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Cronaca

Comune in rosa per la prevenzione

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Ottobre è il mese della prevenzione, e l’amministrazione comunale è al fianco di AIRC e della campagna “Nastro Rosa” contro il tumore al seno. Questa sera, alle 19.30, Palazzo di Città è stato simbolicamente illuminato di rosa per sensibilizzare tutti sull’importanza della prevenzione e dei controlli, anche in assenza di sintomi e di problemi. Ottobre è il mese dedicato agli screening gratuiti per le donne dai 50 ai 70 anni, e questa mattina il Sindaco Lucio Greco, il presidente del consiglio comunale Totò Sammito e l’assessore Cristian Malluzzo hanno incontrato una delegazione dell’AIRC guidata dalla presidente Grazia Condello, per lanciare insieme la campagna di prevenzione.
“Illuminare di rosa il Municipio – ha dichiarato il Sindaco – significa lanciare un segnale evidente per far arrivare a tutti questo messaggio e ricordarlo a chi, preso dai mille impegni quotidiani, finisce per dimenticare di prendersi cura della propria salute. Noi vogliamo assolutamente evitare le conseguenze nefaste che possono sopraggiungere se non si fa prevenzione, per questo ringraziamo l’AIRC per il lavoro egregio portato avanti nel territorio negli ultimi 30 anni. Tante donne, grazie a loro, hanno capito in tempo che dovevano controllarsi e noi vogliamo essere parte integrante e attiva di questo impegno, che può solo portare benefici alla comunità”
Anche il Presidente Sammito ha annunciato di voler aderire alla campagna Nastro Rosa. Per questo, per tutto il mese di ottobre l’aula del consiglio comunale, durante le riunioni e le sedute del civico consesso, sarà illuminata di rosa.
L’assessore Malluzzo, nel prendere la parola, ha ricordato come l’incidenza della malattia in Italia sia davvero allarmante, per fortuna a fronte di una percentuale di guarigioni che permette di essere ottimisti. Molte donne, però, non sono informate del fatto che il cancro al seno si sviluppi, anche precocemente, a causa di un fattore ereditario, per cui vale la pena verificare la propria predisposizione genetica.
AIRC è stata la prima associazione a promuovere gli screening gratuiti in città, portando a Gela, tanti anni fa, la propria unità mobile, e ancora oggi è molto attiva anche nelle scuole e nelle carceri. “Ogni anno in Italia si ammalano di tumore al seno più di 55mila donne – ha ricordato la presidente Grazia Condello, che ha ringraziato il Sindaco e la giunta per il sostegno e l’attenzione – e gli operatori e i volontari AIRC sono a loro completa disposizione. Per fortuna, la ricerca ha fatto passi avanti incredibili. Grazie ad un progetto da noi finanziato e incentrato sul linfonodo sentinella, oggi è possibile che la donna non venga privata del proprio seno, e siamo ormai arrivati all’87% di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi. Per questo, lancio un doppio appello: il primo a sostenere la ricerca, il secondo a sottoporsi alla mammografia e a tutti i necessari controlli annuali”.
Per informazioni rivolgersi allo 0933 – 831215 dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 13 o recarsi direttamente in ospedale.

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Tre arresti a Caltanissetta per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

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La Polizia ha eseguito tre provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dell’Autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate e condannate a vario titolo per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Due provvedimenti riguardano la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del “braccialetto elettronico”, che gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta anno notificato a un 50enne e a un 35enne indagati per atti persecutori nei confronti delle ex compagne. Un provvedimento di applicazione di misura alternativa alla detenzione riguarda, invece, un 37enne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie, il quale dovrà scontare la pena in regime di detenzione domiciliare.

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Retata nell’Agrigentino e nel Nisseno, 13 arresti

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Blitz antimafia dei Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, nella città dei templi, Favara, Canicattì, Porto Empedocle e San Cataldo, con il supporto del Nucleo Eliportato Cacciatori di Sicilia e dei Nuclei Cinofili di Palermo e Nicolosi. Tredici le persone fermate: l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver agito utilizzando il metodo mafioso per agevolare l’associazione mafiosa “cosa nostra”. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia.

Sono state eseguite varie perquisizioni personali e domiciliari delegate dalla Procura distrettuale nei confronti di ulteriori soggetti indagati nello stesso procedimento penale.Il provvedimento trae origine dalle attività d’indagini svolte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo Carabinieri di Agrigento e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, dal mese di dicembre 2024 a tutt’oggi, che costituiscono la naturale prosecuzione di quelle dello scorso 14 gennaio 2025 con l’esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di 48 persone.Dall’inchiesta è emersa un’ampissima disponibilità di armi – anche da guerra – in capo ai sodali. In particolare, negli atti intimidatori perpetrati rispettivamente nel mese di dicembre 2024 ai danni di una rivendita di frutta e verdura di Agrigento e nello scorso mese di giugno ai danni di un panificio di Porto Empedocle, sono stati esplosi a raffica svariati colpi utilizzando un fucile mitragliatore AK-47, meglio noto come kalashnikov.

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Coltivava cannabis in casa, niscemese in manette

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Un niscemese di 50 anni, è stato arrestato dai Carabinieri per produzione, coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.Nel corso di una perquisizione domiciliare d’iniziativa, i militari hanno scoperto all’ultimo piano dell’abitazione dell’indagato una serra artigianale completa di impianto di aerazione, allestita per la coltivazione di piante di cannabis indica. All’interno del locale sono state rinvenute cinque piante di marijuana, ognuna di altezza superiore al metro.

Durante le operazioni, i Carabinieri hanno inoltre trovato e sequestrato due contenitori in vetro contenenti complessivamente 34 grammi di marijuana, un grammo di hashish e vari attrezzi utilizzati per la pesatura.L’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari.L’operazione si inserisce nell’ambito della costante azione condotta dall’Arma per prevenire e reprimere la diffusione delle droghe sul territorio.

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