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Cronaca

Aggredì arbitro, Questore emette Daspo per 2 anni

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Vittoria – Il Questore di Ragusa ha emesso un provvedimento di Daspo nei confronti di un collaboratore della società del Vittoria Calcio che in occasione della partita disputata in casa aveva aggredito il direttore di gara.

Lo scorso sabato é stato notificato il provvedimento emesso dal Questore di Ragusa, al soggetto che al termine dell’incontro di calcio Vittoria-Misterbianco,  si era reso responsabile di una violenta aggressione verbale e fisica nei confronti del direttore di gara.

I fatti risalgono al 26 febbraio scorso quando, proprio al termine dell’incontro di calcio che si concludeva  con il pareggio, un collaboratore della società del Vittoria calcio che si trovava sul terreno di gioco assieme ad altri componenti delle due società,  improvvisamente si scagliava  contro il direttore di gara, aggredendolo verbalmente con frasi ed epiteti ingiuriosi, sferrandogli  anche una violenta manata.

L’intervento immediato del personale del Commissariato di Polizia di Vittoria presente allo stadio ha evitato che la situazione degenerasse.

A seguito di ciò, la Polizia di Vittoria avviava un’attività d’indagine finalizzata all’identificazione del responsabile avvalendosi dell’ausilio di personale della Polizia Scientifica.

L’Operatore, analizzando le immagini delle riprese video effettuate durante tutto lo svolgimento dell’incontro di calcio e nelle fasi successive alla fine della partita, riusciva ad identificare, dando un nome al soggetto che aveva aggredito il direttore di gara.

In considerazione di quanto accertato, al termine dell’istruttoria procedimentale sviluppata dai poliziotti della Divisione Anticrimine di Ragusa e del Commissariato di Vittoria, il Questore di Ragusa ha emesso a carico del  soggetto il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono competizioni sportive per la durata di due anni.

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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