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Cronaca

Chiavi alterate nello zaino, denunciati tre gelesi

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Tre gelesi di 40, 38 e 29 anni, sono stati denunciati dai Carabinieri di Piazza Armerina per possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli. Al confine del territorio tra Piazza Armerina e Barrafranca, i militari dell’arma hanno intercettato un’autovettura di colore scuro, con a bordo tre persone, che da Piazza Armerina si dirigeva in direzione di Barrafranca. Il conducente della macchina,  alla vista della vettura dei militari, ha gettato dal finestrino uno zaino di colore scuro e, solo in un successivo momento, si ė accostato a bordo strada per consentire ai Carabinieri di procedere al controllo. I militari hanno recuperato immediatamente lo zaino al cui interno sono state rinvenute circa 300 chiavi per serrature di vario genere. I successivi accertamenti, hanno permesso di appurare che i tre, residenti a Gela, erano pregiudicati per reati contro il patrimonio ed alla richiesta del motivo per il quale avevano cercato di disfarsi delle chiavi celate nello zaino, non hanno  saputo fornire spiegazioni. Presumibilmente, il materiale rinvenuto e sequestrato sarebbe potuto per commettere dei furti. I tre, oltre ad essere denunciati per l’ingiustificato possesso di chiavi, sono stati sanzionati per le norme anti Covid, in quanto si trovavano in giro, senza giustificato motivo, dopo le ore 22. L’immediata condivisione delle informazioni tra i reparti dell’Arma ed il coordinato controllo di tutta la giurisdizione da parte delle pattuglie della Compagnia di Piazza Armerina, ha consentito ai militari della Stazione di Barrafranca, di fermare il giorno seguente, nel pieno centro cittadino, nel corso della mattinata, la stessa autovettura con a bordo due dei tre gelesi bloccati il giorno prima. I due uomini  non sono riusciti a giustificare la loro presenza in quel centro e sono stati segnalati alla Questura di Enna per l’adozione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dalla provincia ennese.

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Cronaca

Scontro auto-moto, centauro ferito

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Sono da chiarire le cause dell’incidente stradale che si è verificato poco prima delle 22 all’incrocio tra via Francesco Crispi e via Pomezia. Lo scontro ha coinvolto una moto ed un’auto. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure al centauro, caduto rovinosamente a terra.

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Cronaca

E’ mancato il pediatra Giuseppe Giardina

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Ha seguito migliaia di neonati e bambini dell’hinterland e adesso il pediatra Giuseppe Giardina non c’è più a vedere crescere i più piccoli e curare i pazienti più indifesi.

È morto stamane in una Residenza assistita dove risiedeva da qualche tempo, il medico di Gela, dopo una lunga malattia che lo aveva costretto ad andare in pensione anticipatamente.

Un coro di attestati di stima si è alzato sui social dal momento in cui si è diffusa la notizia.

Per decenni il medico, oggi settantaduenne, ha prestato servizio al reparto di pediatra dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela.

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Cronaca

Omicidio Santa Croce Camerina: in carcere altri 3 tunisini

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Santa Croce Camerina – A seguito degli interrogatori di garanzia presso il carcere di Ragusa, dei 3 tunisini raggiunti domenica scorsa da un decreto di fermo di indiziato di delitto disposto dal Pubblico Ministero di turno in relazione alla rissa durante la quale è rimasto ucciso un 21 enne loro connazionale, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale ibleo ha convalidato in toto il provvedimento ed emesso, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di ulteriori tre tunisini, rispettivamente due 35enni ed un 26enne, anch’essi coinvolti nella rissa di sabato 7 settembre, nel centro storico di Santa Croce Camerina, durante i festeggiamenti di Santa Rosalia.


I tre sono stati rintracciati e tratti in arresto nella serata di ieri, 12 settembre, dai Carabinieri della Compagnia di Ragusa all’esito di una tempestiva attività di ricerca.
Lo sviluppo incessante delle indagini ha permesso di riscontrare a loro carico gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza per la rissa che ha avuto come triste epilogo il decesso del 21 enne.
I tre, condotti in carcere dai militari dell’Arma, dovranno pertanto rispondere dei reati di rissa aggravata, lesioni personali e porto abusivo di strumenti atti ad offendere.

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