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Politica

Arrivano 17 milioni per le palestre scolastiche siciliane

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Palermo – “Arrivano oltre 17 milioni di euro per le palestre scolastiche e strutture sportive siciliane. Il lavoro messo in campo del M5S ha dato i suoi concreti frutti, in tantissime scuole dell’Isola si comincia finalmente a voltare pagina”.

Lo afferma la sottosegretaria al ministero dell’Istruzione e candidata per il M5S alle primarie per il campo progressista Barbara Floridia, che annuncia la pubblicazione della graduatoria relativa ai finanziamenti per la Sicilia dal piano nazionale PNRR per la costruzione  di nuove costruzioni e l’efficientamento di quelli esistenti. La graduatoria è relativa ai  Comuni ed ex province regionali ammessi al bando ‘Futura, la scuola per l’Italia di domani’, emesso dal Ministero dell’Istruzione che prevedeva la presentazione di proposte per la messa in sicurezza e/o realizzazione di palestre scolastiche, da finanziare nell’ambito del PNNR. 

“C’è chi lavora  – dice Floridia – e chi chiacchiera. Questo è l’ennesimo finanziamento plurimilionario che abbiamo garantito alla Sicilia e grazie al quale partiranno cantieri e strutture finalmente agibili e funzionanti per le giovani generazioni, per le scuole, un settore strategico per il futuro della nostra Regione e, mi si consenta, per l’intero Paese. Mentre c’è chi è impegnato a filosofeggiare, io da insegnante prima e da esponente di governo poi, sento forte la responsabilità di portare soluzioni concrete, soldi e cantieri. Questo ennesimo finanziamento ne è la palese dimostrazione”.  

Nello specifico, circa 12 milioni e 700 mila euro sono in arrivo per le strutture sportive di competenza comunale mentre 4 e 450 mila sono quelli programmati dalle ex province, ovvero Città Metropolitane e Consorzi Comunali. 

Il bando emesso ha quindi l’obiettivo di aumentare la disponibilità di palestre, impianti sportivi anche all’aperto, costruendo, mettendo in sicurezza o ristrutturando palestre o aree sportive all’aperto da utilizzare come palestre per le scuole di primo e secondo ciclo di istruzione. Il piano nazionale di ripresa e resilienza si pone tra i suoi obiettivi principali anche quello del potenziamento dello sport a scuola con la costruzione di nuove palestre, la ristrutturazione di quelle esistenti e l’acquisto di attrezzature adeguate. Ciò servirà sia ad ampliare l’offerta didattica complessiva sia ad aumentare la diffusione delle strutture sportive nel territorio

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Donegani sull’ex pontile:”i fondi per demolirlo siano usati per tutelarlo.Non si cancelli la storia di Gela”

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Il segretario regionale di PeR interviene sulla notizia che l’iter della Regione prevede ancora in essere la demolizione del pontile sbarcatoio, iter che risale ad anni addietro con la politica e la società civile che si opposero. Infatti i lavori non sono mai partiti e neanche assegnati, Oggi la Regione cambia il responsabile unico del progetto e potrebbe riprendere un accelerazione dell’iter per la demolizione.


Il movimento PeR evidenzia che il Pontile Sbarcatoio è un opera di importanza storica cui è legata la stessa identità culturale, economica e paesaggistica della città di Gela.


“La Regione Siciliana, con sue leggi- sottolinea l’esponente dei progressisti- ha l’obbligo alla valorizzazione ed alla conservazione dei siti e delle strutture esistenti nel suo territorio che abbiano avuto una loro importanza in occasione degli eventi bellici del primo e del secondo conflitto mondiale, preservandone la loro identità.Chiediamo al Sindaco di Stefano e ai nostri Deputati Regionali e Nazionali che si facciano garanti del rispetto di tali norme, imponendo alla Regione Siciliana di impiegare i fondi di cui alla L. Regionale 20.03.2015 n. 5 per assicurare il mantenimento dell’ex pontile sbarcatoio, la sua tutela e la sua giusta valorizzazione quale bene monumentale e storico, oltre che importante simbolo del patrimonio storico-culturale”.

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La Commissione Sanità: “l’Asp2 non vuole rapporti istituzionali”

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La presidente della Commissione Ambiente e Sanità Floriana Cascio ed i componenti Francesco Castellana, Sara Cavallo, Maria Grazia Fasciana e Armando Irti il 4 settembre scorso alle ore 8.30 fece visita al Centro punto prelievi del PO di Gela dietro segnalazione di alcuni cittadini che li avevano informato della situazione precaria del centro.

Emerse che i locali erano angusti, l’aria viziata e opprimente, caldo asfissiante e la fila di persone che arrivava al cancello di ingresso esterno. Subito dopo la Commissione comunicò al Direttore Dott. Cirrone Cipolla i disagi arrecati all’utenza e l’esigenza di spostare il centro prelievi.

“Oggi – fanno sapere i componenti del comitato- costatiamo il cambiamento di posizionamento e miglioramento del centro punto prelievi con soddisfazione”.

La commissione riscontra suo malgrado ogni interruzione dei rapporti istituzionali. Si sarebbe infatti aspettata un riscontro positivo rispetto ai risultati ottenuti da parte della dirigenza dell’Asp2 considerato che aveva sollevato l’inefficienza del servizio e che oggi per il bene della comunità pare abbia raggiunto uno standard di normalità.

“La Commissione vuole ricordare che ogni interlocuzione e audizione non dovrà essere considerata dalla dirigenza asp come un processo sommario, quanto piuttosto un rapporto di collaborazione per il bene dei nostri cittadini”- si legge in una nota.

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Interrogazione del sen.Loreficd al ministro dell’ambiente sui lavori fermi del raddoppio del depuratore consortile

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Il senatore Pietro Lorefice ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin in merito ai gravi ritardi nei lavori di raddoppio della sezione urbana del depuratore consortile situato all’interno della Raffineria di Gela.

Il potenziamento del depuratore è cruciale per il trattamento delle acque reflue prima che vengano scaricate in mare. Allo stato attuale, l’impianto non è assolutamente adeguato a gestire tutti i reflui, con la tragica conseguenza che le sostanze inquinanti pregiudicano l’ambiente e la salute degli abitanti.

Nonostante l’iter dei lavori fosse stato avviato oltre un decennio fa(iter avviato nel 2012) , assegnazioni, revoche, aggiudicazioni, ritardi hanno portato a uno stallo: i lavori risultano fermi dal 30 giugno 2023 per mancanza di copertura economica, a causa dell’aumento dei costi e delle compensazioni previste dalla legge, oltre a varianti progettuali intervenute nel corso del tempo.

“L’ennesima situazione inaccettabile per la Sicilia, e in particolare per quelle aree già compromesse a livello ambientale e che, in particolare per la gestione delle acque reflue, espone il nostro Paese alla quarta sanzione da parte dell’Unione Europea, con un aggravio spaventoso per la finanza pubblica” – ha evidenziato

Loregice chiede quindi al Ministro se sia a conoscenza della vicenda e, soprattutto, se non ritenga opportuno affidare il completamento dell’opera al Commissario straordinario unico per la depurazione, al fine di sbloccare l’iter e garantire finalmente la realizzazione di un’infrastruttura essenziale per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, messi a dura prova da anni di inquinamento.

“Il Ministro Pichetto Fratin, sappiamo essere sicuramente al corrente di quanto un impianto di depurazione efficiente sia essenziale per la salvaguardia degli ecosistemi e della salute pubblica, avendo egli stesso recentemente partecipato all’inaugurazione del depuratore di Affi.E se questo vale per Affi, a maggior ragione deve valere per Gela, un’area classificata “a elevato rischio di crisi ambientale”, con un piano di risanamento e disinquinamento ambientale inattuato e inserita tra i Siti di Interesse Nazionale per la bonifica.Insomma, siamo alle solite? Mentre al nord si tagliano nastri, qui al Sud si tagliano fondi?Chiedo quindi al Ministro se non sia opportuno intervenire con la stessa solerzia dimostrata altrove, essendo inaccettabile classificare l’Italia in territori o cittadini di serie A e di serie B.Il territorio di Gela e i gelesi hanno già pagato troppo in Salute e Ambiente: ulteriori lungaggini burocratiche non possono e non devono andare ad esacerbare una situazione di degrado ambientale e sanitario insostenibili.”- conclude

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