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Centrodestra accusa il sindaco di saper innescare solo liti

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Oggi negozi aperti nel pomeriggio al centro storico per festeggiare il ritorno al lavoro e da domani i titolari di pubblici esercizi potranno presentare istanza al Comune per richiedere l’assegnazione gratuita di suolo pubblico. Chi  l’ha già ottenuto lo scorso anno non deve ripresentare la documentazione ma richiamare quella già esistente.Il consiglio comunale  convocato d’urgenza, nel giro di poche ore, ha teso una mano agli esercenti.Ma come da copione ogni cosa, anche positiva, sfocia in duello politico. Alla seduta erano assenti i consiglieri di centrodestra tranne Alabiso e il sindaco ed alcuni consiglieri di maggioranza hanno subito fatto notare questo particolare. Un’assenza per il voto di un atto che torna utile a tanti esercenti che per la pandemia non lavorano da tanti mesi.Lucio Greco ha espresso rammarico per la non presenza del centrodestra.Che però non ci sta ad incassare in silenzio.I consiglieri assenti fanno presente che si è  trattata di una coincidenza dettata da motivi familiari e di salute, facendo presente che la seduta convocata dal mattino per la sera crea difficoltà ad organizzarsi. “Il sindaco sa solo attaccare liti inutili – dice il consigliere di Db Gabriele Pellegrino – quel regolamento è stato votato all’unanimità lo scorso anno perché non avremmo dovuto farlo ora?” .E Salvatore Scerra di ” Un’altra Gela”: “Greco pensi alla maggioranza che non ha  invece che guardare in casa dell’opposizione ed eviti di parlare di un regolamento che è un frutto bipartisan del consiglio comunale e non certo suo. Non eravamo in aula per motivi familiari e di salute ma il regolamento non correva alcun rischio di non essere approvato.Si è sempre saputo.che andava bene per tutti”. 

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Cronaca

La promozione dei valori della democrazia

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Dal prof.Nuccio Mulè riceviamo e pubblichiamo:

La constatazione negli ultimi decenni di vedere manifestazioni pubbliche commemorative non sentite e sempre più disertate, appannaggio solo delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni d’Arma, sembra dimostrare che la nostra città è di fronte ad un’arretratezza culturale in cui la storia nazionale e, peggio ancora, quella locale pagano lo scotto di un disinteresse atavico delle istituzioni con la Scuola in primo piano che, soprattutto come sistema formativo, ha fatto e fa poco e niente per divulgare e far conoscere ai giovani la storia locale ma anche quella nazionale riferita in particolare alla Seconda Guerra Mondiale. 

Scuola che, al di là di rari casi nell’ambito delle direttive ministeriali, secondo il parere dello scrivente, ha fatto poco per promuovere i valori della democrazia, della giustizia, dell’uguaglianza e dell’educazione ambientale. E la recente reintroduzione dell’Educazione Civica nelle scuole ne è una dimostrazione, si spera solo che non faccia la stessa fine di quella che c’era prima, considerata spesso opzionale.


La scuola, oltre alla famiglia, nella sua azione formativa dovrebbe considerare primario il compito di formare il cittadino secondo i fondamenti di una civile convivenza e secondo i dettami della Costituzione i cui valori purtroppo oggi risultano sconosciuti e dimenticati dai più, docenti compresi.



La Costituzione, nata dalla Resistenza, al di là della contiguità temporale, ha avuto un sedimento culturale che è maturato grazie alle diverse esperienze di tre generazioni, oltre al fatto che essa deve la sua struttura e il suo spirito alle diverse matrici ideologiche dell’antifascismo. Antifascismo che, visti i rigurgiti fascisti di oggi, sarebbe opportuno rafforzare e rivivificare in tutte le sue componenti.


Una situazione poco studiata se non trascurata dalla storiografia ufficiale, è quella relativa all’attività dei Comitati di Liberazione Nazionale nel territorio siciliano, alla pari degli altri operanti nella Penisola, che ebbero una proficua operosità sia a Palermo che in tutti i centri dell’Isola, Gela compresa, con un notevole contributo alla rinascita della democrazia. 
Quindi, sarebbe opportuno ed efficace che quanto accaduto a Gela in quel periodo diventasse oggetto di studio e di ricerca, non fosse altro per avere un quadro storico più ampio sul contributo della città alla causa nazionale della Liberazione.
Negli archivi degli istituti storici presenti in molte regioni d’Italia si riscontrano centinaia di migliaia di nominativi che parteciparono alla Resistenza a partire dagli anni Quaranta, in particolare in quello dell’Istituto Storico della Resistenza di Torino si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in Piemonte con una lista di quasi centomila nominativi.  

Nell’archivio del DGA (Direzione Generale Archivi) del Ministero della Cultura, alla voce “I Partigiani d’Italia - Lo schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza”, si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in tutte le regioni italiane a partire dagli anni Quaranta. Per quanto riguarda la Sicilia tali elenchi contengono 6.554 nominativi di partigiani ripartiti nelle nove province: Palermo con 1.619, Catania con 1.101, Messina con 1.082, Agrigento con 613, Caltanissetta con 419, Trapani con 542, Enna con 364, Siracusa con 466 e Ragusa con 348. Per il Comune di Gela compaiono 60 nominativi a cui se ne aggiungono altri 20 della ricerca dello scrivente, portando il numero totale, certamente non definitivo, a 80 partigiani gelesi di cui tre donne: Angela Crapanzano, Rosaria Felici e Angela Puzzo.

Infine, un capitolo a parte è rappresentato dai gelesi antifascisti che in diverso modo durante il regime operarono a Gela e in collegamento con diversi esponenti in altre città; il loro numero fino ad oggi arriva a 57, tra essi si citano oltre all’On. Salvatore Aldisio, il Prof. Vincenzo Giunta, l’anarchico Gaetano Di Bartolo Milana e gli insegnanti Giovanni Mangione, Rocco Tignino e Gina Pane.

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Attualità

In memoria dei caduti per la Liberazione d’Italia

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Stamattina, in occasione del 79° anniversario della Liberazione d’Italia, il prefetto di Caltanissetta, Chiara Armenia, alla presenza di Autorità civili e dei vertici militari della Provincia, ha deposto una corona d’alloro al Monumento ai Caduti di viale Regina Margherita. La deposizione è stata preceduta dall’alzabandiera e dall’onore ai caduti tributato dallo schieramento del picchetto d’onore Interforze.

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Lotto, vinti a Gela più di 50 mila euro

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Si esulta in città con il Lotto. Nell’estrazione di martedì 23 aprile – come riporta Agipronews – la vincita più alta in Sicilia arriva proprio da Gela, dove sono stati vinti 50.596 euro.

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