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Cronaca

Denuncia per due stranieri in lite

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Ispica – I militari della locale Stazione sono intervenuti per sedare una violenta lite tra due stranieri avvenuta all’interno di un fondo di una nota azienda del comune di Ispica.


I due soggetti, entrambi di origine tunisina e residenti ad Ispica, rispettivamente un 24enne ed un 30enne, che lavorano per la stessa società in qualità di braccianti agricoli, si sono affrontati per questioni di carattere personale, estranee al loro ambito professionale.


Infatti, ad inizio turno, uno dei due soggetti si è avvicinato al suo connazionale e mentre lo minacciava, lo ha colpito al volto con una testata, provocandogli ferite guaribili in 3 giorni.


L’aggredito, a sua volta, per difendersi, decideva di impugnare un coltello e di colpire con una coltellata il suo assalitore provocandogli una ferita all’addome giudicata guaribile in 30 giorni.


Il violento alterco ha suscitato la preoccupazione dei presenti e l’immediata comunicazione ai Carabinieri del posto i quali, giunti immediatamente sui luoghi, hanno provveduto ad effettuare le indagini del caso, valutando quanto accaduto con l’ausilio dei vari sistemi di videosorveglianza ed escutendo a sommarie informazioni coloro che potessero riferire elementi utili alle indagini.


Nonostante le difficoltà, i militari riuscivano a riportare la calma ed evitare che la situazione potesse ulteriormente degenerare, riuscendo così a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti ed attribuendo le singole responsabilità ai due contendenti.


Pertanto, gli interessati venivano denunciati entrambi per lesioni personali aggravate.
Anche in questo caso la repentina presenza dei militari dell’Arma ha evitato che la situazione potesse sfociare nel coinvolgimento di più persone, comportando eventuali problematiche per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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Cronaca

Tre arresti a Caltanissetta per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

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La Polizia ha eseguito tre provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dell’Autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate e condannate a vario titolo per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Due provvedimenti riguardano la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del “braccialetto elettronico”, che gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta anno notificato a un 50enne e a un 35enne indagati per atti persecutori nei confronti delle ex compagne. Un provvedimento di applicazione di misura alternativa alla detenzione riguarda, invece, un 37enne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie, il quale dovrà scontare la pena in regime di detenzione domiciliare.

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Cronaca

Retata nell’Agrigentino e nel Nisseno, 13 arresti

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Blitz antimafia dei Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, nella città dei templi, Favara, Canicattì, Porto Empedocle e San Cataldo, con il supporto del Nucleo Eliportato Cacciatori di Sicilia e dei Nuclei Cinofili di Palermo e Nicolosi. Tredici le persone fermate: l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver agito utilizzando il metodo mafioso per agevolare l’associazione mafiosa “cosa nostra”. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia.

Sono state eseguite varie perquisizioni personali e domiciliari delegate dalla Procura distrettuale nei confronti di ulteriori soggetti indagati nello stesso procedimento penale.Il provvedimento trae origine dalle attività d’indagini svolte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo Carabinieri di Agrigento e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, dal mese di dicembre 2024 a tutt’oggi, che costituiscono la naturale prosecuzione di quelle dello scorso 14 gennaio 2025 con l’esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di 48 persone.Dall’inchiesta è emersa un’ampissima disponibilità di armi – anche da guerra – in capo ai sodali. In particolare, negli atti intimidatori perpetrati rispettivamente nel mese di dicembre 2024 ai danni di una rivendita di frutta e verdura di Agrigento e nello scorso mese di giugno ai danni di un panificio di Porto Empedocle, sono stati esplosi a raffica svariati colpi utilizzando un fucile mitragliatore AK-47, meglio noto come kalashnikov.

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Cronaca

Coltivava cannabis in casa, niscemese in manette

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Un niscemese di 50 anni, è stato arrestato dai Carabinieri per produzione, coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.Nel corso di una perquisizione domiciliare d’iniziativa, i militari hanno scoperto all’ultimo piano dell’abitazione dell’indagato una serra artigianale completa di impianto di aerazione, allestita per la coltivazione di piante di cannabis indica. All’interno del locale sono state rinvenute cinque piante di marijuana, ognuna di altezza superiore al metro.

Durante le operazioni, i Carabinieri hanno inoltre trovato e sequestrato due contenitori in vetro contenenti complessivamente 34 grammi di marijuana, un grammo di hashish e vari attrezzi utilizzati per la pesatura.L’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari.L’operazione si inserisce nell’ambito della costante azione condotta dall’Arma per prevenire e reprimere la diffusione delle droghe sul territorio.

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