Butera – Di fronte ad un pubblico delle grandi occasioni, piu’ di 200 persone, con rappresentanze dei comuni limitrofi, Riesi, Gela e Mazzarino e ovviamente tantissimi buteresi, per assistere alla commedia brillante in due atti ” Cu Siti, Chi Vuliti, Li Purtastivu Li Sordi ?” messa in scena dalla compagnia teatrale ” Angelo Musco ” di Riesi per la regia di Guglielmo Gallè e la direzione artistica di Antonio Lana.
Un cavallo di battaglia che ha riscosso tanto successo negli anni vincendo diverse rassegne non solo in Sicilia ma anche al nord Italia.
Ecco la trama:
Pasquale anziano benestante prestava soldi e riscuoteva con gli interessi, quando il suo stato di salute si aggravo’ inizio a riscuotere tutto senza prestare soldi piu a nessuno .Il nipote che andava sempre a farsi dare soldi dopo la morte de vecchio , chiese alla moglie del vecchio di mettersi insieme per poter usufruire dell’ eredità..ma dopo tante peripezie e colpi di scena, il vecchio si sveglia dalla morte apparente e ritorna a casa…
Il numeroso pubblico si è tanto divertito ridendo e applaudendo per tutta la serata e alla fine si è anche alzato in piedi omaggiando l’ opera messa in scena dai riesini.
La rappresentazione è stata inserita in una rassegna organizzata dal comune di Butera in collaborazione della locale Pro Loco .A conclusione dello spettacolo tutti i presenti compreso il Sindaco Giovanni Zuccala’ ,il Presidente del Consiglio Comunale Emilio Tallarita e tutta l’ amministrazione comunale, si sono congratulati.
Questi i componenti della Angelo Musco : Salvatore La Rocca, Rosangela Volpe, Angelo Bellina, Giuseppe Forcella, Alessandra Ficicchia, Carmela Butera, Luigi Liberale, Maurizio Giuliana, Francesca Carruba, Salvatore Ministeri, Nadia Toninelli, Cristian Perrotti, Anna Selvaggio, Ester Carruba, Vincenzo Scibetta, Giusy Amodeo, Nicola Cigno, Rino Cigno, Guglielmo Gallè e Antonio Lana .Prossimo appuntamento sabato 23 Novembre in una rassegna a Sommatino.
Un gelese di 26 anni e un ventiquattrenne di Capaci, sono stati arrestati dalla Polizia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. I due, sono stati fermati dai poliziotti della squadra volanti della Questura di Catania in piazza Ghandi, durante un ordinario posto di controllo. Dopo aver intimato l’alt all’autovettura con a bordo i due i giovani, i poliziotti hanno subito avvertito l’inconfondibile odore di marijuana fuoriuscire dal finestrino. I due hanno subito tentato di giustificarsi con i poliziotti, spiegando di aver fumato poco prima uno spinello.
La frettolosa spiegazione fornita dai giovani non ha convinto gli agenti che, al contrario, hanno rafforzato i loro sospetti, ritenendo che entrambi potessero ancora avere a disposizione della sostanza stupefacente. Per questo motivo, i due sono stati fatti scendere dall’auto e sono stati sottoposti a perquisizione, che è stata estesa all’autovettura. Sotto al sedile del conducente è stato trovato uno zaino contenente 43 bustine di marijuana per un totale di quasi 350 grammi e 23 bustine con 20 grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata.
Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei confronti di entrambi la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza.
Una maxi operazione della Polizia di Stato contro l’immigrazione clandestina è stata eseguita in 23 province italiane, tra cui Caltanissetta. Le indagini hanno fatto luce sul giro d’affari milionario di diverse organizzazioni criminali che, per favorire l’ingresso di stranieri irregolari, anche con la connivenza di datori di lavoro, falsificavano contratti e documenti per accedere illecitamente alle quote previste dal ‘decreto flussi’. Nella provincia nissena l’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile si è concentrata sulle domande di ingresso in Italia per le quali erano state riscontrate anomalie in relazione ai domicili indicati per gli stranieri ed in relazione all’effettiva capacità reddituale delle imprese richiedenti i lavoratori. Nel corso delle operazioni, effettuate anche con l’ausilio dei poliziotti dei Commissariati di Gela e Niscemi, sono state controllate complessivamente 15 abitazioni e identificati 22 extracomunitari e 20 italiani.
In un’abitazione di Gela sono stati rintracciati due extracomunitari irregolari rimpatriati a mezzo di volo charter, a seguito di provvedimento di espulsione emesso dalla locale Prefettura. All’esito dei controlli, sono stati deferiti alla magistratura per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina due soggetti, un datore di lavoro e un cittadino straniero regolare.
La Polizia ha eseguito tre provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dell’Autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate e condannate a vario titolo per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Due provvedimenti riguardano la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del “braccialetto elettronico”, che gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta anno notificato a un 50enne e a un 35enne indagati per atti persecutori nei confronti delle ex compagne. Un provvedimento di applicazione di misura alternativa alla detenzione riguarda, invece, un 37enne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie, il quale dovrà scontare la pena in regime di detenzione domiciliare.