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Politica

De Luca nuovo capogruppo del M5S all’ Ars

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È Antonio De Luca il nuovo capogruppo del M5S all’Ars. É scattata oggi la consueta turnazione interna alla guida del gruppo 5 stelle che coincide con l’avvio della nuova legislatura. A succedere al collega Nuccio Di Paola nel coordinare i parlamentari M5S sarà il deputato messinese con la collaborazione di Roberta Schillaci, eletta vicecapogruppo. Segretaria è stata eletta la neo deputata Martina Ardizzone.

42 anni, avvocato, il nuovo capogruppo, al suo secondo mandato, è stato eletto con voto unanime dai colleghi del gruppo. Nella legislatura appena archiviata Antonio De Luca è stato componente delle commissioni Salute e Antimafia.

“Ringrazio il collega Di Paola – afferma De Luca – per il preziosissimo e proficuo lavoro portato avanti sinora. Continueremo a fare una opposizione intransigente ma corretta sempre nell’interesse dei siciliani. Sono orgoglioso di guidare questo gruppo che, oltre ad essere composto quasi al 50 per cento da donne (5 su 11), vede al suo interno tanti elementi con capacità, competenze ed esperienze differenti che sono certo faranno la differenza. Un affettuoso ringraziamento va anche ai colleghi della precedente legislatura il cui apporto al lavoro del gruppo è stato veramente notevole”.

“Cedo il testimone – dice Di Paola – all’amico Antonio, certo di lasciare i miei colleghi in ottime mani. L’esperienza maturata da Antonio nella passata legislatura e la sua determinazione costituiscono una notevole garanzia per la guida del gruppo. Per quanto mi riguarda ho dato il massimo, cosa che continuerò a fare in seno all’Ars e nel ruolo di coordinatore regionale del Movimento, che oggi più che mai si propone a difesa delle imprese, delle famiglie e degli ultimi, troppo spesso ignorati da una politica miope

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Flash news

Prosegue la campagna di tesseramento al movimento “Una buona idea”

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Il gruppo “Una buona idea” ha avviato e continuerà per tutto il mese di Dicembre la campagna di adesione al movimento politico.

Il gruppo commissariale nato dalle dimissioni del segretario Giudice, guidato da Rino Licata e composto da Giuseppe Scerra, Carmelo Di Stefano e Giovanni Scicolone prosegue il cammino finalizzato alla realizzazione del congresso cittadino che porterà il movimento a d avere una nuova struttura organizzativa.

E’ un movimento in continua evoluzione, dichiara Giovanni Scicolone, il fermento che nasce dalla partecipazione attiva dei cittadini è un fenomeno che si sta manifestando a valle dell’elezione a Sindaco di Terenziano. Il movimento deve strutturarsi per garantire supporto a tutto il gruppo consiliare di una buona idea formato da cinque componenti”

Abbiamo bisogno del supporto di tutti quei cittadini che in maniera spontanea e libera sentono di dover dare un contributo per il bene della città e di gente che ha nel cuore il bene di Gela.

Per questo ogni lunedì e giovedì dalle ore 18 alle 20 presso la sede del movimento un gruppo di volontari potrà accogliere chi, spontaneamente, vorrà aderire al gruppo.

“Non ci focalizziamo sui numeri, dichiara Carmelo Di Stefano, l’obiettivo è quello di raggiungere i cittadini che vogliono dare un contributo fattivo, che vogliono partecipare alla vita politica nell’interesse dell’intera città. Lavoriamo a testa bassa rispondendo alle molteplici richieste che arrivano dai cittadini.”

Quanto avviato dal gruppo commissariale è il primo passo di un percorso che deve portare il movimento ad una crescita e ad una espansione che vede oltre i confini cittadini.  

L’obiettivo è quello di ragionare in grande- dichiara Giuseppe Scerra- senza montarci la testa ma consapevoli del fatto che abbiamo avuto una forte riconoscenza da parte di tutta la città vincendo le elezioni. Abbiamo ricevuto un mandato da parte degli elettori che non deve essere sottovalutato ma, invece, valorizzato. Tutte le istanze, tutte le proposte che pervengono dai cittadini devono essere accolte e valutate. Punto di forza è quello di avere sempre a disposizione un gruppo di rappresentanti di maggioranza, i quali possono esporre in consiglio e valorizzare quanto rappresentato da tutto il gruppo”.


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È scontro sempre più duro tra Dc e Una buona idea

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Continua lo scontro a distanza tra Una Buona idea e la Dc. Le dichiarazioni del consigliere Faraci che parla di un modello “nuovo” per la città che per la Dc è un modello fantomatico e non ben definito perché non vengono chiariti contenuti, obiettivi e finalità.


” Dà così l’impressione – si legge in una nota della Dc – di non essersi rassegnato all’idea che la Giunta del suo sindaco è a trazione 5 stelle ( quello di Conte), con la partecipazione straordinaria del PD ( non propriamente quello della Schlein).
Il tentativo , pertanto , di non identificarsi con i partiti della sua maggioranza e di sforzarsi a mantenere una falsa identità civica , utile a stabilire accordi con chicchesia , cozza con i risultati delle elezioni, a cui bisogna arrendersi”


“Noi della DC , a differenza sua, rispettiamo l’esito delle elezioni : facciamo parte dell’opposizione e svolgiamo il ruolo che ci è stato assegnato, quello cioè , di essere alternativi a questa maggioranza a trazione grillina da cui siamo molto distanti.
La questione mi pare , pertanto, semplice e chiara: quando accusa che l’azione della DC è un tentativo maldestro di perpetrare un tipo di politica vecchio e che non apporta vantaggi alla città” , non si rende conto che le sue affermazioni , oltre che fuori logo, sono addirittura cervellotiche , perché è assolutamente assurdo e illogico pensare di poter zittire l’opposizione .Rileva , in questo modo, una mentalità intollerante e offensiva , non abituata al confronto e incapace di comprendere i principi e le regole fondamentali che stanno alla base della democrazia .Qualcuno dovrebbe spiegargli che una maggioranza, se vuole apparire seria e credibile , si dovrebbe augurare un’opposizione altrettanto seria ed intransigente.Noi stiamo svolgendo il nostro ruolo in modo rigoroso . Si sforzino loro di fare altrettanto e la smettano di andare alla ricerca di inaccettabili inciuci”

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Sul dissesto del Comune il Pd ha predisposto un emendamento alla Finanziaria regionale

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Mentre all’Organismo straordinario di liquidazione sono stati indirizzati i primi sei dei 55 milioni di euro di debiti fino al 2021 che vanno liquidati, il sindaco si muove su più fronti per ottenere da Stato e Regione quegli aiuti necessari a poter cooprire il debito e uscire prima possibile dal dissesto.

Ci sono regole in atto però che non aiutano Gela ad ottenere i finanziamenti. Un tentativo di dare uns mano alla città viene dal Pd che ha E predisposto un emendamento alla Legge finanziaria regionale sugli aiuti ai Comuni in dissesto dato che a breve si riaprirá il bando per accedervi.

L’emendamento del Pd all’Ars, predisposto dal gruppo gelese all’Ars, prevede “un fondo fino a 15 milioni di euro, per i Comuni con popolazione da 25.001 fino a 100.000 abitanti in dissesto finanziario alla data del 30 settembre 2024 e da non oltre cinque anni prima della data di entrata in vigore della legge”. Il contributo dovrebbe essere ripartito al 50% in parti uguali tra i Comuni in dissesto e per la restante parte in proporzione al numero di abitantj.Così Gela potrebbe rientrare tra i Comuni destinatari delle somme mentre ora vi possono accedere solo i Comuni in dissesto con popolazione non superiore a 25 mila abitanti.

Ma il Pd è minoranza all’Ars e l’emendamento per essere approvato deve avere l’appoggio di altri gruppi.I Dem stanno mettendo in campo altre iniziative indirizzate verso il governo nazionale.

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