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Dalla Svezia il vernissage di Vlady

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Modica – Sabato 16 settembre alle ore 18.30 verrà inaugurato a Modica il nuovo progetto espositivo promosso dalla galleria SACCA. Si tratta della mostra personale dell’artista Vlady, alias Vlady Art o Vladyart (Catania 1976, vive e lavora a Stoccolma, Svezia), dal titolo “Nothing comes in a straight line”.

Curata da Giovanni Scucces assieme all’artista, essa nasce conseguentemente alla sua grande avventura americana, in bicicletta e in solitaria: l’attraversata degli Stati Uniti, un coast to coast durato 80 giorni e lungo oltre 6.000 km svolto nell’estate dello scorso anno. Le intenzioni dell’artista non erano quelle di stabilire un primato (non è stato il primo, non sarà l’ultimo), né di organizzare e vivere questo viaggio col fine di farne una mostra. Tuttavia, un artista in sella a una bici rimane comunque un artista. E in quante tale, ha prima incamerato e poi avvertito la necessità di organizzare, produrre ed esibire quanto vissuto in quei giorni.

Il titolo ci rammenta che nella vita niente procede in linea retta, nessun percorso (anche e soprattutto in senso metaforico) è lineare e privo di ostacoli, salite e incognite. Vlady, fra l’altro, non è un atleta. Per lui il viaggio rappresenta principalmente un’azione performativa. In questo modo viene a cadere il confine tra vita e opera. Come ha scritto nei suoi appunti di viaggio, “l’impresa è l’opera d’arte”. E in questo caso ce ne dà prova concreta. Difatti, senza questa performance in bicicletta, non sarebbero nati gli 80 lavori (e oltre) che andranno a riempire l’intera sala, tanti quanti i giorni in sella e i chilometri percorsi in media ogni giorno. A dire il vero, a questi se ne possono connettere altri sottoforma di filmati e racconti (in alcuni casi pubblicati online), e per di più nuove opere stanno venendo alla luce. La sua personale alla galleria SACCA non è soltanto l’occasione per presentare nuovi lavori, tutti inediti, ma anche il modo, nonché una necessità, per dar vita a un racconto singolare ai limiti del vero.

L’artista ha documentato ogni suo spostamento, geolocalizzato centinaia di oggetti e contenuti e registrato il percorso in file GPX. Vlady adotta volentieri l’etichetta di artista perché ha una connotazione molto ampia e piuttosto vaga. Egli, infatti, cattura, smonta, fotografa, prende appunti e riassembla giungendo a opere molto diverse fra di loro per supporto, tecnica, tipologia e aspetto. Un progetto che è molto più di una mostra. È un invito ad addentrarsi nel mondo interiore di un artista eclettico che potremmo definire come un odierno dadaista, orientato verso un’arte di tipo concettuale, con incursioni nella pop art, street art, urban art e surrealiste.

La mostra, con ingresso gratuito, potrà essere visitata fino al 16 ottobre, dal martedì al sabato, secondo i consueti orari di apertura o su appuntamento. In occasione del vernissage sarà presente anche l’artista.

Vlady fa parte di quella generazione di artisti multidisciplinari che, con il nuovo millennio e scegliendo un “mononimo”, si sono dedicati quasi esclusivamente all’arte non autorizzata nello spazio pubblico.

Nato a Catania nel 1976 è conosciuto principalmente per le sue opere di strada minimali, spontanee e sociopolitiche. Poco dopo gli studi superiori (Istituto Statale d’Arte di Catania), Vlady sceglie Milano per studiare all’Accademia di Belle Arti di Brera. In seguito alla laurea in belle arti (MFA), disilluso e disinteressato alla carriera artistica, lascia l’Italia per l’Irlanda (2003). Nel 2008 torna nella sua città natale ed è qui che esercita gli interventi all’aperto che creeranno il suo nome. Con la complicità della crisi economica, Vlady inizia a sfidare la propria società con un attivismo di guerrilla inedito per il territorio, rappresentando perciò, nel periodo 2010-2016, una voce importante nel panorama italiano. Nel tempo, l’approccio di Vlady è diventato più concettuale e comunicativo: l’uso del testo e della performance sono notevolmente aumentati. C’è una peculiare miscela di sentimenti contrastanti nelle sue opere: una sorta di gioiosa malinconia, di glorioso decadimento.

Grazie al suo approccio spiritoso, intelligente, dissacrante e critico nei confronti della società, dell’ambiente e dell’arte stessa, Vlady ha acquisito una dimensione internazionale nell’arte urbana/pubblica, attestata da diverse pubblicazioni, articoli, interviste, mostre e inviti in tutto il continente europeo. Dal 2016 vive e lavora stabilmente a Stoccolma (Svezia)

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Auser e Spi hanno promosso l’incontro sullo shopping compulsivo tenuto dal dott.Franco Lauria

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Si è svolto il primo dei dieci incontri previsti nel progetto “ Serate informative sulle dipendenze “ che l’Auser e lo Spi di Gela hanno progettato.Il primo tema ha riguardato lo Shopping Compulsivo ed è stato trattato venerdì 4 luglio 2025 .

Nené Scicolone presidente dell’Auser ha introdotto ii lavori presentando l’attività svolta finora e caratterizzata da incontri a tema, tavole rotonde, dibattiti, corsi formativi, presentazione di libri, viaggi alla scoperta di tesori della cultura, visitati al di fuori degli usuali schemi turistici.Sono statw altresì promosse visite guidate e gemellaggi con le città siciliane che hanno dato i natali ai più rappresentativi scrittori siciliani: un contributo continuo, attento all’attualità, volto a far meglio comprendere passato e presente per preparare le attese del futuro. Uno sguardo sul panorama culturale, visto nei suoi multiformi aspetti: dalla letteratura alla scienza, dalla storia al pensiero politico, dallo filosofia all’arte. ln particolare attraverso lo Spi si portano avanti iniziative di accoglienza e di supporto per gli immigrati e una contrattazione sociale con i riferimenti istituzionali Comunali.

L’incontro sullo Shopping compulsivo
Il dottor Franco Lauria ha trattato magistralmente il tema soffermandosi in particolare su questi aspetti: il comprare oggetti in maniera ripetitiva anche se non servono, anche se costano troppo, anche se dopo ci si sentirà in colpa per averlo fatto è una dipendenza psichica. Al pari di altre dipendenze come l’alcool, la droga e le nuove dipendenze da tecnologie, da cibo,da sesso, da gioco d’azzardo,questa è una dipendenza in continuo aumento che preoccupa individui e famiglie, poiché non si sanno spiegare da dove venga e soprattutto come fare a non diventarne schiavi. Ebbene alla base delle dipendenze c’è il vuoto interiore di affetti, di simboli, di relazioni significative, di narrazioni, di ideologie creato appositamente dal Capitalismo, per ragioni di mercato, a iniziare dagli anni sessanta del secolo scorso. Una volta svuotata la mente l’uomo è preda dell’angoscia del vuoto e per sfuggire all’ angoscia cade preda degli oggetti. Gli oggetti acquistano una forza micidiale sulla mente umana. Non sono più Io a comandare sugli oggetti, ma sono gli oggetti che comandano su di me. Cosa fare? Riempire la vita, la mente, il cuore di relazioni, di impegni, di progetti contro cui gli oggetti urtano e rimbalzano. Cosi mi sento forte, attivo, creativo.
L’incontro si è concluso con un calorosissimo applauso di grande condivisione della relazione svolta dal dott. Lauria che ha saputo coinvolgere ed entusiasmare tutti i numerosi presenti .


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Premio Eleonora Lavore con il messaggio del “no alla guerra”

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Il Teatro Ghione di Roma ha ospitato la 12ª Edizione del Premio Eleonora Lavore 2025. Una serata ricca di emozioni tra musica e messaggi di pace. Il concorso musicale con otto canzoni inedite in gara è stato presentato da Angelo Martini conduttore di Numeri uno Rai 2 e dalla modella Pamela Olivieri. La direzione artistica è stata curata da Giuseppe Lavore.
Il concorso è dedicato al ricordo di Eleonora Lavore, giovane cantautrice siciliana di Gela scomparsa prematuramente, il cui talento innato continua a vivere attraverso la gara con otto finalisti inediti di altissimo livello, selezionati in tutta Italia. I vincitori del Premio Assoluto: I Bablos, con la canzone Fiamme duo composto da Dorotea Fossile e Luca Romano, che ha dedicato la vittoria a sua sorella scomparsa giovanissima a soli 21 anni, premiati da Giuseppe Lavore.
Premio della Critica: Enne, con la canzone Aria giovane promessa dallo stile Urban, premiato per l’autenticità e la scrittura contemporanea dal regista Antonio Fugazzotto.
 Premio Immagine: Ancora a I Bablos, che bissano, riconoscimento conferito dal noto discografico Gianni Testa, per la loro forte presenza scenica e artistica .
Riconoscimento al conduttore Angelo Martini, premiato in onore della madre, la cantante Elsa Ambrosetti, voce elegante e virtuosa della musica italiana.
Tra gli altri finalisti: Chiara Orlando, Minimal, Max Arduini, Emilio, Asteri, Stefania Cortorillo.
Ad impreziosire la serata, una giuria qualificata e ospiti di rilievo tra cui: Il noto cabarettista di Zelig e Colorado Alessandro Serra, premiato lo chef internazionale Paolo Celli, amato dalle star di Hollywood, il giornalista Rai Antonio Ranalli, l’ autrice Rai Lorena Magliocco,Daniele Rotondo conduttore Tg2, Sabrina Carreras Rai News 24, lo speaker Rai Isoradio Alessandro De Gerardis, il cantante di Sanremo dei Milk and Coffee Giancarlo Nisi con la cantante Martina Corso, l’eccellente scrittrice psicologa Maria Rita Parsi, Alessandra Fascetta di Rai Kids, la cantante Angelique con il nuovo singolo “You are the One”, il produttore Gennaro Ruggiero, il giornalista di Palazzo Chigi Luigi Trisolino, dj producer Claudio Cannizzaro, lo speaker Claudio Germanó, da Los Angeles Cinzia Moniaci & The Perfect Nines e il chitarrista Rico Quevedo”. Il concorso è vicino al tema dell’autismo toccante le performance del cantante Magos e Carlo de Liso al pianoforte suona Mirage D’Amuour. La cantautrice Giusy Pischedda con l’autrice Antonella Sturiale, Silvia Alibrandi cantante e Speaker di radio Rid Incontro Donna che intervista i vincitori, l’autore Remo Elia, la cantante romana Diana Fillo, i comici Vinni & Gió con gli sketch alla Francò e Ciccio Ingrassia, la produttrice cantante di Luna Rossa Luciana Negro dà lasj premio ai vincitori, Corrado Ocone conduttore Tg2 Rai, Donatella Gimigliano pres. Ass. Consorzio Umanitas, Tiziana Primozich direttore Dailycases Magazine.
Tra gli altri ospiti la giornalista Lorella Porrini, la cantante italo greca Elena Lia, la giovane cantante americana Chloe Quevedo, ripresa video e foto di scena Caterina Ruggeri, Alessandro Denni, Luca Badoni, fonica e luci Matteo Palmieri, Fabrizio Gioccolin, Valentina Mosetti.
Il Premio Eleonora Lavore si conferma ancora una volta come un trampolino di lancio per cantautori e interpreti emergenti. Un’occasione per fondere musica e umanità, talento e coscienza sociale.

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È venuta a mancare la prof. Maria Cannemi, docente per tanti anni al Liceo classico

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Lutto nel mondo della scuola gelese. È venuta a mancare la prof. Maria Cannemi, storica docente di educazione fisica al Liceo classico “Eschilo”: aveva 68 anni. Una vita dedicata all’insegnamento e allo sport che amava, essendo stata da ragazza anche una giocatrice di volley in Serie B.

Al Liceo classico era tra le docenti che curava il gruppo sportivo pomeridiano, con i suoi alunni ha avuto sempre rapporti di affetto e stima, avendo insegnato a diverse generazioni di studenti. I funerali si terranno domani, lunedì 7 luglio, presso la chiesa di Sant’Antonio.

 

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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