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Cronaca

Dai domiciliari al carcere: la Polizia esegue un aggravamento della misura

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Caltanissetta – Trentenne condotto dai domiciliari al carcere: la Polizia esegue ordinanza del locale Tribunale di aggravamento della misura cautelare.

L’uomo, nel corso di un controllo eseguito degli agenti delle volanti, è stato trovato in casa con altre quattordici persone, mentre festeggiava il compleanno di un congiunto.

I poliziotti della sezione volanti nel pomeriggio odierno hanno eseguito l’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari, cui era sottoposto un nisseno trentenne, imputato per i reati di maltrattamento in famiglia, lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, con quella della custodia cautelare in carcere, disposta dal Tribunale di Caltanissetta. Il motivo che ha portato all’aggravamento della misura un controllo eseguito martedì scorso dagli agenti della Polizia di Stato. Infatti, l’uomo, nella circostanza è stato trovato all’interno della propria abitazione, che al momento fungeva da luogo di custodia, unitamente ad altre quattordici persone, mentre festeggiava il compleanno di un congiunto. Di seguito all’informativa trasmessa dalla Polizia di Stato, il Tribunale ha ritenuto rilevante la violazione commessa dall’uomo atteso che allo stesso, con l’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari, era stata imposta la prescrizione di non comunicare, con qualunque mezzo, con persone diverse da quelle che con lui coabitano. Il Giudice ha, pertanto, applicato la misura cautelare più grave della custodia in carcere vista l’inaffidabilità della condotta dell’imputato. Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato condotto dai poliziotti al carcere di Caltanissetta a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Tutti i partecipanti alla festa di compleanno sono stati sanzionati per violazione delle misure di contenimento del Covid-19

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Cronaca

Aggredito dai cani, scappa e viene investito da un’auto

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Vittoria – Cerca di sfuggire all’aggresdione di un branco di cani e viene investito da un’auto.

E’ successo stamattina intorno alle 7.30 a Vittoria. Vittima un uomo che si trovava davanti alla stazione di carburanti di via Generale Cascino quando è stato aggredito a morsi da un branco di cani.

Spaventato, l’uomo si è dato alla fuga e mentre scappava ai cani è stato investito da un’auto alla cui guida c’era un maresciallo della Marina Militare in servizio a Gela.

E’ stato soccorso dal 118 di Vittoria e da alcuni uomini delle forze dell’ordine che stavano facendo colazione in un bar prima di recarsi al lavoro.

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Cronaca

Bruciano rifiuti speciali, denunciati 4 giovani licatesi

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Quattro ragazzi di Licata, sono stati denunciati dai carabinieri per combustione illecita di rifiuti speciali e resistenza a Pubblico Ufficiale. Sono stati sorpresi a bruciare un ammasso di cavi elettrici al fine di separarli dalla plastica e ricavarne il rame. I Carabinieri dello Squadrone Cacciatori, nell’ambito del supporto operativo alla Compagnia Carabinieri, finalizzato al contrasto della criminalità, soprattutto nelle zone rurali più impervie e impraticabili del territorio, hanno notato a distanza una colonna di fumo nero. Per questo motivo, attuando mirata attività di ricognizione, hanno individuato, in contrada “Mintina” a Licata, gli autori del rogo, i quali, alla vista dei militari, hanno tentato una fuga a piedi e a bordo di un’autovettura, ma sono stati prontamente bloccati. L’area interessata ed il materiale rinvenuto sono stati posti sotto sequestro, come disposto dall’Autorità Giudiziaria competente.

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Cronaca

Rubava energia elettica: arrestato

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Vittoria – Arrestato un uomo con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e per stupefacenti, per il reato di furto aggravato di energia elettrica.

Nello specifico, l’uomo aveva sottratto energia elettrica per ben cinque anni ed è per questo motivo che è finito agli arresti domiciliari.

L’uomo dovrà difendersi dall’accusa di furto aggravato, durante una perquisizione infatti gli Agenti del Commissariato di Vittoria hanno scoperto un allaccio abusivo. In particolare, al termine della perquisizione domiciliare, presso l’abitazione dell’uomo, gli operatori della Polizia di Stato hanno constatato la presenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica.

A seguito degli accertamenti del personale tecnico Enel, è emerso che il prelievo illegale di energia elettrica, si protraeva da circa cinque anni determinando un danno erariale di circa 5.000 euro.

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