Seguici su:

Cronaca

Cacciatore denunciato dalle Guardie venatorie: usava un fucile truccato

Pubblicato

il


Le Guardie venatorie del WWF di Caltanissetta lo avevano “beccato” a caccia con un fucile semiautomatico “truccato”: nel caricatore dell’arma, infatti, era stato smontato il riduttore e, quindi, il fucile poteva sparare ben più dei tre colpi consentiti dalla legge. Si tratta di un espediente che molti cacciatori usano al fine di avere a disposizione più colpi da sparare quasi a raffica, abbattendo molte più prede con un solo tiro. Così, nel 2018, il 64enne cacciatore di San Cataldo (CL) fu denunciato dalle Guardie WWF e l’arma fu sottoposta a sequestro penale; la Procura della Repubblica proseguì le indagini sulla base della relazione di servizio degli Agenti del WWF fino al rinvio a giudizio del cacciatore, con le ipotesi di reato di “esercizio della caccia con mezzi vietati”, ai sensi della legge 157/1992 sulla caccia, ed “alterazione di armi da fuoco con aumento della potenzialità offensiva”, ai sensi della legge 110/1975 sulle armi.

Nel 2020 è iniziato il processo presso il Tribunale di Caltanissetta, nel corso del quale il cacciatore ne ha chiesto la sospensione per essere sottoposto alla “messa alla prova”, affidato all’ufficio di esecuzione penale esterna per lo svolgimento di un programma di trattamento che prevede l’esecuzione di lavori in favore della collettività e di utilità sociale. Adesso, con un provvedimento depositato nei giorni scorsi, il Giudice monocratico ha accolto la richiesta dell’imputato, ma ha anche ordinato al cacciatore di risarcire il WWF Sicilia Centrale Onlus – costituitosi come parte civile con l’avv. Salvatore Patri’ – per il danno arrecato alla nota Associazione ambientalista, costantemente impegnata anche nel Nisseno per la tutela della fauna e della natura, quantificandolo in 1.500 euro.

Ogni anno durante la stagione venatoria le Guardie volontarie del WWF perlustrano l’intero territorio della provincia di Caltanissetta con mirati servizi antibracconaggio, rilevando numerose e gravi infrazioni commesse da cacciatori con regolare licenza e tesserino, ma che esercitano la caccia in periodi o zone di divieto, a carico di specie non cacciabili o con mezzi e modalità proibite. Nella passata stagione venatoria 2021-22, per esempio, le Guardie WWF hanno deferito alle Procure della Repubblica di Caltanissetta e Gela complessivamente 9 cacciatori per diverse ipotesi di reato; per tutti questi casi sono ancora in corso gli accertamenti da parte dell’Autorità giudiziaria, mente la Questura nissena per molti di essi ha già avviato le procedure di sospensione o revoca del porto d’armi. La vigilanza venatoria ed antibracconaggio delle Guardie WWF viene spesso svolta in stretta collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, con la quale è operativo uno specifico protocollo d’intesa a livello nazionale.

«Le Guardie volontarie del WWF scelgono per vocazione, passione e senso civico di difendere in prima persona la natura e la fauna, contribuendo così a custodire il Bene Comune Natura e a presidiare il nostro territorio contro i numerosi e variegati reati ambientali (bracconaggio, pesca di frodo, discariche e cave illegali, incendi, inquinamento, abusivismo edilizio, maltrattamento e abbandono di animali ecc.) – dichiara Ennio Bonfanti, presidente di WWF Sicilia Centrale – rappresentando, spesso, l’unica presenza di controllo e vigilanza in angoli remoti delle nostre campagne. Con molto coraggio i nostri volontari – “armati” solo di binocolo, taccuini e tanto impegno civile – svolgono gratuitamente in nome e per conto dello Stato un prezioso servizio di pubblica utilità, contribuendo concretamente ad affermare la legalità e combattere i “crimini di natura” ed il clima di impunità troppo spesso diffuso».

In vista della nuova apertura della stagione di caccia, prevista per il prossimo settembre, il WWF sta implementando il proprio Nucleo di Vigilanza, dotandolo di veicoli ed attrezzature utili nel contrasto all’illegalità faunistico-venatoria. Le Guardie giurate WWF svolgono funzioni di vigilanza ambientale – venatoria – zoofila con la qualifica di “Pubblici Ufficiali” o di “Agenti di Polizia Giudiziaria”, secondo le leggi vigenti e nel rispetto delle disposizioni regolamentari previste. Per chi fosse interessato a ricevere maggiori informazioni sull’attività di vigilanza del WWF e su come diventarne Guardia volontaria, è attivo il profilo “facebook.com/corso.guardie.ecozoofile.wwf”.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Controlli amministrativi, denunce e sequestri della polizia stradale

Pubblicato

il

Nel corso di perquisizioni amministrative, la Polizia Stradale di Gela ha accertato che il titolare di un autolavaggio gestiva l’attività privo di qualsiasi autorizzazione, effettuando una gestione illecita delle acque reflue che venivano raccolte e smaltite in assenza delle necessarie iscrizioni e comunicazioni previste dal Testo Unico delle norme in materia ambientale.

L’uomo, un 46enne, è stato denunciato alla Procura di Gela e il Gip presso il Tribunale, accogliendo le richieste della Procura, ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo dell’impianto, ipotizzando il reato di gestione di rifiuti non autorizzata. I controlli, che sono stati eseguiti con l’ausilio dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, hanno consentito di accertare anche la presenza di due lavoratori privi di contratto di lavoro, per cui al titolare sono stati contestati gli illeciti per omessa sorveglianza sanitaria e omessa formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza. Nel corso dei controlli è stato sanzionato un altro titolare di autolavaggio trovato privo della denuncia di inizio attività e, anche in questo caso, con due lavoratori privi di contratto di lavoro. Nell’ambito dell’attività ispettiva complessivamente sono state accertate violazioni amministrative per oltre 20 mila euro, eseguito un sequestro preventivo, due sospensioni di attività imprenditoriale per lavoro nero e tre persone sono state denunciate alla magistratura.

Continua a leggere

Cronaca

Perseguitava la ex compagna: scatta il provvedimento

Pubblicato

il

Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica del Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, nel corso della serata di mercoledì, i Carabinieri della Stazione di Pozzallo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 47enne, domiciliato nella città marinara e già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato – allo stato degli atti e nella presente fase del procedimento, nella quale non è stato ancora instaurato il contradditorio con l’indagato – del reato di atti persecutori nei confronti di una donna con la quale aveva avuto una relazione. 

L’uomo, si sarebbe reso responsabile in più circostanze di atteggiamenti di estrema gelosia, in preda a stati di alterazione psicofisica dovuti all’uso di stupefacenti, culminati con percosse e minacce alla donna, anche con l’utilizzo di armi bianche. 

Questi comportamenti avrebbero fatto sì che la vittima vivesse in uno stato di agitazione emotiva per settimane, costringendola ad alterare e modificare le proprie abitudini di vita, nel timore di incontrare l’uomo e mettere a repentaglio la propria incolumità. 

Oltre alla donna, lo stalker avrebbe preso di mira anche l’uomo con cui credeva che la donna avesse intrapreso una nuova relazione, minacciandolo verbalmente, con l’utilizzo di applicazioni di messaggistica istantanea, e arrecando danni all’abitazione e alla sua autovettura, infrangendone il parabrezza e forandone gli pneumatici. 

Informata l’Autorità Giudiziaria da parte della Stazione di Pozzallo di quanto accaduto nel corso degli ultimi due mesi, vista l’esigenza di tutelare le due vittime, è stata applicata da parte del Gip del Tribunale di Ragusa la custodia cautelare in carcere per il 47enne.

Continua a leggere

Cronaca

Trovato un arsenale di armi

Pubblicato

il

La Polizia ha rinvenuto un arsenale di armi: sequestrate sette pistole, due fucili e un migliaio di munizioni.

Nel corso di un’operazione di polizia finalizzata alla prevenzione e repressione di reati in materia di possesso illegale di armi, lo scorso 12 marzo a Gela sono stati eseguiti diversi servizi di controllo straordinario del territorio, anche con l’impiego di unità cinofile anti-esplosivo della Polizia di Stato.

A conclusione di un’attività di perquisizione, gli agenti della Squadra Mobile e della S.I.S.C.O., Sezione Investigativa di Caltanissetta del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, hanno rinvenuto, occultato all’interno di un locale nella disponibilità di un uomo gelese, un ingente arsenale di armi, composto da sette pistole, due fucili e più di un migliaio di munizioni di diverso calibro.

A seguito del sequestro delle armi, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, A.S., 50enne, è stato condotto in carcere in stato di arresto nella flagranza di reato ed indagato per detenzione illegittima di armi da fuoco e ricettazione; dai primi accertamenti sembrerebbe infatti che alcune armi siano state in passato oggetto di furto, altre sembrerebbero presentare matricola abrasa e, pertanto, da considerarsi clandestine.

Il ritrovamento dell’eccezionale arsenale di armi e del relativo munizionamento attesta quanto elevata sia l’attenzione degli organi inquirenti nella repressione di reati in materia di detenzione illegittima di armi da fuoco. Gli investigatori dovranno adesso accertare se le armi possano essere state utilizzate per la commissione di pregresse azioni delittuose verificatesi in passato a Gela e nella provincia di Caltanissetta.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità