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Cronaca

Controlli dei Carabinieri sulle strade per il Capodanno

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Ragusa – È scattato tra il 31 dicembre ed il primo gennaio il piano di controlli messo in atto dai Carabinieri della Compagnia di Ragusa, finalizzato a contrastare le più comuni violazioni al Codice della Strada, con particolare attenzione alla repressione del fenomeno della guida in stato di alterazione alcolica, tristemente diffuso in occasione dei festeggiamenti per l’inizio del nuovo anno. Solo nell’arco delle 48 ore a ridosso del capodanno, infatti, i Carabinieri del capoluogo ibleo hanno sanzionato tre automobilisti sorpresi al volante con un tasso alcolemico eccedente i limiti consentiti; per due di loro è scattato il deferimento all’Autorità Giudiziaria, stante il livello particolarmente alto di concentrazione alcolica registrato dai Carabinieri nel corso del duplice controllo attraverso l’etilometro.

È stata proprio questa la causa del ribaltamento di una Smart avvenuto in corso Italia la notte di San Silvestro; l’auto, condotta, da un giovane ragusano, dopo essere andato a collidere autonomamente contro un’autovettura parcheggiata a margine della strada, ha perso aderenza e si è ribaltata su di un fianco. Fortunatamente illeso, il guidatore che aveva un tasso alcolemico di circa 3 volte superiore al consentito.

Ma non solo i comportamenti alla guida in stato di ebbrezza, purtroppo, sono stati oggetto delle attenzioni dei militari che, nel corso dei servizi predisposti per garantire la sicurezza stradale durante le Festività, hanno sanzionato, secondo quanto stabilito dalla nuova normativa recentemente introdotta dal nuovo Codice della Strada, gli utenti alla guida di monopattini elettrici privi del casco obbligatoriamente previsto e sorpresi nell’utilizzo del telefonino cellulare alla guida che, ricordano i Carabinieri, comporta oggi una sanzione amministrativa da 250,00 a 1.000,00 euro, la perdita di 5 punti dalla patente di guida e la sospensione della stessa per un periodo temporale variabile a seconda del punteggio residuo .

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Cronaca

Tre arresti a Caltanissetta per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

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La Polizia ha eseguito tre provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dell’Autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate e condannate a vario titolo per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Due provvedimenti riguardano la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del “braccialetto elettronico”, che gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta anno notificato a un 50enne e a un 35enne indagati per atti persecutori nei confronti delle ex compagne. Un provvedimento di applicazione di misura alternativa alla detenzione riguarda, invece, un 37enne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie, il quale dovrà scontare la pena in regime di detenzione domiciliare.

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Cronaca

Retata nell’Agrigentino e nel Nisseno, 13 arresti

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Blitz antimafia dei Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, nella città dei templi, Favara, Canicattì, Porto Empedocle e San Cataldo, con il supporto del Nucleo Eliportato Cacciatori di Sicilia e dei Nuclei Cinofili di Palermo e Nicolosi. Tredici le persone fermate: l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver agito utilizzando il metodo mafioso per agevolare l’associazione mafiosa “cosa nostra”. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia.

Sono state eseguite varie perquisizioni personali e domiciliari delegate dalla Procura distrettuale nei confronti di ulteriori soggetti indagati nello stesso procedimento penale.Il provvedimento trae origine dalle attività d’indagini svolte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo Carabinieri di Agrigento e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, dal mese di dicembre 2024 a tutt’oggi, che costituiscono la naturale prosecuzione di quelle dello scorso 14 gennaio 2025 con l’esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di 48 persone.Dall’inchiesta è emersa un’ampissima disponibilità di armi – anche da guerra – in capo ai sodali. In particolare, negli atti intimidatori perpetrati rispettivamente nel mese di dicembre 2024 ai danni di una rivendita di frutta e verdura di Agrigento e nello scorso mese di giugno ai danni di un panificio di Porto Empedocle, sono stati esplosi a raffica svariati colpi utilizzando un fucile mitragliatore AK-47, meglio noto come kalashnikov.

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Cronaca

Coltivava cannabis in casa, niscemese in manette

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Un niscemese di 50 anni, è stato arrestato dai Carabinieri per produzione, coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.Nel corso di una perquisizione domiciliare d’iniziativa, i militari hanno scoperto all’ultimo piano dell’abitazione dell’indagato una serra artigianale completa di impianto di aerazione, allestita per la coltivazione di piante di cannabis indica. All’interno del locale sono state rinvenute cinque piante di marijuana, ognuna di altezza superiore al metro.

Durante le operazioni, i Carabinieri hanno inoltre trovato e sequestrato due contenitori in vetro contenenti complessivamente 34 grammi di marijuana, un grammo di hashish e vari attrezzi utilizzati per la pesatura.L’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari.L’operazione si inserisce nell’ambito della costante azione condotta dall’Arma per prevenire e reprimere la diffusione delle droghe sul territorio.

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