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Cronaca

Carlo e Concetta tornano a casa: domani le esequie

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Altri due figli di Gela lasciano la vite in strade sconosciute. A Gela il lavoro non c’è e si deve cercare altrove. Carlo l’aveva trovato nel Veneto e non avrebbe mai pensato di chiudere il suo percorso di vita là dove avrebbe dovuto trovare la sicurezza economica che nella sua città non c’è. Dormono insieme nel riposo eterno da cinque giorni. La magistratura del padovano ha firmato il nulla osta e le salme saranno trasportate stasera. Non è stata necessaria l’autopsia sui corpi. La dinamica è chiara. Carlo guidava nella sua corsia e il Suv gli è piombato addosso senza lasciargli scampo ed il guidatore è stato associato agli arresti domiciliari. Concetta era andato a trovarlo la scorsa settimana. Avevano trascorso giorni sereni insieme. Gli ultimi prima della tragedia. Avevano postato bellissime foto su Facebook, le ultime. Domattina sarà aperta la camera ardente nella casa del commiato di via Borromini e domani pomeriggio alle 16.30 I funerali nella chiesa di San Antonio.

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Cronaca

Incidente mortale: la vittima un vigile urbano di Caltanissetta

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Caltanissetta- Un raduno di motociclisti si è trasformata in tragedia. Giovanni Calvagno, 60 anni, di Caltanissetta, e’ il motociclista che ha perso la vita in un incidente autonomo lungo la strada statale 286 di Castelbuono.

L’ispettore della polizia municipale insieme a un gruppo di amici appassionato delle due ruote si stava recando a Castelbuono, in provincia di Palermo, quando per cause in corso di accertamento, ha perduto il controllo della sua Yamaha 900 ed è andato a finire contro la recinzione. Tra i primi a soccorrerlo il figlio che faceva parte della comitiva di motociclisti.

A causa dell’incidente mortale si registrano dei rallentamenti lungo la strada statale. Sul posto sono intervenute le squadre Anas e le Forze dell’Ordine per regolare in traffico.

Giovanni Calvagno, vigile urbano di Caltanissetta e figura molto nota in città, era parte di un gruppo di motociclisti in viaggio verso Castelbuono.

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Cronaca

Fugge dalla comunità terapeutica e ruba in un asilo sfondando l’ingresso a pietrate

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Ragusa – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria iblea per furto aggravato, danneggiamento e violazione degli obblighi imposti un 24enne marocchino che, nella notte tra martedì e mercoledì scorso, si era allontanato dalla comunità terapeutica ove risulta associato con vincolo di permanenza notturna.


Non nuovo a simili episodi, in quest’ultima circostanza il cittadino marocchino, con problematiche legate all’abuso di stupefacenti, ha sfogato i propri istinti criminali verso un asilo nido, fortunatamente deserto a quell’ora della notte, posto nelle immediate vicinanze della struttura terapeutica, prendendo a pietrate, con un grosso masso recuperato nelle vicinanze, la porta a vetri che consente l’accesso all’asilo da dove, riuscito ad intrufolarsi, rubava alcuni elettrodomestici, indumenti e generi alimentari.


Per il giovane extracomunitario, subito identificato e raggiunto dai militari grazie alle immediate ricerche attivate nel circondario a seguito dell’allarme lanciato dai responsabili dell’asilo non appena accortisi dell’accaduto, è scattato il deferimento all’Autorità Giudiziaria iblea.


Terminate le formalità di rito, il marocchino è stato quindi riaccompagnato presso la comunità terapeutica dalla quale si era arbitrariamente allontanato.

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Cronaca

Droga e armi, licatese in manette

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I Carabinieri di Licata, hanno arrestato, in flagranza di reato, un 51enne del luogo, perché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione di arma clandestina e munizionamento.

I militari, con il supporto dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, nel corso di una perquisizione effettuata all’interno di un ovile di proprietà dell’uomo, in contrada Agrabona, hanno rinvenuto, abilmente occultati, oltre un chilogrammo di marijuana, suddivisa in 5 buste di cellophane, un fucile calibro 12 a canne mozze e quasi 100 cartucce di diverso calibro, alcune di queste caricate a pallettoni.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per i successivi accertamenti.

L’arrestato, come disposto dalla Procura della Repubblica di Agrigento, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Agrigento in attesa dell’udienza di convalida.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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