari irregolari rimpatriati a mezzo di volo charter, a seguito di provvedimento di espulsione emesso dalla locale Prefettura. All’esito dei controlli, sono stati deferiti alla magistratura per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina due soggetti, un datore di lavoro e un cittadino straniero regolare.

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Cronaca

Tre arresti a Caltanissetta per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

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La Polizia ha eseguito tre provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dell’Autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate e condannate a vario titolo per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Due provvedimenti riguardano la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del “braccialetto elettronico”, che gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta anno notificato a un 50enne e a un 35enne indagati per atti persecutori nei confronti delle ex compagne. Un provvedimento di applicazione di misura alternativa alla detenzione riguarda, invece, un 37enne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie, il quale dovrà scontare la pena in regime di detenzione domiciliare.

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