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Cronaca

Documenti falsi per il permesso di soggiorno: denunciati stranieri e professionista compiacente

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Caltanissetta- Denunciati dalla Polizia di Stato due stranieri per falsa attestazione dei requisiti per il rilascio del permesso di soggiorno e un professionista che ha redatto falsa documentazione.

Uno dei due stranieri è stato denunciato anche per illecita percezione del reddito di cittadinanza.

Gli agenti dell’ufficio immigrazione della Questura di Caltanissetta, nel corso dell’attività amministrativa di competenza, hanno accertato che uno straniero di nazionalità marocchina, residente a Gela, ha prodotto documentazione falsa per ottenere  un permesso di soggiorno per il quale non aveva i requisiti. Lo straniero, tra i documenti allegati alla sua domanda, aveva prodotto una falsa certificazione attestante la percezione di reddito, necessario per ottenere il titolo di soggiorno. Gli accertamenti svolti dai poliziotti dell’ufficio immigrazione hanno consentito di appurare che il predetto aveva invece cessato la propria attività commerciale da anni e che non aveva percepito il reddito dichiarato nell’istanza. Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità giudiziaria, unitamente al professionista che ha redatto la documentazione fiscale risultata falsa.

Un altro straniero, di nazionalità pakistana, irregolare sul territorio nazionale e già denunciato all’Autorità giudiziaria dalla sezione volanti della Questura per il reato di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla propria identità, ha presentato documentazione falsa all’I.N.P.S., riuscendo ad ottenere il reddito di emergenza, pur non avendone i requisiti

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Cronaca

Auto in fiamme in corso Aldisio

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Una Smart è andata a fuoco questa sera poco dopo le 19. Il rogo è avvenuto in corso Salvatore Aldisio, davanti il palazzo Favitta cone si vede nella foto di copertina.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco per estinguere le fiamme che altrimenti avrebbero danneggiato altre auto in sosta , e gli agenti della polizia.

Le indagini per capire se si è trattato di autocombustione o altro.

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Cronaca

Miano aveva creato il “Berlusconi market”

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Abilissimo, ha fatto girare la testa per oltre un anno a tante Procure d’Italia, è penetrato nei siti della Guardia di Finanza, Tim e Telespazio ma è stato tradito da una leggerezza. Il suo Ip è stato  rintracciato quando ha provato a collegarsi ad un sito porno.  L’hacker gelese Carmelo Miano è stato rintracciato solo così e raggiunto nella sua casa romana della Garbatella dove è stato arrestato.

Ai magistrati  ha ammesso di aver violato lui quei siti, di aver agito in autonomia e per fini personali cioè per avere notizie su un’indagine di qualche anno prima che lo riguardava per i reati di truffa ad un’assicurazione e per traffico di criptovalute. Tra le accuse di cui  deve rispondere vi è quella di riciclaggio. Secondo gli investigatori avrebbe messo insieme la somma di 7 milioni di euro in bitcoin ed aveva creato un mercato illegale virtuale a cui aveva dato il nome di Berlusconi market.

In questo filone delle indagini che riguardano il giovanissimo hacker cioè quello delle criptovalute gli investigatori stanno valutando la posizione del padre e di altre due persone. Tra gli indagati  in questa inchiesta ci sarebbe pure un poliziotto in servizio fino a qualche tempo fa a Gela che sarebbe amico del padre di Carmelo Miano. Sono indagini in corso su cui gli investigatori non si sbilanciato. Tanti gli aspetti che vanno valutati. Il suo avvocato Gioacchino Genchi ha chiesto la scarcerazione sostenendo che il suo cliente non ha danneggiato alcun sistema informatico essendo già disastrato e privo delle giuste protezioni. L’inchiesta  si presenta molto complicata perché ci sono tanti aspetti da chiarire compresa la frequentazione di un sito di e commerce russo che venderebbe informazioni sensibili illegalmente.

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Cronaca

Incidente mortale in via Venezia:si indaga sulla dinamica

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Sono in corso indagini per fare luce sulla dinamica dell’incidente stradale che si è verificato stamattina alle 9.00 sulla via Venezia ed in cui ha perso la vita Giovanni Martines di 66 anni.

L’uomo, originario di Palermo, è un ipovedente e vive da tantissimi anni in una roulotte posizionata lungo la strada che collega Gela a Butera nei pressi del kartodromo. Pare quindi che non abbia familiari in città. È stato investito da un Suv mentre stava attraversando la strada a piedi. È morto sul colpo.

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