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Cronaca

D.A.Spo. Willy – Divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento

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Sono tre i provvedimenti di divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento emessi dal Questore della Provincia di Caltanissetta in virtù del Decreto Willy, in memoria della vittima del pestaggio avvenuto nella provincia di Roma. La nuova normativa, entrata in vigore lo scorso ottobre, prevede la facoltà per il Questore di disporre, per ragioni di sicurezza, tale divieto nei confronti delle persone ritenute socialmente pericolose in quanto resesi responsabili di gravi disordini avvenuti in pubblici esercizi o in locali di pubblico trattenimento ovvero nelle immediate vicinanze degli stessi.

La notte dello scorso 26 giugno, in Caltanissetta, nella zona del Mercato Storico denominata “Strata ‘a Foglia” interessata dalla movida nissena, venivano segnalate risse in diversi punti. In particolare, personale delle Forze dell’Ordine impegnato nello specifico servizio di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, rintracciavano un giovane che recava segni evidenti di aggressione. Questi riferiva di essere stato aggredito da tre uomini per futili motivi con calci e pugni e fìnanco scaraventato contro una vetrata di un locale che andava in frantumi, contestualmente veniva segnalata altra rissa in Piazza Marconi e avvistamenti degli aggressori in Via Berengario Gaetani. Le Forze dell’Ordine si mettevano alla ricerca dei tre che venivano, infine, rintracciati presso il locale Chupito. Dalle indagini espletate nell’immediatezza, è emerso che i tre, già noti alle forze dell’ordine, nel corso della serata, con chiaro intento provocatorio avevano innescato più risse lungo il percorso della movida del centro storico, con pregiudizio della vivibilità del centro storico.

A seguito di tali fatti, il Questore, giusto Decreto Legge, n.130 del 21.10.2020, ha emesso nei confronti dei giovani responsabili dei disordini il provvedimento di divieto di accesso, per la durata di due anni nella zona del Mercato Storico denominato “Strata a’ Foglia” nonché di Piazza Mercato e Piazza Marconi, oltre che lo stazionamento nelle immediate vicinanze dei menzionati esercizi, nelle aree antistanti agli stessi ed in quelle destinate al parcheggio, nonché a tutte quelle abitualmente deputate a luogo di incontro fra giovani specificamente indicate.

Scopo di tali provvedimenti, notificati nella mattinata odierna, è quello di infrenare il reiterarsi dei fenomeni di intemperanza dei giovani e consentire alle famiglie di poter fruire serenamente del centro storico.

“Applichiamo uno strumento che oltre ad essere afflittivo verso chi ha dato prova di pericolosità nel contesto della vita civile ha una funzione soprattutto preventiva. Si tende infatti a “sospendere” la possibilità di innescare turbative per il normale andamento delle serate e delle giornate dei cittadini, questo a tutto vantaggio di una fruizione serena degli spazi cittadini”, questa la dichiarazione a margine del Questore

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Cronaca

Scontro auto-moto, centauro ferito

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Sono da chiarire le cause dell’incidente stradale che si è verificato poco prima delle 22 all’incrocio tra via Francesco Crispi e via Pomezia. Lo scontro ha coinvolto una moto ed un’auto. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure al centauro, caduto rovinosamente a terra.

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Cronaca

E’ mancato il pediatra Giuseppe Giardina

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Ha seguito migliaia di neonati e bambini dell’hinterland e adesso il pediatra Giuseppe Giardina non c’è più a vedere crescere i più piccoli e curare i pazienti più indifesi.

È morto stamane in una Residenza assistita dove risiedeva da qualche tempo, il medico di Gela, dopo una lunga malattia che lo aveva costretto ad andare in pensione anticipatamente.

Un coro di attestati di stima si è alzato sui social dal momento in cui si è diffusa la notizia.

Per decenni il medico, oggi settantaduenne, ha prestato servizio al reparto di pediatra dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela.

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Cronaca

Omicidio Santa Croce Camerina: in carcere altri 3 tunisini

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Santa Croce Camerina – A seguito degli interrogatori di garanzia presso il carcere di Ragusa, dei 3 tunisini raggiunti domenica scorsa da un decreto di fermo di indiziato di delitto disposto dal Pubblico Ministero di turno in relazione alla rissa durante la quale è rimasto ucciso un 21 enne loro connazionale, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale ibleo ha convalidato in toto il provvedimento ed emesso, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di ulteriori tre tunisini, rispettivamente due 35enni ed un 26enne, anch’essi coinvolti nella rissa di sabato 7 settembre, nel centro storico di Santa Croce Camerina, durante i festeggiamenti di Santa Rosalia.


I tre sono stati rintracciati e tratti in arresto nella serata di ieri, 12 settembre, dai Carabinieri della Compagnia di Ragusa all’esito di una tempestiva attività di ricerca.
Lo sviluppo incessante delle indagini ha permesso di riscontrare a loro carico gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza per la rissa che ha avuto come triste epilogo il decesso del 21 enne.
I tre, condotti in carcere dai militari dell’Arma, dovranno pertanto rispondere dei reati di rissa aggravata, lesioni personali e porto abusivo di strumenti atti ad offendere.

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